15 febbraio 2011

USA: Stato di polizia (II - III)

La guerra che gli USA hanno portato avanti in diversi paesi del Medio Oriente ha permesso che sviluppassero tutta una serie di nuove tecniche, proprie di uno stato di polizia dove i diritti umani e il rispetto delle libertà della popolazione passano in secondo piano.
Di Néstor García Iturbe
La pupila insomne
Quando queste tecniche sono applicate in Iraq o Afghanistan hanno la caratteristica di essere usate in paesi occupati, dove l’esercito statunitense non deve rendere conto di quel che fa. Quando vengono usate sul territorio statunitense si calpesta la Costituzione e tutto ciò che è stato dichiarato come sacro per la vita di questa nazione.
In alcuni stati, le pattuglie della polizia sono equipaggiate con una video camera televisiva tipo militare con lenti ad infrarossi, che vengono collocate sopra il tetto delle macchine. Questa camera ha un movimento continuo, da una parte e dall’altra, dove capta le targhe delle macchine, inviano il segnale ad una centrale, che analizza l’immagine e informa se la macchina è stata coinvolta in qualche violazione. 
L'informazione arriva alla schermata delle auto di pattuglia, che riferisce se deve essere fermato e le ragioni per farlo. Se la vettura rappresenta un ulteriore pericolo, si è informati sullo schermo. Questo tipo di attrezzatura è stata utilizzata inizialmente per le strade di Kabul, prima della distribuzione negli Stati Uniti.Un altro macchinario inizialmente usato nel Medio Oriente è uno scanner portatile wireless per captare e trasmettere le impronte digitali.
Questo macchinario prodotto dall’azienda L-1 Identity Solutions è stato usato in Iraq per identificare passanti le cui impronte digitali venivano inviate ad una centrale dalla quale arrivava la notifica sull’identità e pericolosità dell’individuo. Al momento la polizia di diversi stati conta su questo apparecchio e lo usa con persone che considera sospette.

In alcuni dipartimenti della polizia esistono già Unità di Riconoscimento Facciale simili a quelle usate in Iraq e Afghanistan, usate per ottenere informazioni biometriche. Queste informazioni sono memorizzate in un database dove esiste una scheda della persona e al rilevamento del suo viso è già registrato e che informa sui precedenti, pericolosità e qualsiasi altra informazione esistente.

Il Dipartimento della Polizia di Frontiera, incaricata di sorvegliare il confine con il Canada e il Messico ha modernizzato le proprie strumenti e attualmente conta su aerei teleguidati tipo Droni con video camere, simili a quelle che gli USA hanno usato nelle guerre del Kosovo, Iraq e Afghanistan per captare i gruppi “nemici”.

Le telecamere poste sui semafori, in zone ad alta criminalità, quartieri problematici, ponti e tunnel, inviano alla centrale le immagini che catturano dove vengono analizzate, sia di macchine che patenti, così come il viso delle persone che frequentano quei posti. Questa informazione viene controllata con quella del database e se c’è qualche connesione si avvisano le autorità. Lo stesso sistema che è stato usato nelle città del Medio Oriente, nella cosiddetta “lotta contro il terrorismo”.
Esistono unità speciali incaricate dell’intercettazione telefonica che include le conversazioni con qualsiasi tipo di telefono, anche cellulari, e il registro di quanti messaggi si ricevono o si inviano tramite qualunque pc. Queste unità sono preparate per decifrare messaggi codificati con cifre commerciali di poca complessità. Se devono decifrare messaggi più complessi si rivolgono al National Security Agency.

Lo stato di polizia continua ad avanzare e la privacy è esattamente l’obiettivo contro il quale spara le sue cartucce.

Lo stato di polizia è stato conformato utilizzando le scoperte tecnologiche e creando un numero di agenzie che in coordinamento con il Dipartimento di Sicurezza Nazionale saranno responsabili della gestione del database  in cui sono inserite le informazioni da cittadini americani, residenti negli USA e di cittadini e residenti in altri paesi.
La speranza è che questo Stato di Polizia sia Mondiale e al fronte dello stesso, guidandolo e determinando le sue azioni ci sarà il campione delle libertà, il paese incaricato di portare la democrazia e la società del consumo in tutti gli angoli del mondo, perché questo è il “destino manifesto” degli Stati Uniti.

Uno degli organi che sta lavorando seriamente nella formazione di questo stato di polizia Mondiale è il Federal Bureau of Investigation, conosciuto come FBI, che sarà incaricato di amministrare la banca automatizzata di impronte digitali, cosa che sta sviluppando nelle sue installazioni di Clarksburg, West Virginia.
Questa banca contiene attualmente 96 milioni le impronte digitali ottenute negli Stati Uniti, oltre ad altre che si sono aggiunte come risultato delle guerre in Iraq, Afghanistan, Kosovo e di prigionieri catturati in vari paesi arabi.

Gli USA stanno promuovendo in diversi paesi e specialmente in America Latina, come hanno fatto recentemente in Guatemala, l’implementazione del sistema AFIS (Sistema Automatizzato di Identificazione di Impronte Digitali) che diventerebbe un importante contributo per l’informazione del centro di Clarksburg, ed un passo in più verso la conversione da nazionale a Mondiale.

Un altro aspetto importante delle aspirazioni statunitensi è la Biometric Identity Management Agency (Agenzia dell’Amministrazione dell’Identità Biometrica) del Dipartimento della Difesa, incaricata dello sviluppo dei diversi programmi di mappatura del volto e di accumulare informazioni ottenute dall’applicazione di questi passaporti, patenti, licenze, permessi, doganali, manipolazione dei passaporti di altri paesi, schedatura di detenuti sia sul territorio statunitense sia in quelli dove è presente il suo esercito o dove vengono approvati dei “convegni” che aderiscono a questo progetto.

Si ritiene che in un futuro non troppo lontano, gli sforzi della Biometric Identity Management Agency e dei Centri di Clarksburg del FBI si unifichino e comincino a modellare la scheda biometrica della persona, che sarebbe un complemento all’espediente digitale nel quale già lavora il Dipartimento della Difesa.

Un altro progetto iniziato recentemente che mira a completare questi propositi è quello di "geocodificare" le informazioni nelle banche, consentendo alla semplice vista di avere un'idea delle città o quartieri nervralgici, coerente con l'approccio dell '"autorità mondiale" la quale deve determinare il dispiegamento di forze e mezzi in quelle sedi o di applicare le stesse misure estreme di controllo e sorveglianza.
Un altro elemento importante da prendere in considerazione per la “geocodificazione” dell’informazione la forniscono gli espedienti esistenti nel quarto piano dell’edificio J.Edgar Hoover, dove ha la base il Centro Principale del FBI a Washington D.C. Questi espedienti non sono i soliti dei criminali o di violatori della legge, quelli del quarto piano accumulano informazioni su decine di migliaia di statunitensi e residenti legali in questo paese che non sono accusati di alcun crimine ma potenzialmente potrebbero essere persone che si oppongono la mancanza di libertà, alle azioni arbitrarie commesse, o che si vieti una certa religione o che si limitino i diritti ai cittadini di altre razze che non sia la bianca.

Il Dipartimento all'interno del FBI che è responsabile della custodia di tali dati, l'aggiornamento e l'analisi si chiama Iniziativa Nazionale per il Rapporto di Attività Sospette (SAR-Nationwide Suspicius Activity Reporting Initiative). L’informazione che viene accumulata proviene da diverse fonti, in genere dai dipartimenti di polizia, uffici dell’FBI, e dal Dipartimento della Sicurezza Nazionale esistenti in diversi città e paesini dove si ritiene ci sia qualche persona sospetta o potenzialmente pericolosa.

In genere qualsiasi rapporto su una persona che viene considerata sospetta prima che venga inclusa in questi file, viene elaborato da un livello intermedio dell’FBI presente regolarmente nelle grandi città e che si chiama “Fusion Center”. Quando la ricerca di questo centro è chiusa i suoi risultati vengono trasmessi alla Centrale dell’FBI.

Questi rapporti molte volte sono risultati delle normali “paranoie” che vivono molti cittadini statunitensi, ma il rapporto può includere qualunque cittadino nel gruppo di sospetti, quello che non si può mai fare è toglierlo dal gruppo.

5 commenti:

  1. Ot. Scusate ma credo che ci sia un errore riguardo la conferenza A Desio riportata:

    CHIMICA DAL CIELO, TERRORE SULLA TERRA? Venerdì 25 Febbraio2001 sala "Pertini" - Piazza Don Giussani - Desio (MB)

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  2. Hillary: “Il web è il nuovo pilastro della politica estera Usa”
    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/finestrasullamerica/grubrica.asp?ID_blog=43&ID_articolo=1952&ID_sezione=&sezione=

    ..intanto ruby
    http://santaruina.splinder.com/post/24126649/ruby-e-il-signoraggio

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  3. Anche se vado O.T., ti voglio segnalare che Marco Cedolin è ritornato a pubblicare articoli nel suo blog. Finalmente!!

    L'articolo si intitola La giostra impazzita

    Ciao, Alba.

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  4. Ciao Luka,
    qui gli OT sono i benvenuti, quando si tratta di segnalazioni.
    Il nuovo articolo di Marco l'ho visto di sfuggita stamane, ma ancora nn ho avuto tempo di leggerlo....
    brutta giornata!
    ;(

    @anonimo
    Che bello sapere che Ruby parla di Signoraggio: ma allora il signoraggio non è una cosa seria come credevamo!
    ;)

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