14 gennaio 2011

IL NUOVO PROPRIETARIO DELLA RUSSIA SARA' NATHANIEL ROTHSHILD?

Da quanto emerge dalla lista- approvata dai ministeri delle Finanze e dello Sviluppo Economico- sugli attivi statali soggetti ad essere venduti durante il periodo 2011-2013, sono inclusi i pacchetti azionari dello stato nelle compagnie: “Rosneft”, “Transneft”, “Sberbank”, “Sovkomflot”, “VTB”, “Rosselkhosbank”, “Rosagrolising”, “Rosspirtprom”, “OZK”, “FSK”, e “RusGidro”.
L'esperienza storica ci insegna che una parte considerevole dei benefici di queste strutture nel corso del tempo finisce in società off-shore, sotto forma di giganteschi profitti per una decina di “persone fisiche”, sotto forma di club di calcio inglesi, yacht, proprietà immobiliari all’estero o tangenti da capogiro a funzionari. Questo nel caso di vendita ai “nostri”. Ma qualcosa suggerisce che è arrivato il momento che compaiano in Russia i compratori “definitivi”, quelli per cui, e grazie allo sforzo dei quali, è stata distrutta l’URSS, e precedentemente l’Impero Russo. 

Qualcosa che certamente non modifica la direzione dell’utilizzo dei benefici.
Il presidente del comitato consultivo di UC Rusal (compagnia proprietaria dell’alluminio in Russia) Nathaniel Rothschild in un' intervista concessa al giornale “Vedomosti” ha pronunciato una frase memorabile: 
 “…Sicuramente si potrebbe dire che ho restituito ai Rothschild la Russia. Secondo Rothschild, che da tempo mantiene un’amicizia con Oleg Deripaska (principale azionista della Rusal) e V. Potanin (co-proprietario di “Norniquel” ). Dall’intervista emerge che nonostante la sua giovane età, Nathaniel è un uomo molto educato ed intelligente, e se aggiungiamo tutti quei punti favorevoli alle sue illimitate possibilità finanziarie, sembra che non dobbiamo preoccuparci per il destino della Rusal e di Norniquel. C’è stato un tempo in cui la parola “ufficiale” era sinonimo di “patriota russo”. Oggi viviamo nell’epoca degli “ufficiali finanziari dei Rotshchild”.

Si è filtrato alla stampa il documento governativo datato 25 ottobre, N1874-p. In base a questa disposizione lo stato russo autorizza la vendita della proprietà anteriormente menzionata a 10 strutture, tra le quali si trovano le ben note: “Credit Suisse”, “Deutsche Bank”, “J.P Morgan”, “Merrill Lynch”, “Morgan Stanley” e la “Goldman Sachs”. Troviamo tra di esse la compagnie russa “VTB capital”, anche se per qualche motivo,  anche la vendita delle sue azioni è affidata a" Merrill Lynch. 

Non si capisce come ci possa essere qualche tipo di convincimento che i signori di queste aziende agiranno in conformità con gli interessi del popolo russo.
Ancora una volta ci rimane solo da avere fiducia nelle famose leggi del “libero mercato”.

Alla luce di questi avvenimenti cominciamo a capire molte cose: “Perché la Russia dovrebbe aver bisogno del suo proprio Complesso Militare-Industriale, quando appare la reale prospettiva della nostra entrata nella NATO? 
E’ logico che stiamo comprando navi dalla Francia, veicoli blindati dall’Italia ed aerei in Israele. E’ sempre maggiore la percentuale di macchine, elettrodomestici, abbigliamento, mobili, giocattoli, cibo, aerei di linea, ecc, includendo chiodi, rastrelli e palehttp, che acquistiamo all’estero.

Di conseguenza, con il fatto che tutte quelle industrie sono sparite dalla Russia e l’apparizione del mal di testa che significa pensare a dove mettere quella gente che prima ci lavorava, risulta che il problema demografico smette di essere un problema per trasformarsi in un metodo naturale per eliminare il suddetto mal di testa.
Che senso ha in Russia un’istruzione universale di qualità, quando togliendo le industrie di estrazione non ci rimarrà null’altro?

Domanda sacra nell’esame di selezione (accesso all’università): Chi fu Pietro I?:   
1-Uno Zar, 
2-Un astronauta, 
3-Un giocatore di hockey.
Inadeguata per un futuro architetto, ingegnere, scientifico, ma completamente accettabile per un futuro operaio poco qualificato, cameriere o receptionist.

Ai tempi di Gorbachov alla popolazione veniva fatto il lavaggio del cervello con la “perestrojka”, la “glasnost” e la “nuova mentalità”, al tempo in cui gli “agenti d’influenza” del tipo Yakovlev- principale ideologo e consigliere di Gorbachov- si dedicavano a smontare l’Unione Sovietica. Oggi ci parlano di nanotecnologie, Skolkovo, la “modernizzazione”, il “sovraccarico”, mentre il principale ideologo e consigliere del presidente Medvedev, il signor Yurgens, segnala il popolo russo come il principale ostacolo per la realizzazione di questi meravigliosi piani, cioè l’80% della popolazione.
I preparativi per la vendita della Russia entrano nella loro fase finale. Gradualmente è stato eliminato ogni eccesso lasciando solo l’utile: il territorio, il sottosuolo, l’acqua, le terre fertili, l’esame di selezione per l’università. Con l’uscita dal carcere di Jodorkovski, attraverso qualche “magistrato indipendente” di Strasburgo, Londra o NY, sarà facilmente risolvibile la questione del petrolio russo. Nel caso in cui qualcuno l'abbia dimenticato, gli esperti segnalano che è precisamente YUKOS quella che ha ottenuto il permesso per lo sfruttamento del 70% delle compagnie russe. Il 15% che controlla la BP, più del 70% l’EXXON, fanno un totale di 85%. Come l’hanno riuniti bene! (L’unica cosa che per ora non toccano è Gazprom. Potrebbe anche essere stato fatto un accordo per non toccarla oppure lasciarla per dessert?)

Nota: Norniquel è il maggiore produttore di nichel del mondo (più del 18% del mercato mondiale), di palladio (quasi il 50%), uno dei maggiori produttori di platino (circa il 13%) e di rame (2.5%) Inoltre la compagnia si dedica anche all’estrazione di cobalto, cromo, argento, oro, iridio, rutenio, selenio, zolfo, telurio. 

Fonte: http://kprf.ru/crisis/edros/86472.html

Tradotto e segnalato per Voci Dalla Strada da VANESA

1 commento:

  1. E'la conferma di quanto sia finita male la Russia. Sono tra quelli che
    all' epoca non si rallegrarono per
    il crollo dell' Unione Sovietica,
    non perchè mi piacesse quel regime,
    ma perchè sapevo che quello che sarebbe venuto dopo sarebbe stato peggio. E' stato peggio per tutti noi, perchè il crollo dell' URSS
    tolse ogni ostacolo alla globalizzazione. All'inizio io credetti che la perestrojka di Gorbiaciov fosse l' inizio della democratizzazione del socialismo sovietico. Fu molto amare constatare che non era così. Forse perchè era troppo tardi. Mi sono
    sempre chiesto come sarebbe stato il nostro mondo se i due principali tentativi di unire socialismo e democrazia, vale a dire la Primavera di Praga del 1968
    e l' Unida Popular cilena tra il 1970 e il 1973, fossero riusciti.

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