8 febbraio 2012

NOI E IL NAZISMO DAL VOLTO UMANO

Cari e sfortunati amici, vicini e lontani… Di patrie ignote o conosciute, ammirate o più modestamente apprezzate… Voi e noi credevamo… credevamo alle tante e troppe promesse, alle lusinghe di un futuro di opulenza e al chiacchiericcio, quello sì, veramente irresponsabile, scambiato per sapienza e conoscenza. Ci hanno raccontato delle magnifiche e progressive sorti di un mondo destinato ad andare avanti e a crescere debellando la fame, la malattia e le guerre… Ci hanno raccontato le gioie di un mondo virtuale attraverso la beceraggine profusa dai loro media, celando il volto più totalitario e spietato dell’Imperialismo della globalizzazione e del mercato oliate dai meccanismi della finanziarizzazione, della spettacolarizzazione e del consumismo…

Hanno accatastato davanti alle nostre case montagne di spazzatura, lucida e consapevole menzogna da rifilare a masse conformiste e istupidite. Ma queste situazioni non nasce adesso… Non può essere il frutto amaro coltivato in quest’ultima stagione. Chi conduce le danze e ha afferrato il timone di una nave senza rotta di governo, ha le  mani libere da decenni… Mani libere e monde di poter decidere e arricchirsi inventando debiti e occultando gli incassi in comode e protette isole off shore. Loro – ma ormai è inutile fare nomi chè tanto sono ripetuti nella “rete” – i grandi emissari della finanza, delle multinazionali e delle corporations hanno fatto in modo di dividerci, di metterci l’uno contro l’altro, di inoculare nelle nostre deboli menti il seme della discordia e della competizione.
Indicavamo il cielo e ci scanneremo per due pezzi di pane… Cari amici, vicini e lontani, non c’è più bisogno di riascoltare “La presa del potere” di Gaber o leggere gli Scritti Corsari di Pasolini che quarant’anni fa fotografavano esattamente il panorama della postdemocrazia postmoderna. Le maschere sono calate…

I volti sono illuminati… Il nuovo nazismo ha il volto paradossale e assurdo della democrazia, delle sorti progressive, delle buone intenzioni umanitarie, ma rivela ogni giorno i più – e ciò a partire soprattutto dall’11 settembre – la sua indole spietata e il suo disprezzo per chiunque possa deviare dal progetto che i magnifici finanzieri, banchieri, grandi industriali e tecnocrati ci hanno riservato. E la NATO, la mostruosa macchina bellica americana retta da un apparato presente sui cinque continenti, sorvegliano il nuovo (Dis)Ordine e si mobilitano per le nuove conquiste. Il petrolio, le materie prime e la semplice acqua non bastano mai… A passo d’oca si marcia intonando canzoni di libertà… E’ pura blasfemia…
Ritroviamo il mondo…
Ritroviamo la strada…
Spacchiamo e disintegriamo frigoriferi, televisori e Personal Computer e torniamo a respirare l’odore della gente… Abbattiamo il muro eretto dai nuovi nazisti…
Riprendiamoci lo spazio, anche quello virtuale e impediamo qualsiasi tentativo censorio…
Stop al SOPA e a qualunque tentativo di imporre il bavaglio alla “rete”, perché la verità, la partecipazione e la democrazia passano anche per i percorsi della ricerca, i tentativi di smontare o mettere indubbio le versioni “ufficiali”…
Come comedonchisciotte, molti siti hanno avuto il coraggio e la forza di contestare le ricostruzioni dell’11 settembre che hanno giustificato Iraq, Guantanamo e altri futuri scempi. Il bavaglio lo vogliono mettere a chi ha compreso che spesso, dietro molte operazioni “terroristiche”, il “nuovo nazismo” allestisce e realizza superbe operazioni di guerra psicologica per aggredire e terrorizzare l’opinione pubblica impedendole di decidere e scegliere autonomamente.
Se è questo il bavaglio imposto alla “rete”, bavaglio fra altri bavagli, beh ! noi prenderemo il megafono e grideremo tanto forte da squarciare la nostra gola, da elidere ogni confine, da far sentire le nostre imprecazioni fin su Marte.
Riprendiamoci la strada e camminiamo per un sentiero che sia realmente democratico…
Il nuovo nazismo non passerà…
STOP AL BAVAGLIO…
EVVIVA NOI…
Per una marcia diversa e per intonare nuove canzoni e nuovi inni…

Di HS

2 commenti:

  1. Etat d’esprit
    http://santaruina.it/etat-desprit

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  2. Giusto, ma dobbiamo anche
    ritrovare il modo di vederci
    al di fuori della rete.
    Dobbiamo difendere la libertà
    della rete. Ma la rete non può
    essere fine a se stessa. Dovrebbe
    servire a far incontrare le persone
    dal vivo. Altrimenti ho l'impressione che faccia aumentare il senso di solitudine...

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