8 novembre 2010

COME E' CAMBIATA LA GENTE IN RUSSIA...

Durante un incontro con i partecipanti della Conferenza di Monaco, Medvedev ha sottolineato che la gente in Russia “era cambiata molto”.
“Mi ricordo 25 anni fa. Ero un’altra persona, anche se pensavo che ormai ero maturato, in procinto di finire la tesi di laurea, vedevo le cose in un altro modo, in modo più idealista, credo, ero più inesperto”.
Tuttavia Medvedev non ha chiarito in cosa la gente era cambiata in Russia.
di A.K. Trubitsyn
http://kprf.ru/crisis/edros/83959.html
Proviamo dunque a precisare e visto che ci siamo, a chiarire perché questi cambiamenti sono avvenuti: cambiamenti che ricordano quelli che scriveva nel suo roimanzo “Riforma generale”, il meraviglioso scrittore Leonid Sobolev.
  • “La puzza dall’esterno penetra nella macchina. Rovina l’aria, danneggiando gli aromi caldi, e il conducente accelera bruscamente, lasciando dietro di sé le cisterne rosse oscure del convoglio di igiene ambientale:  Helsingfors approfitta dell’accoglienza della notte e delle vie secondarie per la pulizia della città...
  • ...qualche cisterna di rosso oscuro, avvelenando con la sua puzza la notte di luna, circola accanto alla macchina,mescolando all'interno succulente bistecche, delicate, rosate aragoste, fragole, cioccolato, caviale, vini costosi, i nomi che avevano tutti loro, e che non molto tempo fa adornavano il tavolo di qualche ristorante, trasformati ora in un mix di impasto velenosa e ripugnante”.
In cosa si differenzia la gente sovietica dai “cari russi”, come chiamava l’indimenticabile Yeltsin al suo elettorato-che ricevette da Putin l’ordine “Per i suoi meriti di fronte alla Patria”: per aver saccheggiato il paese, distrutto la sua potenza industriale e scientifica, colpito il Parlamento, provocato la vergognosa guerra in Cecenia ed altre affascinanti buffonate. Cosa è cambiato nei 25 anni di "democrazia" a cui Medvedev si riferiva?

I sovietici vivevano tranquilli, in modo aperto ed onesto. I “cari russi” hanno messo nelle loro case e appartamenti porte d’acciaio con lucchetti cifrati, e sbarre alle finestre del primo piano: E' interessante vedere come la criminalità è cresciuta in proporzione alla "rinascita spirituale" che i “democratici” hanno portato al paese. Sorprende vedere fino a che punto coincidono i grafici che mostrano la crescita del numero di chiese e quelli della delinquenza. Questo talento per delinquere dei “cari russi” ha raggiunto vertici inimmaginabili in questi 25 anni. Per questo motivo, quasi la metà della popolazione in età lavorativa in Russia lavora come portinaio ocustode,e tutto quello che sanno fare è trascinare qualcuno facendolo strisciare o non lasciarlo passare. Enormi somme di denaro sono dedicate all' installazione di complicate barriere d’accesso o recinti chilometrici nel trasporto e telecamere di sorveglianza nei negozi, che servono a poco.

I sovietici vivevano in città bellissime e confortevoli, dove la quantità di spazi aperti e zone verdi erano determinate dalle ricerche scientifiche dei migliori medici igienisti  che si compivano in maniera scrupolosa nella costruzione di nuove case, strade, quartieri. I “cari russi” con le loro case “saldate” in quelle che prima erano zone verdi, hanno sfigurato ed imbruttito le città, lasciando le persone senza aria e luce, condannando alla malattia e alla morte veloce i bambini della città.

I sovietici erano il popolo che leggeva di più, quelli che avevano la migliore istruzione del mondo. I “cari russi” si sono trasformati nel popolo più alcolizzato; le droghe coltivate sotto il controllo nordamericano in Afghanistan, inondano la Russia. I “cari russi” sono 25 anni che chiamano “college” l’istituto di formazione professionale, “liceo” alla scuola di arti e mestieri, “università e accademie” gli istituti di educazione superiore, e tutto per ottenere un unico risultato: che qualcuno che finisce una di queste “super-mega-accademie” abbia meno conoscenza ed intelletto di qualsiasi alunno mediocre che finiva l’istituto di formazione professionale sovietico.

Il popolo sovietico ha costruito nuove città e fabbriche, ha creato nuove tecnologie e macchinari unici: i “cari russi” hanno visto come in questi 25 anni sono spariti dalla faccia della terra più di 20 mila villaggi e città, come sono state distrutte centinaia di fabbriche e migliaia di fattorie,  come ha perso la tecnologia, i macchinari, che i paesi occidentali importavano dall' URSS e che nessuno sapeva fare. In questi 25 anni l’industria ha sofferto più danni che quelli causati dalle bombe ed i proiettili durante la guerra. 

Per i sovietici, l’unica classe privilegiata erano i bambini. Per loro venivano costruiti palazzi di pionieri e seminari scolastici per varie attività, si riservavano i migliori posti nelle località balneari, si offrivano loro tutte le possibilità per uno sviluppo armonioso e libero, venivano loro aperte le porte al mondo della scienza e dell’educazione. I “cari russi” hanno trasformato in classe privilegiata capitalisti, usurai, speculatori, e ai bambini hanno tolto tutto, dagli asili nido, trasformati in “abitazioni di lusso” fino alla possibilità di studiare in un centro universitario in base alle loro capacità, senza dipendere dallo spessore del portafoglio di papà.

Milioni di bambini nelle strade, analfabeti, tossicodipendenti e alcolizzati, sono il frutto della Russia “democratica”.

I sovietici avevano orgoglio. Erano orgogliosi di essere stati i primi a fare i viaggi nello spazio, di costruire i migliori aerei e centrali idroelettriche, di essere i primi ad automatizzare il montaggio nelle fabbriche ed avere i migliori macchinari. 25 anni dopo i “cari russi” sono orgolgliosi di avere la lattina di birra in mano e che una ragazza di Samara arrivata ad essere “Miss non so cosa”. E fanno tutto questo cercando permanentemente di trovare i modi per “parassitare” nell’orgoglio dei sovietici, parlando continuamente nei loro media dei loro successi sovietici, come “russi”.

Poco tempo fa ho dovuto sentire in radio che l’elicottero Yak-24, creato nell’epoca di Stalin in tempi  incredibilmente brevi (i britannici e nordamericani non sono riusciti a costruire nulla di simile) che negli anni 50 ha battuto moltissimi record, non era sovietico ma….”russo”. Potete dirmi quali elicotteri ha creato la Russia “democratica” in questi 25 anni?L'unica cosa che ha fatto è stata quella di modernizzare i modelli già esistenti, e per mano di ingegneri della scuola sovietica. Mentono i democratici volendo far passare la limonata per champagne e ciò che è sovietico come “russo”.

Certo, che quello che chiamano “cava russa” non smette di essere il “sovietico” di sempre. Nel 1941, nell' espellere i fascisti da Mosca, il compagno Stalin ha detto che per festeggiare la vittoria ci sarebbe voluto molto champagne, quindi raccomandò di sviluppare la tecnica per produrlo. Nel 1942 cominciò a funzionare la fabbrica moscovita di champagne, con una produzione in massa e di buona qualità. Per qualche motivo il “Sovietskoye shampanskoye” era una marca riconosciuta nel mondo. Non c’era tecnologia che si resistesse all’uomo sovietico, dagli elicotteri fino allo spumante, in tutto era il primo. Di cosa si possono vantare i “cari russi”, cosa sanno fare?

Potremo continuare, offrendo decine di parametri specifici che hanno cambiato il popolo in questi 25 anni, ma sarebbe qualcosa di cui si vergognerebbe qualsiasi governante. Ma Dmitri Medevedev non si vergogna.
Come vedete la differenza tra il popolo sovietico e questo nel quale ci hanno trasformato in questi 25 anni, non si differenzia molto dai cestini di un tavolo di un ristorante ed il contenuto delle cisterne di colore rosso scuro.

Perché è successo? Per lo stesso motivo. Il popolo fu lanciato attraverso il tratto gastrointestinale del capitalismo. E non è colpa del popolo, ma la sua sventura se lo hanno trasformato in questo. E’ qualcosa che hanno fatto i “democratici”, apologisti del capitalismo. Gli stessi, che grazie alle loro bugie sulle bellezze della “democrazia” e i “crimini” inventati del Potere Sovietico hanno  offuscato le menti delle persone, le hanno ingannate e derubate.

Se qualcuno di questi “perestroiski” e “democratici” fosse uscito dalla tribuna, diciamo un qualunque Sajarov o Berezovsky di questi, e avessero detto apertamente ed onestamente che volevano lasciare le persone senza accesso gratuito alle case e all’istruzione, appropriarsi del frutto del loro lavoro, togliere i bambini dai loro campi pionieri, distruggere le fabbriche e le fattorie, trasformare il paese in un semplice fornitore di materie prime, distruggere l’esercito e la flotta e seminare l’alcol e le droghe, cosa sarebbe successo? Avremmo sputato loro in faccia e cacciati fuori.
Quale persona normale sarebbe stata d’accordo con questa prospettiva?
Per lo stesso motivo per cui quei “democratici” hanno mentito 25 anni fa, continuano a mentire ora, innalzando il loro regime e disprezzando ciò che il popolo sovietico aveva ottenuto.

Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di VANESA

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