LONDRA - Il ritorno schiacciante delle élite assolutiste in cabina di comando è l’argomento al centro del saggio “Il più grande crimine”, pubblicato dal giornalista e scrittore Paolo Barnard sul suo sito Internet.
Sessanta pagine di nomi, cognomi, dettagli politici, sociali ed  economici su ottant’anni di storia in Occidente, con particolare  attenzione all’Europa della moneta unica. Una moneta non più sovrana  come quelle nazionali, ma che va presa in prestito: caratteristica che  limita la capacità di investimento per opere come potrebbe essere anche  la ricostruzione dell’Aquila.
Quasi un secolo durante il quale secondo Barnard sono state abbattute  conquiste sociali d’ogni risma a colpi di colossali bugie e storie di  fantasmi inventate da chi, in sostanza, aveva sempre dominato i destini  dei popoli ma che, in seguito agli sviluppi dell’Illuminismo e ai  postumi democratici della Rivoluzione francese, era stato costretto ad  indietreggiare di fronte alla diffusione su larga scala di idee  contrarie alle proprie.
AbruzzoWeb lo ha intervistato.
di Roberto Santilli
Ha da  poco pubblicato “Il Più Grande Crimine”, nel quale spiega che cosa è  successo in Occidente negli ultimi ottant’anni di storia. In termini  sociali ed economici, un vero e proprio disastro.
Sì, un piano perfido e criminale per il ritorno al potere assolutista  delle élite finanziarie e grandi industriali, in particolare in Europa.  Hanno tenuto milioni di persone in povertà o precarietà per puro  calcolo di dominio e mai per necessità economica reale. Sto parlando dei  cittadini occidentali, non del Terzo Mondo.
Difficile riassumere tutto in poche righe, ma ci provi.
Il “Vero Potere” ha pensato a come togliere agli Stati la possibilità  di spendere a deficit. Il debito pubblico era  in realtà un fantasma,  gli Stati a moneta sovrana potevano gestire la propria economia  semplicemente inventandosi il denaro sufficiente a ripagare il debito,  ma questo era intollerabile per le élite economiche e industriali, che  in tal modo avrebbero perso troppo potere. Da lì è partito tutto. 
I cittadini e i lavoratori, la gente che ha perduto le più  elementari garanzie, con chi deve prendersela? Chi è che ha venduto  tutto e tutti? Chi non li ha difesi?
Se la devono prendere con le élite e i loro intellettuali, che  descrivo nel saggio “Il più grande crimine”. Poi, in Italia, con il  centrosinistra che è stato a tutti gli effetti il paggio in Italia del  potere, del “Vero Potere”. Con i sindacati che non hanno capito niente  di cosa il potere stava facendo e di come lo faceva, e si sono  letteralmente venduti a esso. Infine con se stessi, per non voler agire  con radicalismo né voler capire neppure quando gli viene detto cosa  accade. 
Nel saggio sottolinea che il progetto criminoso ha distrutto  gli Stati sovrani e le leggi che li rendono tali e ha marginalizzato i  cittadini attraverso alcuni “trucchi”. In che modo sono stati “vincenti”  i vincitori e “perdenti” gli sconfitti?
I vincitori lo sono stati con una disciplina d'azione assoluta in  tutto il mondo, con finanziamenti enormi, con un lavoro di creazione di  cervelli omologati e messi in tutti i posti chiave della società che  conta. I perdenti perché ammaliati dalla cultura della visibilità ed  esistenza commerciale, incapaci di capire chi è il “Vero Potere” e come  agisce, in più distratti da questo compito dai fasulli eroi  dell'antisistema. In generale i perdenti hanno previlegiato le feste di  piazza al lavoro serio, grigio, quotidiano che serviva per comprendere e  combattere il potere. 
Cosa sta realmente accadendo alla Grecia, al Portogallo, all’Irlanda, alla Spagna? 
Vengono strangolati socialmente e sono obbligati a mantenere l’euro,  che non possono permettersi. Questo consente a Germania e Francia, per  conto di grandi industriali e gruppi finanziari, di costringere i Paesi a  tagli selvaggi al  settore pubblico e a una compressione dei salari da  lacrime e sangue, con il fine ultimo di ottenere anche in Europa sacche  di lavoratori pagati alla “cinese” per far profitti sull’export.  L’Italia e tutti gli altri Stati dell’Eurozona sono destinati a questa  fine. 
I prossimi, quindi, siamo noi italiani? E l’Inghilterra? Gli  inglesi sono a moneta sovrana, eppure i tagli alla spesa pubblica e la  deregolamentazione del privato... Il primo ministro, David Cameron, usa  spesso lo slogan “meno Stato, più società” sulla strada verso una “Big  Society”. Quale “filosofia” si nasconde dietro?
Gli Stati dell’Eurozona hanno perduto le monete sovrane (lira, marchi  eccetera) che permettevano teoricamente loro di gestire in modo sovrano  la loro economia e la spesa dello Stato. Oggi l’euro non è più una  moneta sovrana poiché non appartiene a nessuna nazione europea. Tutti  gli Stati dell’Eurozona la devono prendere in prestito dalle banche e  dai mercati privati, con conseguenza catastrofiche sui conti pubblici.
Fra l'altro, se avessimo ancora moneta sovrana, il governo potrebbe  spendere tranquillamente per riedificare tutto l'Abruzzo terremotato  senza limiti di budget. La Gran Bretagna ha ancora una moneta sovrana,  la sterlina, ma il suo governo ha deciso per soli motivi ideologici di  non usare la moneta per creare occupazione e servizi pubblici. Di fatto,  stanno tagliando entrambi i settori selvaggiamente per conto degli  stessi poteri industriali e finanziari di cui sopra, che sono i veri i  padroni dei politici. 
Lei ha vissuto per diverso tempo a Londra, una delle capitali  “morali” del capitalismo mondiale. Quali momenti del progetto di cui si  occupa nel saggio ha potuto vivere nella sua esperienza oltremanica?
È troppo lungo da raccontare qui, ma in sintesi ho visto con i miei  occhi il risultato agghiacciante della compressione della spesa pubblica  con la Thatcher, del mantenimento, su ordine delle élite finanziarie  speculative, di una sterlina fortissima con bassa inflazione, che  significava la morte delle aziende inglesi sui mercati dell’export e il  crollo dei salari di milioni di lavoratori inglesi.
Ho visto il gonfiarsi della bolla speculativa immobiliare e la  tragedia del suo crollo, con gli edili alla fame. Ma in parole povere,  vedevo crescere ogni giorno per le strade i senza fissa dimora coi  sacchi a pelo, ed erano tutti giovani delle periferie industriali  ridotte alla fame da quelle politiche neoliberali. E con essi alcool e  droga, disperazione. 
Secondo un economista francese da lei intervistato,  “pochissimi politici comprendono come funziona il sistema monetario e la  vera natura della Banca centrale europea, per cui cascano facilmente  nella trappola ideologica delle élite finanziarie. Per esempio  Jean-Claude Trichet (oggi governatore della Bce, n.d.r.) quando era  direttore del Tesoro francese ignorava del tutto le regole del sistema  bancario moderno e dell’economia”. Com’è possibile una cosa del genere?  Dove comincia l’infezione del rimbambimento sull’economia?
Non è  difficile da capire. Chi è  stato formato per tutta la vita su  teorie economiche date per Vangelo, non potrà mai gettare alle ortiche  tutto ciò in cui ha creduto e che gli ha dato carriera e potere per  abbracciare una nuova verità. Il neoliberismo economico è divenuto il  Vangelo di tutte le  docenze di economia del mondo che conta, di ogni  singolo master per manager, politici, tecnocrati e loro ci credono  ciecamente. Ma è una teoria aberrante e di fatto sbagliata, che  ovviamente avvantaggia solo le élite che l’hanno imposta.
Il primo medico ottocentesco che intuì che erano proprio i medici a  spargere infezioni mortali in corsia a causa del fatto che non si  lavavano le mani dopo le autopsie, fu cacciato e rinchiuso in manicomio.  Erano medici, avevano studiato, eppure non capivano un accidente di  infettivologia. Lo stesso accade fra gli economisti oggi, accecati dal  dogma che hanno studiato. 
Una tappa fondamentale del “crimine” porta il nome di  Trattato di Lisbona. Cos’è in sostanza, in quale forma è stato proposto  ai cittadini europei e quali effetti reali avrà sull’autonomia delle  Nazioni?
È, di fatto, una Costituzione europea introdotta subdolamente dalla  porta laterale della politica dopo la bocciatura di una simile  Costituzione nel 2005 da parte di Francia e Olanda, intese come  cittadini, non governi. Come ho scritto in passato “il sigillo a questo  tradimento dei principi democratici fu messo dallo stesso Valéry Giscard  D’Estaing (ex Presidente della Repubblica Francese, n.d.r.), in una  dichiarazione del 27 ottobre 2007, raccolta dalla stampa europea: ‘Il  Trattato è uguale alla Costituzione bocciata. Solo il formato è  differente, per evitare i referendum’. I capi di Stato erano concordi  questa volta: no al parere degli elettori, no ai referendum”.  L’autonomia delle 27 nazioni della Ue non esiste più, poiché tutto il  potere legislativo proprio dei parlamenti nazionali è oggi soggetto  all’autorità superiore del potere legislativo della Commissione Europea,  che nessuno di noi elegge. 
Ha fatto l’esempio del leader dell’Italia dei valori, Antonio  Di Pietro, uno dei tanti che si batte per difendere la Costituzione  italiana e poi firma il Trattato che di fatto la abolisce. Semplice  ignoranza o addirittura correità?
Di Pietro, con il suo codazzo dei soliti noti, si riempie la bocca  ogni santo giorno di proclami disperati in difesa della Costituzione  italiana, della quale lui e i suoi senatori e deputati hanno firmato  l'abolizione il 23 e il 31 luglio del 2008. In quelle date un'Italia  politica di ignoranti e/o in malafede, Idv compresa, ha ratificato il  Trattato di Lisbona, depositato poi l'8 agosto, che di fatto sottomentte  la nostra Costituzione del 1948 poiché, come sancito da una sentenza  vincolante della Corte europea di giustizia “I trattati europei sono la  carta costituzionale di una comunità legale, un nuovo ordine legale di  fronte al quale gli Stati hanno limitato i loro diritti sovrani”.
Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha invocato una modifica del  trattato di Lisbona proprio per bloccare le Corti Costituzionali  tedesche che volevano bocciare le decisioni Ue sul salvataggio delle  Grecia. Significa che il trattato è più potente delle Corti  Costituzionali tedesche. 
I veri “padroni del vapore” come pensano di gestire un  periodo indefinito di crisi e disoccupazione di questa portata? Non si  sta forse esagerando?
Certo che stanno esagerando. Ma loro non hanno mai avuto e mai  avranno una visione sistemica dell’economia. Significa che sono  divoratori di tutto ciò che possono sbranare ora, subito, senza  assolutamente pensare alle conseguenze a lungo termine. La catastrofica  crisi finanziaria del 2007-2010 è la prova lampante di quanto dico,  hanno distrutto le finanze di tutto il mondo occidentale in due anni e  nessuno di loro si è mai preoccupato del danno sistemico.
Le banche stesse hanno speculato come squali e poi molte di loro sono  affondate mentre ancora banchettavano. Ma le grandi banche e i grandi  istituti di speculazione sanno che possono distruggere a piacimento,  tanto poi i politici che loro comandano useranno le casse degli Stati  per salvarli. Quello che è accaduto in Italia (52 miliardi di euro  sborsati per loro) e nel mondo (circa 12 mila miliardi di dollari  sborsati). 
L’Europa è destinata a essere una zona piuttosto povera,  allora. Perché? Solo per competere sul mercato con le nuove realtà come  Cina ed India, che producono a costi di manodopera praticamente  inesistenti? 
È destinata ad avere sacche enormi di lavoro pagato alla cinese, per  quello scopo. Ma anche per impoverire tutti i mercati pubblici europei  che poi saranno svenduti ai privati per pochi spiccioli, in particolare i  servizi essenziali come sanità, acqua, assistenza sociale, anagrafi,  cimiteri, istruzione eccetera. La gente, anche se impoverita, dovrà per  forza pagare quei servizi, garantendo profitti certi a chi li possiede. 
Studenti in rivolta in tutta Europa per gli aumenti all’Istruzione. Per essere gestibile, la massa deve restare ignorante? 
La ragione è duplice: gli ignoranti si controllano meglio, certo, ma  soprattutto si pagano di meno. Vogliono comprimere i salari a livelli  cinesi e si capisce che comprimerli su milioni di laureati e più  difficile che su milioni di appena diplomati o addirittura non. 
Prodi, D’Alema, Amato, Veltroni e altri del centrosinistra  hanno contribuito ad accelerare le privatizzazioni e le  internazionalizzazioni delle aziende pubbliche italiane. Un lavoro in  teoria affidato alle destre economiche, come è avvenuto in Inghilterra  con i laburisti, di destra, di Tony Blair. Cosa non si è capito in  questo processo? Per chi ha davvero lavorato il centrosinistra italiano?
Sono gli eredi del Pci, che fin dagli anni 60-70 si era già  posizionato come interlocutore privilegiato degli Usa e del grande  capitale, mentre nelle piazze faceva la retorica dei lavoratori. Il  centrosinistra ha ereditato il più potente partito-azienda del mondo,  per cui ha subito compreso cosa si doveva fare per mantenere i legami  con la grande finanza internazionale. 
Ma in Italia si parla da quasi due decenni solo di  Berlusconi, o con lui o contro di lui, con tutte le forze in campo per  difenderlo o per farlo fuori. Lei lo ha definito “un problema  biodegradabile”, lo considera un politico di serie C con un potere  limitato al suo orticello.
La destra di Berlusconi è una congrega di caciaroni, affaristi da  quattro soldi, improvvisati, reduci da piccoli partiti scomparsi, nani e  ballerine e del “Vero Potere” non capiscono nulla. 
E perché il premier non è gradito ai famosi piani alti? Chi è che davvero non lo tollera più?
È odiato dalla finanza internazionale, che ha in Italia il suo sicario in Carlo De Benedetti (e Marco Travaglio,  Amato, Prodi, D’Alema eccetera). Entrò in politica col loro appoggio,  quando credevano fosse un liberista puro, ma quando si rivelò  disobbediente nel ’94 lo silurarono, ordinando alla Lega di uscire dal  governo. Ma non avevano fatto i conti con gli italiani, che lo  rieleggono sempre. Dal 2004 al 2009 tutta la stampa finanziaria  internazionale maggiore lo ha demolito come “nemico del libero mercato”  con una ferocia unica. Vorrà dire qualcosa, no?
Lui non ha capito gli avvisi, le sgridate. Ha continuato a fare i  fattacci suoi nel suo cortiletto di casa, fregandosene degli interessi  dei padroni internazionali. Il caso Alitalia ha fatto infuriare le  corporate rooms europee e la sua recente lettera al G20 di Seul, dove  chiede di mettere le manette alla finanza speculativa mondiale, lo ha  definitivamente condannato. Non sto dicendo che Berlusconi è un bravo  statista, solo che non capisce a chi deve obbedire. Prodi e D’Alema lo  capirono subito, infatti negli anni ’90 fecero il record europeo delle  privatizzazioni. 
Salto nel passato. Tangentopoli: è contro i complottisti e le  teorie del complotto in genere, ma un dubbio su quell’episodio della  storia d’Italia le è venuto quando Gherardo Colombo...
Non esattamente. La coincidenza di date fra l’esplosione europea del  potere dei tecnocrati neoliberisti, i fanatici delle privatizzazioni  selvagge, del libero mercato senza interferenze delle leggi dello Stato  eccetera e, guarda caso, la sparizione attraverso Tangentopoli di una  classe politica italiana statalista e poco incline a servire gli  interessi Usa, mi ha fatto sorgere domande molto tempo fa. Ne parlai  dopo a Gherardo Colombo, ex del pool di Mani Pulite, ma lui non andò oltre a semplici suppposizioni. 
Craxi e la vecchia classe politica italiana, brutta, sporca,  cattiva e corrotta, ma statalista, non erano graditi ai piani alti. I  piani alti però non li conosce nessuno, quindi è toccato a Craxi  scappare. Si è trattato di un bersaglio “quasi” giusto?
Non ci sono collegamenti diretti fra la latitanza di Craxi e il  potere della finanza internazionale che ha beneficiato della sparizione  della Prima Repubblica. Questi ultimi probabilmente hanno ben visto le  indagini come mezzo per portare in Italia una politica a loro asservita,  ma Craxi scappò da ben altro. 
Viene fuori che gli sforzi della società civile per cambiare  le cose sono inutili, visto che gli attori sul palco, anche quelli  considerati di opposizione, coprirebbero registi e personaggi principali  di questa “commedia”?
In Italia abbiamo un nutrito antisistema che è composto da falsari  truffatori che per ottenere fama, privilegi e denaro, stanno deviando  l’attenzione di milioni di italiani su temi secondari, e anzi, uno come  Travaglio attivamente promuove i valori dei poteri che ci stanno  distruggendo. Questa è una vera tragedia, perché solo lo 0,2 per cento  degli attivisti italiani si rende conto di cosa ci sta accadendo, della  tragedia del mondo del lavoro per opera delle élite finanziarie e  industriali. 
Ma come? Grillo fra le altre cose si batte contro il  nucleare, Travaglio parla costantemente e dettagliatamente di Mafia e la  Gabanelli, che lei conosce bene per averci lavorato per anni, “resiste”  su Rai 3 insieme a Santoro. Non si impegnano abbastanza?
Leggete sopra, poi aggiungo che in nessun ‘regime’, cito Travaglio,  al mondo, e mai nella storia, si sono visti ‘paladini’ dell’antisistema  stare in prima serata tv. Non ho detto che certe loro denunce non siano  meritevli, il dramma è che nascondono cose mille volte più gravi e di  cui non parlano mai. È come un ospedale che cura solo ulcere o  reumatismi ma ignora tumori, infarti e coma. 
Stando a quanto sostiene, mentre Roberto Saviano spiega in tv  nascita ed evoluzione delle mafie in Italia, qualcuno che mafioso  almeno sulla carta non è fa più danni di Riina, Buscetta, Provenzano e  Schiavone? Dura da spiegare a chi ha subìto e subisce la violenza delle  cosche, o no?
Fa molti, ma molti più danni. La mafia sottrae alla Sicilia un  miliardo di euro all’anno di ricchezza, in due anni la crisi finanziaria  ha rubato all’Italia 457 miliardi. Beh, è dura anche spiegare a uno che  ha fitte bestiali da ulcera che la sigaretta che fuma lo sta  ammazzando. Non dico che le denunce di Saviano non abbiano valore, dico  solo che tutti veniamo indirizzati a curare l’ulcera e non il cancro.
Saviano poi è un falsario morale della peggior specie, un uomo che  denuncia i 4 mila morti della Camorra in 40 anni e loda sperticatamente  Israele che in un solo anno fece 19 mila morti illegalmente, che nel  2008 a Gaza ne ha fatti 1.300 in una sola azione di poche settimane.  Sempre illegalmente. I morti non sono tutti uguali? I crimini non sono  tutti crimini? Poi non si capisce quali rivelazioni abbia mai fatto  Saviano, io non le ho viste e i napoletani che mi scrivono confermano. 
Altra sua citazione. “In Italia se non sei di una parrocchia  appartieni inevitabilmente a quella nemica”. Lei non vuole appartenere a  nessuna delle due, ma sa bene che per certe battaglie serve visibilità.  Questione amletica. Come si risolve? Esiste una cultura della “buona”  visibilità?
No. L’unica è rendere protagonista ogni singolo individuo. Io ci provo senza visibilità. 
I media incatenati alle esigenze dei proprietari e i  giornalisti senza protezione legale per poter scrivere liberamente. Se  ne uscirà? E come?
Che ciascun cittadino usi la sua testa. Non importa conoscere i  dettagli dei dettagli dei dettagli, sappiamo alla nausea cosa non va,  basta sapere le cose fondamentali e muoversi, agire, cose che non  sappiamo più fare. Chi ha portato l’umanità dalle barbarie alla  modernità lo ha saputo fare sapendo molte meno cose di noi e con mezzi  primitivi. Torniamo ad agire. 
Un salto in Vaticano. In percentuale quanto conta in Italia?
Poco, rispetto ai danni dei poteri di cui parlo. 
Grande crimine, distruzione degli Stati e delle leggi,  marginalizzazione dei cittadini, depauperamento delle forze lavoro,  grandi sacche di povertà, livello di istruzione generale da abbassare  fino a livelli medievali, polverizzazione di ogni concetto legato al  sociale. Dove andremo a finire?
In nazioni con due terzi della popolazione che sopravvive in una  forbice che va dalla ricchezza oscena a una risicata classe media in  bilico, e con un terzo assolutamente alla fame come negli Usa, dove oggi  40 milioni mangiano una sola volta al giorno e altri 45 milioni devono  scegliere se curarsi o mangiare. Avremo in Europa sacche enormi di  lavoro pagato alla cinese e la perdita completa di ogni sevizio  pubblico. A meno che non ci svegliamo e ci ribelliamo. Questo è quanto.
DOCUMENTI CORRELATI:

«Viviamo la crisi che fu dell’Impero Romano»
RispondiEliminaBenedetto XVI: senza il consenso morale anche oggi è in gioco il futuro del mondo.
http://mercatoliberonews.blogspot.com/2010/12/viviamo-la-crisi-che-fu-dellimpero.html#more
FINANZA/ Una "tempesta" d'oro pronta a partire dalla Spagna Mauro Bottarelli
RispondiEliminahttp://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2010/12/23/FINANZA-Una-tempesta-d-oro-pronta-a-partire-dalla-Spagna/136285/
"Cosa sta realmente accadendo alla Grecia, al Portogallo, all’Irlanda, alla Spagna?
RispondiEliminaVengono strangolati socialmente e sono obbligati a mantenere l’euro, che non possono permettersi"
Certo, peccato che qualcuno, senza andare lontano, abbia fatto carte false, nel vero senso della parola, per entrare nell'area euro. Questo Barnard se lo è dimenticato? O fa più comodo scrivere sempre contro le solite potenze e i soliti potenti?
E lo strangolamento causato dell'obbligo di riassettare i conti pubblici sarebbe colpa della Germania? fatemi capire: io creo un debito insostenibile per l'economia del mio paese, poi falsifico i conti per entrare a far parte di una federazione economico-finanziaria per goderne dei vantaggi e infine, quando mi viene chiesto di sistemare quello che non va .... è colpa loro?? Mah!
La storia non la si può scrivere in un momento di euforia incontrollata che porta a scrivere ogni elucubrazione che ci passa per il cervello. Quando si scrivono certe cose è meglio aggiungere prima o dopo la dicitura: "secondo me è così...". Almeno non si fanno brutte figure.
Ora la Commissione Europea ha prodotto più di tre milioni di copie di un diario dell’UE per le scuole secondarie che non contiene nessun riferimento al Natale, ma include festività ebraiche, indù sikh e musulmane. Più di 330 mila copie del diario, accompagnate da 51 pagine di informazioni in carta lucida sull’Unione Europea sono state consegnate alle scuola britanniche, scrive il Daily Telegraph, come un omaggio agli allievi da parte della Commissione. Con grande stupore dei cristiani britannici la sezione relativa al 25 dicembre è vuota e in calce alla pagina c’è questo messaggio: “Un vero amico è qualcuno che condivide le tue preoccupazioni e la tua gioia”. Ma va' là? Siamo dunque agli epigrammi filosofici? Il calendario comprende festività musulmane, indù, sikh, ebraiche e cinesi, e altre, come il giorno dell’Europa e altri anniversari chiave dell’unione Europea; ma non ci sono festività cristiane segnalate, a dispetto del fatto che il cristianesimo è la religione della maggioranza degli europei. La notizia presa da La Stampa, è stata veicolata dal blog Fatti d'Europa. E d’altronde anche i cartoncini d’auguri della Commissione (ma non solo della Commissione) dicono semplicemente “Auguri di stagione” (Season's greetings) senza nessun riferimento a feste cristiane.
RispondiEliminahttp://sauraplesio.blogspot.com/2010/12/la-ue-cancella-il-natale-dal-suo.html
__
= nazismo new age. Nwo e new age:
http://www.youtube.com/watch?v=00DcQeB21OQ&feature=player_embedded
http://nwo-truthresearch.blogspot.com/2010/01/lucis-trustla-nuova-religione-mondiale.html
da http://santaruina.splinder.com/post/23757440#comment
Anch' io penso che questa
RispondiEliminacrisi sia simile a quella
dell' Impero Romano.
Una società che non funzionava più,
ma senza alternativa, che sprofondò
nella barbarie. Soltanto dopo
mille anni ci fu una rinascita.
Possibile che con la cultura di
oggi, l' umanità non riesca ancora
a costruire un' alternativa?
LaRouche: Glass-Steagall subito, o iperinflazione stile Weimar
RispondiEliminahttp://www.movisol.org/10news261.htm
Il mistero Khodorkovsky
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3665
m
Il secondo anonimo che ha commentato dice che ci si è uniti all'unione europea per goderne dei vantaggi: gli chiedo dove sono questi vantaggi?
RispondiEliminaChi avrebbe fatto carte false per entrarvi? Forse i politici comandati a bacchetta, e i giornali che spingevano per quest'euro....anch'essi da sempre manipolati
Poi un'altra semplice, semplicissima annotazione: possibile che improvvisamente si debba tagliare il nostro welfare
ridurre stipendi tagliare servizi (ripeto quali sarebbero i vantaggi?)
Seconda ancora più semplice: possibile che tutti gli stati stiano diventando dei "maiali"...qualcosa non mi convince se permetti...
Sciame sismico
RispondiEliminahttp://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=203