9 settembre 2010

La Biografia Nascosta di Obama: una famiglia al servizio della CIA (1° parte)


Il giornalista investigativo Wayne Madsen ha compilato diversi archivi della CIA stabilendo collegamenti tra l'Agenzia, le istituzioni e le persone che hanno avuto stretti rapporti con Barack Obama, i suoi genitori, la nonna e il patrigno. La prima parte del suo dossier evidenzia la partecipazione di Barack Obama Senior nelle azioni condotte dalla CIA in Kenya. Queste operazioni sono state volte a contrastare l'ascesa del comunismo sotto l'influenza cino-sovietica nei circoli degli studenti, e non solo, avevano anche lo scopo di ostacolare l'emergere di leader africani non allineati.
di Wayne Madsen

Business International Corporation, è la società facciata della CIA nella quale ha esercitato il futuro presidente degli Stati Uniti, organizzato conferenze e che riunisce i leader più potenti e giornalisti impiegati come agenti all'estero. Il lavoro che ha svolto Obama a partire dal1983, è coerente con le missioni di spionaggio per conto della CIA che ha compiuto sua madre, Ann Dunham Stanley nel 1960, dopo il colpo di stato in Indonesia, per conto di altre società di facciata della CIA, tra cui la East West Center dell' Università delle Hawaii, l'Agenzia per lo Sviluppo Internazionale (United States Agency for International Development, USAID) [1] e Fondazione Ford [2]. Dunham incontra e sposa Lolo Soetoro, il patrigno di Obama all' East West Center nel 1965. Soetoro fu richiamato in Indonesia nel 1965 come un alto ufficiale per assistere il generale Suharto e la CIA nel rovesciamento cruento del presidente Sukarno [3].


Barack Obama senior incontra Dunham nel 1959 durante il corso di russo presso l'Università delle Hawaii. Egli fu tra i pochi fortunati di un servizio di traghetti tra l'Africa orientale e gli Stati Uniti per portare 280 studenti in diversi istituti accademici statunitensi. Secondo un rapporto della Reuters di Londra del 12 settembre 1960, tale operazione avrebbe beneficiato semplicemente di un "aiuto" della sola Fondazione Joseph P. Kennedy. Essa mirava a formare e indottrinare i futuri agenti d' influenza in Africa, un continente che stava diventando terreno di lotta di potere tra gli Stati Uniti, l'Unione Sovietica e la Cina per influenzare i regimi di paesi di recente indipendenza o in procinto di diventarlo.

Al momento di scegliere gli studenti espatriati, Masinda Muliro, Vice-Presidente dell' Unione democratica africana del kenya (Kenya African Democratic Union, KADU), ha denunciato le preferenze tribali, favorendo la maggioranza etnica dei Kukuyus e del gruppo minore dei Luo. Questo favoritismo ha privilegiato i sostenitori del Kenya African National Union (KANU), guidati da Tom Mboya, dal passato sindacalista e nazionalista. E' Mboya che sceglie di inviare Barack Obama Senior per studiare presso l'Università delle Hawaii. Obama senior, allora sposato, padre di un figlio e in attesa di un secondo bambino in Kenya, sposa Stanley Ann Dunham, sull'isola di Maui il 2 Febbraio 1961. Dunham era incinta di Barack Obama, da più di tre mesi, al momento del suo matrimonio con Obama Senior, che divenne il primo studente africano ad integrare un' università degli Stati Uniti.

Sempre secondo Reuters, Muliro ha anche dichiarato di voler inviare una delegazione negli Stati Uniti per indagare studenti kenioti che hanno ricevuto "regali" da parte degli americani e di «assicurare che le donazioni fatte agli studenti in futuro [fossero], amministrate da persone sinceramente preoccupato per lo sviluppo del Kenya".
La CIA aveva reclutato Tom Mboya nel quadro di un programma chiamato "liberazione selettiva", programma che fu generosamente finanziato con l'obiettivo di isolare il presidente Kenyatta,  il fondatore della Repubblica del Kenya, considerato dall' agenzia di intelligence degli Stati Uniti come una persona "di cui non ci si può fidare". 
Mboya ha ricevuto al quel tempo una sovvenzione di 100.000 dollari dalla Joseph P. Kennedy Foundation, nel quadro del programma di invito per studenti africani, dopo aver rifiutato la stessa offerta del Dipartimento di Stato. Chiaramente, Mboya era preoccupato dal sospetto che il rilascio ufficiale di aiuto degli Stati Uniti poteva provocare tra i politici kenioti filo-comunisti, che già sospettavano che Mboya fosse legato alla CIA. Il programma fu finanziato dalla fondazione Joseph P. Kennedy e dalla Fondazione deggli studenti afro-americani. Obama senior non faceva parte del primo gruppo volato negli Stati Uniti, ma uno dei seguenti. Questo programma d'aiuto agli studenti africani, organizzato da Mboya nel 1959, includeva studenti provenienti dal Kenya, Uganda, Tanganika, Zanzibar, Rhodesia del Sud e del Nord e Nyassaland (oggi Malawi).

Reuters riporta anche che Muliro denunciava il favoritismo che presiede la selezione dei beneficiari degli aiuti americani "per ostacolare ed irritare gli altri studenti africani". Muliro ha affermato che "la preferenza era data alle tribu di maggioranza [i Kikuyu e Luo] e che molti studenti selezionati dagli Stati Uniti avevano fallito gli esami di ammissione, mentre altri studenti non selezionati avevano migliori referenze".

Il padre di Obama era un amico di Mboya e apparteneva al gruppo etnico Luo. Nel 1969, fu assassinato Mboya, Obama padre partecipò come testimone al processo contro il presunto assassino. Anche lui sosteneva di essere stato oggetto di un attentato sulla strada dopo la sua testimonianza in tribunale.

Il padre di Obama era partito dalle Hawaii nel 1962 per studiare ad Harvard e divorziò da Dunham nel 1964. Si sposò di nuovo con una studentessa di Harvard, Ruth Niedensand, un ebrea americana, e tornò con lei in Kenya, dove ebbero due figli.  Anche questo matrimonio finì con il divorzio. il padre di Obama aveva lavorato presso il Ministero delle Finanze e il ministero dei Trasporti in Kenya, come pure in una compagnia petrolifera. È morto in un incidente d'auto nel 1982, in Kenya politici di primo piano hanno partecipato al suo funerale, tra cui Robert Ouko, che sarebbe poi diventato ministro dei trasporti e fu assassinato nel 1990.

I documenti della CIA dimostrano che Mboya è stato un importante agente di influenza che ha lavorato per conto della CIA, non solo in Kenya, ma in tutto il continente africano. Secondo un rapporto settimanale segreto della CIA (CIA Current Intelligence Weekly Summary), in data 19 Novembre 1959, Mboya aveva il compito di controllare gli estremisti durante la seconda Conferenza Pan-Africana in Tunisia (All-African People's Conference, AAPC).  Il documento della Cia riporta "il grave attrito che si era sviluppato tra il Primo Ministro del Ghana Kwame Nkrumah, ed il nazionalista keniano Tom Mboya che aveva partecipato attivamente nel mese di dicembre del 1958 per la sorveglianza degli estremisti durante il primo Pan African ad Accra".  I termini "partecipato attivamente" suggeriscono che Mboya collaborava con la CIA, la cui relazione è stato stabilito dai suoi agenti sul campo di Accra e Tunisi. Fu durante questo periodo di "collaborazione" con la CIA ad Accra e a Tunisi che Mboya assegna ad Obama una borsa di studio di alto livello e gli offre l'opportunità di andare all'estero e di entrare all'Università delle Hawaii, dove conobbe e sposò la madre dell'attuale presidente degli Stati Uniti.

In un rapporto settimanale segreto della CIA più vecchio, datato 3 Aprile 1958, appaiono queste parole: "[Mboya] rimane uno dei più promettenti leader africani". La CIA, in un altro rapposto settimanale segreto datato 18 dicembre 1958, ha descritto il nazionalista keniano Mboya "giovane portavoce capace e dinamico"  durante la sua partecipazione ai lavori della Conferenza panafricana; era considerato un avversario degli "estremisti" come Nkrumah, sostenuti da "rappresentanti cino-sovietici".

In un documento declassificato della CIA sulla Conferenza panafricana del 1961, il conservatorismo di Mboya, come quello del tunisino Slim Taleb, è chiaramente definito come un contrappeso alla politica di sinistra del clan Nkrumah. I filo-comunisti sono stati eletti a capo del comitato organizzatore della Conferenza Pan-Africana la conferenza del Cairo nel 1961, alla quale ha assistito Mboya. Nel rapporto della CIA, i nomi di alcuni di questi leader sono citati: quello del senegalese Abdoulaye Diallo, il segretario generale della Conferenza panafricana dell' algerino Ahmed Bourmendjel, l'angolano Mário de Andrade, di Ntau Mokhele del Basutoland (ex-Lesotho), della camerunese Kingue Abel, di Antoine Kiwewa del Congo Belga (ora Repubblica Democratica del Congo), del ganese Kojo Botsio, del guineano Ismail Touré, di TO Dosomu Johnson della Liberia, del maliano Modibo Diallo, del marocchino Mahjoub Ben Seddik, di Djibo Bakari del Niger, di Tunji Otegbeya della Nigeria, di Kanyama Chiume del Nyasaland, del somalo Abdullahi Ali, del sudafricano Makiwane Tennyson, e di Mohamed Fouad Galal degli Emirati arabi.

I soli partecipanti che hanno ricevuto l'approvazione della CIA furono Mboya (che, pare, era un collaboratore della CIA), Joshua Nkomo, originario della Rhodesia del Sud, B. Munanka del Tanganica, il tunisino Abdel Magid Shaker e l' ugandese John Kakongé.

Nkrumah sarà rimosso definitivamente nel 1966, dopo un colpo di stato militare organizzato dalla CIA, durante una visita di Stato in Cina e al Nord del Vietnam. Questa operazione è stata attuata un anno dopo quella condotta dalla CIA contro il presidente Sukarno, un altro colpo di stato militare, in cui la famiglia materna di Obama ha partecipato. Alcuni elementi suggeriscono che l'assassinio di Mboya nel 1969 è stato organizzato da agenti cinesi che agivano per conto delle fazioni governamentali incaricate dal presidente del Kenya, Jomo Kenyatta, lottando contro Mboya e quindi, eliminare così un uomo politico africano pro-statunitense di primo piano. Tutte le ambasciate di Nairobi avevano messo le loro bandiere a mezz'asta in omaggio a Mboya, tranne una, quella della Repubblica popolare cinese.

Jomo Kenyatta, primo presidente del Kenya
L'influenza che esercitava Mboya contro il regime Kenyatta continuerà a lungo dopo la sua morte, quando Obama senior era ancora vivo. Nel 1975, Josiah Kariuki, un socialista del partito KANU (un partito la cui creazione è stata aiutata da Mboya e Obama senior) è stato assassinato. Dopo questo omicidio, Kenyatta licenzia tre ministri del governo oppositori che "sono stati personalmente collegati sia a Kariuki, sia Mboya." Tali informazioni furono originariamente classificate come segrete (livello di classificazione Umbra), e appare in diverse note di servizio della CIA in Medio Oriente, Africa e Sud Africa. In seguito fu diffusa sulla rete COMINT il 24 giugno 1975. Le informazioni contenute in questo rapporto, come dimostra il loro il livello di riservatezza, vengono da intercettazioni effettuate dal Ministero degli Interni del Kenya. Nessuno è mai stato accusato dell'omicidio di Kariuki.

Le intercettazioni a cui furono sottomesse persone legate a Mboya e Kariuki, sono la prova che la NSA e la CIA tenevano sotto sorveglianza Barack Obama senior, che, come un individuo straniero negli Stati Uniti, poteva essere sottoposto a qualche intercettazione legalmente, di cui erano incaricati la NSA (National Security Agency) e il Government Communications Headquarters (GCHQ, il servizio di spionaggio elettronico del governo britannico).
(Continua ...)

Note:
[1] "L’USAID et les réseaux terroristes de Bush", di Edgar González Ruiz, Réseau Voltaire, 17 agosto 2004.

[2] "
La Fondation Ford, paravent philanthropique de la CIA" e "Pourquoi la Fondation Ford subventionne la contestation", di Paul Labarique, Réseau Voltaire, 5 e 19 aprile 2004.

[3] "
1965 : Indonésie, laboratoire de la contre-insurrection", di Paul Labarique, Réseau Voltaire, 25 maggio 2004. 

Fonte: http://www.voltairenet.org/article166848.html

1 commento:

  1. Grandi! Ha fatto benissimo Disinformazione.it a pubblicare questo articolo. Nemmeno il nome, Obama, è autentico.

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