8 ottobre 2010

Cartello Petrolchimico - 3° Parte: Rumsfeld

di Tonguessy
http://www.appelloalpopolo.it/

Vi ricordate Donald Rumsfeld? Si, il fondatore del Project for a New American Century (PNAC), il falco dell'invasione dell'Iraq nel nome della democrazia. Il perenne effettivo della Casa Bianca, con Nixon, Ford, Reagan, Bush padre e figlio. Fu proprio quest'ultimo che lo nominò Defense Secretary, cosa che fece benissimo essendo lui Segretario anche del gruppo Carlysle (società di forniture militari nel cui consiglio di amministrazione sedevano i due Bush oltre che a Shafig Bin Laden, fratello di Osama Bin Laden).

Ebbene Rumsfeld fu amministratore delegato della Searle dal 77 all'85. Il Wall Street Transcript e Financial World lo premiarono come Outstanding Chief Executive Officer per avere, nella sua gestione, tagliato il numero dei dipendenti del 60%, facendo cosi' schizzare alle stelle gli utili della società. Fu proprio durante l'illuminata gestione Rumsfeld che la Searle (poi da lui traghettata nella Monsanto) ottenne da Reagan un regalo importante: la rimozione del vecchio direttore della FDA (Food and Drug Administration- incaricata a vigilare sulla qualità degli alimenti e dei farmaci) che aveva per anni rifiutato di far approvare l'aspartame a causa dei risultati molto negativi dei test su animali.


L'aspartame contiene il 10% di metanolo. All'interno del corpo umano (ovvero sopra i 30°C) il metanolo si trasforma in acido formico ed in formaldeide. La formaldeide è una neurotossina mortale. Una valutazione dell'EPA (Enviromental Protection Agency – Agenzia per la protezione ambientale – USA) sul metanolo dichiara che quest'ultimo "viene considerato un veleno ad accumulo, grazie al bassissimo tasso di escrezione una volta assorbito. Nel corpo, il metanolo viene ossidato in formaldeide ed in acido formico; entrambi questi metaboliti sono tossici." I ricercatori dell'EPA raccomandano un limite massimo di consumo di 7,8 mg al giorno. Un litro di bevanda dolcificata con aspartame contiene circa 56 mg di metanolo. 
I consumatori abituali di prodotti contenenti aspartame consumano fino a 250 mg di metanolo al giorno, 32 volte il limite massimo suggerito dall'EPA. [1]

Un po' di storia legale dell'aspartame: nel '73 la Searl fa domanda alla FDA di potere commercializzare quel prodotto, ricevendo un parere positivo. Nel '74 però un avvocato (Jim Turner che aveva fatto togliere dal mercato il Cyclamate) ed un neurologo (John Olney, grazie ai suoi studi fu proibito il glutammato monosodico nel cibo per bambini) denunciano i danni dell'aspartame, mostrando come il prodotto causi dei buchi nel cervello delle cavie neonate.
La FDA effettua delle ricerche che nel '76 concludono che la Searl ha deliberatamente manipolato i propri test.
Nel '77 la FDA chiede al Procuratore Generale di valutare se ci siano gli estremi per incriminare la Searl. E' la prima volta che una tale richiesta viene formalizzata dalla FDA.
Durante lo stesso anno succedono alcuni avvenimenti importanti:
  • - la Sidley & Austin, rappresentante legale della Searl, contatta Samuel Skinner (pubblico ministero nella causa in corso) per offrirgli di lavorare con loro
  • - Donald Rumsfeld diventa amministratore delegato della Searl 
  • - il rapporto Bressler steso dalla FDA inchioda la Searl: 98 dei 196 animali testati morirono ma non fu mai effettuata nessuna autopsia sui loro corpi. Furono trovate neoplasie che però nel rapporto Searl non comparivano.
  • -Skinner si dimette per entrare nella Sidley & Austin e questo causa lo stallo del processo, che alla fine verrà abortito.
Nel '79 e '80 viene istituito un nuovo procedimento da parte della FDA che alla fine conclude come l'aspartame non sia sufficientemente sicuro come additivo.
Ma nel '81 Reagan diventa il nuovo presidente degli Stati Uniti, e rimuove immediatamente il vecchio capo della FDA, Jere E. Goyan che come i suoi predecessori si era rifiutato di validare l'aspartame, mettendo una persona di sua fiducia, Arthur Hull Hayes Jr. precedentemente ricercatore presso il Ministero della Difesa (toh, guarda, rispunta Carlyle).

Nell'81 viene iniziata una nuova valutazione dell'aspartame, ma in commissione 3 membri su 6 si oppongono alla sua commercializzazione. Interviene allora Hayes in prima persona e, scavalcando il parere della commissione, decide di dare il via libera alla vendita.
Nell'82 la FDA decide di permettere la vendita di bevande dolcificate con aspartame
Nell'83 la National Soft Drink Association (NSDA) fa pressioni affinchè la FDA riveda quest'ultima concessione, essendo noto come l'aspartame a temperature superiori ai 30°C si scinda in formaldeide e acido formico, entrambi tossici.

Lo stesso anno Jim Turner della Community Nutrition Institute ed il Dr. Woodrow Monte, direttore dei Laboratori della Nutrizione dell'Arizona State University, denunciano il comportamento della FDA. Hayes è costretto a dimettersi dalla FDA, ma viene prontamente assunto dalla Burson-Marsteller, ditta che cura le pubbliche relazioni della
Searl. [2]

Nell'85 Rumsfeld fa acquistare la Searl alla Monsanto, e se ne va con un bonus di 12 milioni di dollari. Nel '96, senza un pubblico avviso, l'FDA ha rimosso tutte le limitazioni riguardanti l'impiego dell'aspartame permettendo così il suo utilizzo in tutto, compresi gli alimenti che vengono riscaldati o cotti.
Nonostante tutte le pericolose patologie che innesca, ancora oggi l'aspartame viene usato in abbondanza come dolcificante ed è venduto anche in farmacia.

L'episodio risale a qualche anno fa; vedendo questo dolcificante in bella vista sul bancone della farmacia chiedo al farmacista se ne conosca le controindicazioni. "Certamente!" mi viene risposto "Hofatto la tesi di laurea sulle malattie degenerative causate dall'aspartame". Curioso, no?
La collaborazione di Rumsfeld con Big Pharma non si ferma all'aspartame. C'è addirittura di peggio.Nel '97 diventa chairman della Gilead e detiene un portafoglio di azioni stimato attorno i 25 milioni di dollari. La Gilead possiede i diritti del Tamiflu, l'antivirale che contrasta l'influenza aviaria, e vende quei diritti alla Roche assicurandosi una percentuale del 10% sulle vendite.

Nel settembre 2005 la Roche organizza a Malta un congresso con la OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità, WHO in inglese). La Roche è in crisi economica, e deve inventarsi qualcosa. Riesce a "convincere gli esperti" della pericolosità dell'influenza aviaria. Al congresso di Malta sono presenti rappresentanti dei governi e giornalisti. 
I primi si affrettano a prenotare i vaccini, i secondi a lanciare la notizia bomba: "il virus del millennio potrebbe fare milioni di vittime".
L'ONU stima 150 milioni di morti possibili a seguito della pandemia [5]
«Per promuovere i loro farmaci brevettati e i vaccini contro l'influenza, le case farmaceutiche hanno influenzato scienziati ed organismi ufficiali, competenti in materia sanitaria, e così allarmato i governi di tutto il mondo: li hanno spinti a sperperare ed hanno
esposto inutilmente milioni di persone al rischio di effetti collaterali sconosciuti per vaccini non sufficientemente testati».

Parola di Wolfang Wodarg, medico epidemiologo e presidente della Commissione Sanità del Consiglio d'Europa [6] La vendita dei vaccini riguarda qualcosa come 10 miliardi di dollari
[3] e le azioni di Roche e Gilead schizzano alle stelle. L’Herald Tribune scriveva: “Le azioni della Roche hanno fatto un balzo in avanti del 60% nell'ultimo anno sulla scia dei benefici derivanti dal Tamiflu[4].
Rumsfeld ci guadagna 5 milioni di dollari da tutta questa brillante operazione [5].

Com'è facile intuire se l'aspartame è tossico, il Tamiflu non è da meno. La Roche in una comunicazione riservata alla FDA statunitense, scrive:
  • "L’assunzione di TAMIFLU è associata a casi di sintomi neurologici e del comportamento che possono comprendere eventi quali, allucinazioni, delirio e comportamento anormale, con conseguente esito mortale."[7]
Uno degli aspetti più controversi della questione Tamiflu riguarda proprio il doppio ruolo di Rumsfeld. Come azionista della Gilead aveva tutto l'interesse a vendere vaccini, come capo del Pentagono riuscì ad acquistarne per svariate decine di milioni di dollari e farle
inoculare obbligatoriamente ai soldati USA. Con una clausola però: nessuno si sarebbe potuto rivalere contro l'amministrazione o contro Big Pharma in caso di problemi. Sì, perchè le vaccinazioni contro l'antrace volute da Clinton procurarono ai militari 20.000 ricoveri ospedalieri e causarono parecchi danni economici a causa delle cause intentate.

Morale: la vecchia e consolidata prassi della IG Farben, ovvero fare guadagni sulla pelle delle persone comuni, e' prassi comune anche nei democraticissimi Stati Uniti. Se la Storia ha definitivamente buttato nella spazzatura il nazismo, l'Economia non e' riuscita a fare
altrettanto dei metodi nazisti. Ne' la scienza farmaceutica. Cosi' anche senza Mengele gli esperimenti sono continuati. E vanno ancora avanti…

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