Tradotto da Alba Canelli
Il suo incontro più impegnativo ha avuto luogo a porte chiuse nell'edificio del gruppo Bloomberg, la più grande rete d'informazione finanziaria mondiale. Lontano dalle telecamere, Monti si è circondato di diversi squali della finanza mondiale: tra cui, Lloyd Blankfein, direttore esecutivo di Goldman Sachs, George Soros, noto speculatore finanziario, Peter Grauer presidente del gruppo Bloomberg e Henry Kravis del fondo di private equity KKR, il cui gesta hanno ispirato Wall Street, il film con Michael Douglas, nel ruolo di Gordon Gekko. Ecco il commento di Mario Monti, una vecchia conoscenza di molti presenti all'uscita della riunione: "Credo di averli convinti, anche se non direbbero mai il contrario in una riunione plenaria". Questa è la democrazia oggi: un presidente del governo non eletto democraticamente deve convincere un elettorato diverso dal popolo sovrano: i mercati. E sembra che Monti ha dovuto convincerli a giudicare dalla traiettoria della pressione sui titoli italiani, che hanno recuperato, dopo che Standard and Poor aveva punito 34 banche italiane.
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