7 settembre 2011

AUSTERITA’: CONTESTAZIONI IN SPAGNA E IN ITALIA

Alla chiamata dei sindacati, migliaia di italiani sono scesi in strada per denunciare le misure di austerità sempre più opprimenti di cui sono vittime. Gli spagnoli hanno iniziato a sfilare da 18 ore.

Sono decine di migliaia, uniti, con lo stesso slogan, con la stessa rabbia: no all’austerità, no alla regola d’oro. E i loro rispettivi governi, non contenti di annegare i loro cittadini in misure di rigore sempre più soffocanti, si accusano l’un l’altro. A Madrid, Grecia e Italia vengono incolpate di essere la nuova causa del “panico dei mercati”.
Berlusconi aveva promesso quest’estate un taglio di almeno 95 miliardi di Euro per cercare di raggiungere il pareggio nel 2013. Misure che il Senato italiano esamina questo martedì. Peggio ancora, Berlusconi e il suo governo si sono barricati nelle stanze di Roma per discutere su come aggravare la situazione:
aumento dell’IVA, nuovi attacchi alle pensioni, nessuna ingiustizia sociale viene risparmiata.

“E’ un piano che il Paese non merita”, “siamo sull’orlo dell’abisso, abbiamo bisogno di un Governo responsabile”, ha dichiarato la numero uno della CGIL, il più grande sindacato italiano, Susanna Camusso. E’ per rispondere all’appello della CGIL che centinaia di manifestazioni si stanno svolgendo da questa mattina in tutte le città italiane. Moltissimi italiani sono ugualmente in sciopero questo martedì. Ed infine, la sinistra italiana si è unita al movimento.

In Spagna, è la regola d’oro il bersaglio delle mobilitazioni della giornata. All’appello dei due maggiori sindacati, il CCOO e l’UGT i lavoratori spagnoli si sono riuniti, sperando di essere affiancati dagli Indignados, che hanno già espresso in piazza il loro dissenso alla riforma. I sindacati reclamano un referendum.

Fonte: Austérité: contestations en Espagne et en Italie 

Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di Ale Baldelli

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