23 gennaio 2011

L’Albania in piazza contro Berisha

Violenti scontri sono avvenuti a Tirana durante una manifestazione organizzata dall’opposizione socialista contro il governo guidato dal premier Sali Berisha. Il bilancio è piuttosto grave: tre i morti e una decina di feriti tra i manifestanti. Secondo un primo bilancio, la polizia albanese avrebbe aperto il fuoco contro i dimostranti che cercavano di assaltare gli uffici del primo ministro. A renderlo noto fonti ospedaliere locali, precisando che le tre vittime sarebbero state “colpite da proiettili esplosi a breve distanza”, secondo quanto reso noto da Sami Koceku, dell’ospedale militare di Tirana
di Andrea Perrone
 
Le manifestazioni hanno avuto inizio quando diverse migliaia di militanti - circa 20mila - si sono riversate nelle strade della capitale albanese, al grido: “Berisha vattene” e “Abbasso il governo”, per un corteo organizzato dall’opposizione socialista per chiedere elezioni anticipate. La polizia ha risposto con i gas lacrimogeni. Altri disordini si sono verificati nelle strade di Tirana. Per tutto il pomeriggio si sono succeduti scontri durissimi tra la polizia e i militanti del partito socialista. I media albanesi hanno parlato anche di spari non solo da parte degli agenti, ma anche dei manifestanti, oltre al lancio di sassi, gas lacrimogeni e getti d’acqua, auto incendiate, blindati nelle strade, cariche. Intanto, i manifestanti si sono ritirati e la polizia sembra aver ripreso il controllo della strada principale vicino alla sede del governo. 

Nel mirino dell’opposizione, guidata dal sindaco della Capitale, il socialista Edi Rama, presunte frodi elettorali e atti di corruzione commesse dai membri dell’esecutivo. Proprio la settimana scorsa il vice premier Ilir Meta si è dimesso a seguito di uno scandalo di malaffare. Tra la folla anche Rama che ha affermato: “Non vogliamo prendere il potere con la forza e senza elezioni”. “Il governo - ha aggiunto Rama - deve dare le dimissioni e aprire la strada a nuove elezioni anticipate. È la sola soluzione per far tornare il Paese alla normalità”.  

Il Partito socialista di Rama non ha mai accettato la vittoria di Berisha alle legislative di giugno 2009, accusando il governo di aver effettuato brogli elettorali, boicottando da allora i lavori parlamentari. I toni della crisi politica albanese si sono inaspriti dopo le ultime vicende, fino alla manifestazione di venerdì. Dall’ambasciata americana Tirana è giunto un appello ad abbassare i toni delle proteste e a tornare alla calma.
Alla fine dello scorso anno, l’Unione europea ha respinto la domanda di ammissione albanese chiedendo al governo di Tirana di far propria un’agenda di 12 punti: al primo posto, la lotta alla corruzione e un’inchiesta sulle accuse che hanno travolto l’ex vicepremier Meta.

13 commenti:

  1. E' evidente che a qualcuno fa molto comodo che ci siano tutte queste rivolte nel mondo. E non mi stupirei affatto che fossero organizzate come la maggior parte delle rivolte del passato che sono passate come "nel nome del popolo" (la rivoluzione francese è il più grande esempio) ed invece erano solo manipolate. Quindi attenzione, perchè alla fine dell'unica cosa di cui si tratta e di rovesciare il governo in carica, fantoccio come tutti. La guerra tra i poveri è iniziata, farsi coinvolgere è un'ottima via per fare gli interessi di chi vuole distruggerci veramente.

    Vane

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  2. @Vanesa
    ...potresti avere ragione, ma così togli ogni speranza alle rivoluzioni...ti sei alzata storta stamane?
    :D

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  3. Signora Alba, se mi fossi alzata storta probabilmente sarei rimasta col sedere per terra ed è proprio quello che evito accuratamente con il mio commento antecedente. ;-)

    Non voglio togliere speranze ma se speranze ci devono essere bisognerebbe capire tutti i meccanismi e principalmente avere una buona memoria e conoscere come ciò che si vuole combattere si muove.(che le rivoluzioni siano colorate o per "il pane"....ne abbiamo esperienza, o no?) A tal proposito c'è un articolo che Le ho segnalato qualche giorno fa di Tarpley....:-P (chiariamo che stiamo anche scherzando tra di noi, Alba? sennò qualcuno può credere che stiamo litigando sul serio!!)

    Vanesa.

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  4. Credo anch'io che il giudizio di
    Vanesa sia eccessivo. Nella storia
    le rivoluzioni hanno avuto il loro effetto e dopo di esse il mondo non è stato più lo stesso di prima.
    La Rivoluzione Francese stabilì,
    per esempio, il principio dell' uguglianza di ogni cittadino di fronte alla legge, cosa che oggi il nostro premier qui in Italia sta cercando di far dimenticare.
    Sarebbe bene invece ricordarsene.

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  5. @Vanesa
    Non c'è bisogno di chiarire niente...possono pensare quello che vogliono...
    ;)
    Tornando al "tema", credo che si stiano creando situazioni nuove rispetto a quelle passate, la povertà che in passato in parte c'era e in parte era un pò propagandata, adesso si sta aggravando ogni giorno di più, se queste rivoluzioni degli ultimi giorni, sono pilotate, credo che comunque siano di esempio ad altri e comunque qualcosa succedererà...è quello che dicevamo nel 2008 da Grillo, prevedendo "pentole e coperchi" ricordi?

    @Aliquis
    Vanesa non conosce le "mezze misure", ma quando "spara" purtroppo prende sempre il bersaglio...speriamo che non sia così stavolta. Io sono fiduciosa...
    L'articolo a cui accennava era molto interessante, è un peccato che al momento non ho traduttori dall'inglese...
    Buona giornata a tutti.

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  6. Le rivoluzioni non sono mai semplici, oggi meno che mai. Non si sa mai come se ne esce. Ma quello che mi sorprende è semmai il contrario: di fronte ad una società che sprofonda sempre più nella barbarie, la gente non si rivolta. Siamo letteralmente nella merda, e non vedo rivoluzione in giro.....

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  7. @Aliquis
    Le rivoluzioni non si fanno mai con la pancia piena....
    ;)

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  8. LA RIVOLTA IN TUNISIA: UN’ALTRA OPERAZIONE SOROS/NED?
    di K. R. Bolton

    http://blogghete.altervista.org/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=761:nuove-rivoluzioni-color-merda&catid=32:politica-internazionale&Itemid=47

    tempi di rivoluzioni colorate...

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  9. Appunto,Anonimo....

    non si tratta di pessimismo ma di guardare la storia e conoscere come si muovono le ONG e il perchè delle "rivoluzioni" del passato. Se non si conosce il passato- e non quello sui libri di scuola- poco si potrà capire dell'oggi.

    Già per chi è dentro questi argomenti il motto della rivoluzione francese dovrebbe essere un campanello d'allarme per comprendere il senso delle parole"bandiera" di tale rivoluzione.

    Ovviamente non è facile organizzare una rivoluzione principalmente perchè per farla ci vogliono soldi e questo è già un altro punto di partenza per capire chi ha fatto veramente le rivoluzioni.

    Vanesa.

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  10. La Rivoluzione Francese è stata la
    prima Rivoluzione Universale
    della storia. Essa inferse un colpo
    mortale al feudalesimo ed è all' origine della democrazia moderna.
    Essa affermò con forza i principi
    di libertà, uguaglianza e fraternità. Fu l' inizio della lotta per i diritti umani in tutto il mondo. Per cui non capisco tutti
    questi commenti "controrivoluzionari" in questo blog. Preferireste che ci

    fosse ancora la servitù della gleba, la nobiltà, la monarchia assoluta, i supplizi pubblici, il potere temporale della Chiesa e le coscienze asservite all' autorità indiscussa dei nobili e del clero?

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  11. Rivolte per il caro prezzi: il frutto della politica della Fed.
    Maurizio d’Orlando
    http://www.asianews.it/notizie-it/Rivolte-per-il-caro-prezzi:-il-frutto-della-politica-della-Fed-20602.html

    m

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  12. Kosovo Criminale: il regalo degli USA all’Europa
    http://sitoaurora.xoom.it/wordpress/?p=1135

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  13. UNO TSUNAMI DI COLPI DI STATO NEL MEDITERRANEO
    di Webster G. Tarpley

    http://blogghete.altervista.org/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=768:gianluca-freda&catid=32:politica-internazionale&Itemid=47

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