26 marzo 2011

IL "TOP TEN" DELL' "ALBA DELL'ODISSEA"

IL LINGUAGGIO DELLA DEMOCRAZIA DEI CACCIABOMBARDIERI NATO!
La guerra è pace. Adesso i manifestanti sono fuori dalle video camere, adesso si filma la diplomazia dei missili. Avvolti dalla rettitudine morale, i Tomahawks, Typhoons, Tornado, Rafale, Mirages, B-2 e F-18, per non nominare i “sexy” missili cruise europei Storm Shadow e possibilmente la guest star, il jet stealth (quasi invisibile) F-22 Raptor che evita i radar, parlano adesso il linguaggio della democrazia. Questi “mezzi militari” che ostentano le loro “capacità uniche”, “proteggono adesso il popolo libico”. Mettiti al riparo o diventerai un danno collaterale.
Di Pepe Escobar 
 Asia Times Online

 E adesso, la nostra lista dei “dieci migliori”:
  • 10- Il ritorno di Ulisse: Operazione “Alba dell’Odissea”? Bisogna congratularsi con gli scrittori fantasmi del Pentagono. L’Odissea di Omero è l’archetipo della cronaca di tutti i viaggi. Quindi Odissea/Ulisse tornano a deambulare per il Mediterraneo. Il ritorno degli eroi che hanno conquistato Troia adesso diventa il ritorno degli eroi che ci hanno commosso e stupito. Bengasi è Itaca e Tripoli è in lista d’attesa. Muamar Gheddafi è Ciclope. Ma chi è Circe? Hillary Clinton? L'Ulisse omerico viene aggiornato da una nave peschereccia passa dall’USS Mount Whitney, una nave della sesta flotta dell’Armata USA. Quindi bisogna supporre che, per ora, Ulisse è il Comandante Samuel Locklear III, che è incaricato dei bombardamenti.Per quanto riguarda Omero rivisto da Shakespeare, il trofeo va al presidente dello Stato Maggiore Congiunto, l’ammiraglio Mike Mullen.  Alla CNN ha detto che quest’Operazione “non ha nulla a che vedere col fatto che se ne vada (Gheddafi). Ma dopo ha detto alla NBC che Gheddafi poteva restare, come dire che “è incerto come questa situazione finirà”. Non sorprende nessuno che in questa Odissea nessuno abbia preteso di essere Penelope.
     
  • 9-L’invisibile Africom. C’è silenzio totale in radio sul comandante dell’AfriCom degli USA, il generale Carter Ham. E’ incaricato dal suo ufficio a Stuttgart, Germania, di tutti quei Tomahawk; dopo tutto, nessuno dei 53 paesi africani ha voluto essere l’anfitrione dell’AfriCom. Dopo l’attuale fase 1, il comando passa dall’AfriCom al duo anglo-francese, o alla NATO di Bruxelles. Il compito principale dell’AfriCom è di garantire il dispiegamento veloce di “eserciti altamente mobili” per liberare la mai estinta “guerra contro il terrore”, concentrarsi in tutti quei campi petroliferi, cercare di contrastare l’attività commerciale della Cina in Africa; e parlare di una missione senza fine. Riassumendo: l’AfriCom ha a che fare con la militarizzazione dell’Africa da parte del Pentagono”, venduta cortesemente come “portare la pace e la sicurezza”. Tutto fa parte di una dottrina, la cui validità si è verificata nel tempo, dalla dominazione dello spettro completo da parte del Pentagono.
  • 8-L’enigma della R2P (responsabilità da proteggere). I massimi imperialisti umanitari statunitensi- o meglio- i falchi liberali- comprendono la segretaria di Stato degli USA, Hillary Clinton, l’ambasciatrice degli USA all’ONU Susan Rice, e le alte direttrici del Consiglio Nazionale della Sicurezza Samantha Power e Gayle Smith. Tutte adorano la R2P, la nuova norma internazionale che teoricamente impedisce e ferma genocidi, crimini da guerra, pulizia etnica e crimini contro l’umanità.La R2P continua ad essere vaga. Quanti civili devono morire prima che la R2P entri in azione? Poche migliaia? (un calcolo esatto delle vittime di Gheddafi prima dell’Odissea dell’Alba) E dove sarà applicata la prossima volta la R2P? Presento una lista di canditati:Yemen. Bahrein. Arabia Saudita. Israele. Uzbekistan. Costa D’Avorio. Sudan. Somalia. Corea del Nord. Myanmar. Iran. Pakistan. E- ricordate Xinjiang e Tibet-Cina. Non si può contare con l’ONU per “proteggere” i civili in qualunque di quei destini.
  • 7-La nuova dottrina Obama, o Bush 2.0- Il governo di Obama ha trasformato le guerre di George W.Bush in Iraq e in Afghanistan in occupazioni permanenti; cominciò una guerra aerea di anti insurrezione nel Pakistan; ha incoraggiato una guerra in Somalia, un’altra nello Yemen; e adesso ha iniziato una guerra in Libia. La guerra dell’Occidente e della Lega Araba si sposa perfettamente con la nuova doppia dottrina di Obama dell’amplificazione del campo di applicazione/alterazione del regime; amplificazione del campo di applicazione (prima “cambio di regime”) per i “dittatori cattivi”, alterazione per “i nostri” figli di puttana.Questo spiega il tentativo disperato di Washington di collocarsi dalla parte corretta della storia almeno in un capitolo della grande rivolta araba del 2011, tra tutti gli imperativi geostrategici per cercare di controllare in qualche modo il corso delle rivoluzioni arabe e mantenere un occhio sul petrolio.
    Gheddafi, da parte sua, ha qualificato il bombardamento statunitense-anglo-francese come “un’aggressione da crociata” e la resistenza del suo regime come “lunga guerra”. E’ riuscito così a mescolare il Pentagono con Al-Qaeda in un solo gesto. E noi avevamo sempre pensato che fossero lotta tra di loro. Il suo bunker a Bab al-Aziza a Tripoli è stato già bombardato. Almeno la sua famiglia ancora non appare nel gioco di carte del Pentagono.
  • 6-Per Israele non vale la R2P. Alla fine del 2008, quando non c'era nessuno a guardare, Israele ha bombardato Gaza, uccidendo 1.300 persone, in grande maggioranza civili, ed ha distrutto almeno 20.000 edifici. L’ONU non si è scomodata per invocare la R2P o imporre una no-fly zone su Gaza per proteggere i civili (50% bambini). Israele non ha mai rispettato nessuna delle innumerevoli risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. A proposito, George W. Bush ha invaso l’Iraq nel 2003 senza una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
  • 5- Per lo Yemen non vale la R2P. Il presidente Ali Abdullah Saleh è “un valoroso alleato” nella “guerra contro il terrore”- contro Al-Qaeda nella Penisola Arabica (AQAP); anche se è il Gheddafi yemenita, cade nella categoria privilegiata di “alterazione del regime”. Il presidente Barack Obama ha detto che “condanna energicamente” che ci siano cecchini che uccidono civili yemeniti e dice che i responsabili “dovrebbero essere ritenuti responsabili". Vuole dire il governo di Saleh. Ma c’è un piccolo problema; questa è la gente che riceve denaro e armi dagli USA per combattere il “terrore”.
  • 4-L’immensa democratica Lega Araba. La votazione per la richiesta della no-fly zone sulla Libia è stata da parte della Lega Araba unanime. Ma prima la Siria e l’Algeria si sono opposte energicamente. Damasco si è giustificata opponendosi ad un altro intervento occidentale negli affari arabi.Questo non ha fatto mai cambiare opinione alle sei dittature del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC): Arabia Saudita, Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar e gli Emirati Arabi Uniti, che sono favorevoli alla no-fly zone. I diplomatici statunitensi ed europei sono disperati perché vogliono che  la Lega Araba- e non la NATO- facesse qualcosa, come ad esempio mettere in volo qualche jet e pagare la maggior parte del conto, per assicurare l’illusione che l’Occidente non sta attaccando un altro paese musulmano.
    Washington ha fatto esplicita richiesta che fosse fatto dal Qatar, gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e Giordania. Invocano adesso il Qatar e gli EAU- che hanno aiutato l’Arabia Saudita ad invadere il Bahrein- perché assicurino la “democrazia” in Libia. Gli EAU appoggiano la democrazia con dei 24 Mirage 2000-9 e F-16 e Qatar con 6 Mirage 2000-5.
    La Lega Araba ha avvertito prima contro un “attacco” alla Libia, come se una no-fly zone potesse essere impostai con manici di scopa, e non con le bombe. Dopo l’opportunista supremo Amr Mussa, capo della Lega Araba, ha criticato la Odyssey Dawn per l’inevitabile danno collaterale. E dopo ha fatto marcia indietro. Nessuno si preoccupa, mentre la Lega Arabe appoggia automaticamente la Odyssey Dawn affinchè appaia come se fosse una decisione araba.
  • 3-Per il Bahrein non vale la R2P. L’invasione in Bahrein da parte della Casa di Saud per aiutare i “cugini” sunniti della dinastia alKhalifa- insieme alla copertura miserabile di Al-Jazeera, generalmente progressista- puzza di un accordo tra la casa di Saud e l’emiro di Qatar, il che significa che anche Washington lo sostiene; l’immensamente corrotto e atterrito Casa di Saud non fa assolutamente nulla senza l’approvazione di Washington. Rapporti di Al-Jazeera hanno chiesto un “dialogo” tra il governo e l’opposizione in Bahrein; nessuna richiesta del genere per quanto riguarda la Libia.Le dittature del GCC sono fondamentalmente diramazioni del Pentagono. Dal 2007 hanno speso almeno 70.000 milioni di dollari in armi, e somma e continua. La Libia forma parte dell’Unione Africana (UA). Gheddafi ha sollecitato l'appoggio all’UA di fronte all’opposizione interna, è esattamente lo stesso di quando il Bahrein chiede un appoggio al GCC. La differenza è che l’UA non ha votato per la no-fly zone, né ha invaso un vicino come lo ha fatto l’Arabia Saudita.Gli Al-Khalifa in Bahrein si sono spaventati tanto per il movimento di proteste che hanno dovuto demolire fisicamente il monumento della Perla nel centro della piazza con lo stesso nome a Manama, con i suoi sei supporti ricurvi sotto un’immensa perla. Questo implica anche la distruzione della storia del Bahrein; prima di avere “un clima propizio per gli affari”, il Bahrein era un centro di pesca di perle. Adesso è solo il “Bahrein con un clima propizio per le pallottole”.
  • 2-Quanto era buono il mio dittatore. Solo ieri il primo ministro italiano, Silvio “Bunga Bunga” Berlusconi baciava letteralmente la mano di Gheddafi e gli permetteva di mettere la sua tenda a Roma. Lo ha lasciato cadere come a un sasso. Lo stesso vale per i britannici che vendevano contenti un sacco di armi al colonnello.Per quanto riguarda al neo-napoleonico presidente francese, Nicolas Sarkozy, Gheddafi è stata una manna del cielo che gli ha permesso di presentarsi ufficialmente come il nuovo eroe nazionalista arabo. In effetti, la Francia ha vietato alla NATO che intervenisse all’inizio di questa Operazione, affinchè gli audaci Mirage di Sarkò potessero ricevere tutta la gloria. Carla Bruni- che chiama suo marito Chou-Chou- deve essere molto impressionata, chi ha bisogno di un bunga-bunga se non può avere un bang-bang?

  • 1-La democratica Arabia Saudita. Che il Santo Graal del medioevo e la repressione- la Casa di Saud- voti nella lega Araba perché porti alla democrazia la Libia mentre sopprime ogni azione progressista nel regno (ed invade un vicino) si ricorderà sempre come un’infamia, la Massima Ipocrisia della Grande Rivolta Araba 2011. Il pacchetto multimilionario delle “riforme” del re Abdullah cioè corruzioni, rinforza essenzialmente i due pilastri strategici della casa di Saud: l’establishment della sicurezza e la repressione (60.000 nuovi posti per il Ministero degli Interni) ed i chierici religiosi (più denaro per la Commissione per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio). Anche se ha impedito con successo la “Giornata della Rabbia” nel regno, questo prova fino a che punto ha paura.Quello che molti non sanno è che L’Operazione Alba dell’Odissea è personale e non c’entra nulla con l’eroismo greco, ma con l’odio beduino. Gira intorno al cattivo sangue tra il re Abdullah e Gheddafi dal 2002, nella preparazione della guerra contro l’Iraq, quando Gheddafi ha accusato Abdullah di vendere il mondo arabo a Washington. Così questa non è l’Operazione Alba dell’Odissea, ma l’Operazione Casa di Saud Elimina a Gheddafi”. Con tutto il lavoro pesante sotto contrattato in Occidente, certo, e con i manifestanti della Libia in posa come comparse.La Odyssey Dawn-“una guerra giusta”- cominciò esattamente 8 anni fa dopo la guerra in Iraq. Nel 2003, quando cominciò l’Operazione Libertà Duratura- che ancora continua dopo avere “liberato” la vita a più di un milione di iracheni- George W.Bush ha detto: “le forze statunitensi e della coalizione sono nella prima fase delle operazioni militari per disarmare l’Iraq, liberare il suo popolo e difendere al mondo di un grave pericolo”Questo sabato,quando è cominciata l’Operazione Odyssey Dawn, Barack Obama ha detto : “Oggi formiamo parte di un’ampia coalizione. Stiamo rispondendo alle richieste di un popolo minacciato. E agiamo in funzione degli interessi degli USA e del mondo”.
Forse dovremo chiamare l’intera faccenda Operazione Odissea Duratura, e inviare il conto alla Casa di Saud.

Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di VANESA

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