15 marzo 2011

Bruxelles controllerà i bilanci nazionali

Il patto per la competitività adottato dalla zona euro questo fine settimana non resterà in nessun cassetto per un anno, termine dato ai paesi per attuare le loro misure. L’accordo tornerà sul tavolo nella riunione dei ministri dell’euro questo pomeriggio e domani tra i 27 paesi dell’UE. 
Di Daniel Basteiro
Pùblico.es
L'attuazione delle proposte del cancelliere tedesco Angela Merkel, comprese le riforme sui limiti dei salari e del deficit, saranno controllate dalla Commissione, che prevede un documento redatto da ciascun partner, entro aprile, per sapere quali sono le proposte per portare a termine queste riforme.
Il patto per la competitività, chiamato ora Patto per l’Euro, sarà il pilastro di un Governo Economico rafforzato, che include anche il controllo europeo degli aspetti dell’economia nazionale, che fino ad ora erano fatti solo successivamente. Nello stesso documento, chiamato Programma Nazionale della Riforma, i paesi dell’UE rimetteranno a Bruxelles le linee generali dei loro conti nazionali per il prossimo anno, un esercizio di prevenzione che mira ad evitare spese irresponsabili. 
Questo controllo europeo fisserà il margine per i parlamenti nella redazione delle finanziarie.


I conti pubblici arrivano al potere legislativo,generalmente, in autunno,  a seconda del paese, ma in Europa ora si dibatteranno preventivamente. Mesi prima della procedura nazionale, l'Unione europea fisserà dei limiti di spesa per l'anno seguente con una ripartizione per aree.
Per questo motivo, diversi paesi, tra cui Spagna e Germania, durante i negoziati hanno mostrato preoccupazione per la perdita di sovranità delle loro camere legislative. Il loro scetticismo è stato neutralizzato dal compromesso che l’UE non controllerà rigo per rigo la finanziaria del Governo, sempre suscettibile di essere modificato durante il suo iter parlamentare, ma solo sui punti principali. Secondo Bruxelles, i nuovi controlli eviteranno casi come quelli della Grecia.

Il vertice di fine mese deciderà le prime linee guida affinchè i Governi facciano i loro calcoli e presentino i loro impegni in un paio di settimane. Dopo il vertice Ue di giugno, il bilancio dell'anno prossimo sarà fissato per ciascun paese.
Inoltre, la riunione dei ministri dell’euro concretizzerà alcuni dei grandi accordi presi durante l’alba del sabato, come la rinegoziazione del piano di salvataggio della Grecia o le condizioni per accedere al fondo di salvataggio, che i dirigenti della zona euro hanno convenuto di rafforzare e rendere flessibile. 

Domani, i ministri dell’euro analizzeranno, con gli altri membri dell' UE, sei proposte della Commissione in materia di governance economica, che saranno oggetto di dure negoziazioni da qui al vertice di fine mese. Tra queste si trova l’irrigidimento del Patto di Stabilità con sanzioni molto più severe. I 27 discuteranno anche i progressi nella riduzione dell'enorme debito pubblico di quasi tutti i paesi, tra i quali non si trova la Spagna. Il trattamento del debito privato, un vero problema dell'economia spagnola sarà anche analizzato.

Per ultimo, i 27 cercheranno di raggiungere un accordo sulle cosiddette vendite allo scoperto, operazioni finanziarie altamente speculative. Il Parlamento europeo ha proposto di dare poteri alle istituzioni europee e vietarle per un certo periodo di tempo, come hanno fatto alcuni mesi fa sola Germania. La vendita allo scoperto ed i cosiddetti credit default swaps (CDS), hanno avuto un grande impatto sul deterioramento della credibilità finanziaria greca e hanno permesso di scommettere contro la solvenza del debito pubblico da parte di speculatori che in realtà non possiedono alcun bond.

Tradotto e segnalato per Voci Dalla Strada da VANESA

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