Bolivar, Germán Tessarollo, 1996, Pittura (olio su tela) 104 x 75,4 centimetri, Museo Bolivariano d'Arte Contemporanea, Santa Marta, Magdalena, in Colombia. |
Il vertice costitutivo della Comunità degli Stati dell'America Latina e dei Caraibi (CEPAL), tenutosi a Caracas il 2 e 3 dicembre, è un fatto di indiscutibile dimensione storica. In questo caso il termine può essere utilizzato senza esagerazione. L'incontro ha superato le aspettative più ottimistiche per lo spirito democratico con cui è stato preparato dai padroni di casa venezuelani in stretta consultazione con gli altri governi, per l'atmosfera di fratellanza con cui è stato sviluppato, per il contenuto dei suoi documenti fondanti che traspirano di uno spirito e lessico emancipatore, indipendente e latino-americanista. D'ora in poi l'America Latina e i Caraibi parleranno con voce propria sulla scena internazionale e multipolare delle nazioni, accelerata dalla débâcle del capitalismo neoliberista e dal fallimento delle guerre di aggressione da parte di Washington.
Anche se nella CELAC ci sono nazioni con politiche neoliberiste ed altre che le mettono in discussione a testa alta, il vertice segna la rottura della regione con la Dottrina Monroe.
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