Vale la pena visitare il museo della Stasi- o  Ministero della Sicurezza di Stato o Servizio d’Intelligenza Interna- situato  nella sua vecchia sede, strada Nomrnestrasse, a Berlino Est. La Stasi è  nata nel 1950 sotto il regime “socialista reale” della Repubblica Democratica  Tedesca ed è finita con la caduta del Muro di Berlino, nel 1989. Contiene, tra le  tante cose, una collezione di strumenti usati per spiare la popolazione della Germania Orientale, camere in miniatura che si potevano nascondere  nell’asola della giacca, nelle cravatte e perfino in finte caramelle, artefatti per  l’ascolto a distanza con tecnologia perfezionata dal paese.
La Stasi è stata considerata il miglior sistema  di controllo del prossimo e non è da meno: il numero dei suoi agenti ammontava a  91.000 ed inoltre contava sulle soffiate di 173.000 informatori civili, in molti  casi obbligati a rendere un tale servizio. Sorprende trovare i nomi di  qualche scrittore più o meno famoso nella lista. Le amministrazioni autoritarie  non si comportano diversamente. Forse perché hanno coscienza dell’orrore che  impongono e temono le reazioni della cittadinanza. Il loro stile di ordine  e comando non ammette repliche.
Le tentazioni d’imitazione sono forti e la  grande democrazia del Nord sta copiando certe tecniche. Il governo di Obama ha consolidato ed amplificato i programmi di spionaggio degli statunitensi  che Bush aveva stabilito. Un paio d’anni fa, il Pentagono aveva sospeso l’Ufficio delle Attività della  Controspionaggio in campo (CIFA, le sue sigle in inglese) che si dedicava a controllare i  gruppi pacifisti ed infiltrare provocatori nelle manifestazioni di chi si  opponeva al servizio militare obbligatorio. L’argomento del terrorismo qui non  serve: una cosa è mettere bombe ed un’altra è manifestare un’opinione che non  piace alla Casa Bianca. Con Obama, la CIFA è rinata sotto le ali del Pentagono.
Lo scorso mese è stato il Washington Post ad  informare che la DIA o Agenzia d’Intelligenza della Difesa “desidera aprire una  nuova base d’informazione su individui e gruppi” (www.washigntonpost.com 15-06.2010). Il loro lavoro consisterebbe nel raccogliere dati concernenti “individui coinvolti o d'interesse  per le operazioni del Pentagono relazionate con l’intelligence, controspionaggio,  antiterrorismo e antinarcotraffico”, così che come  “persone coinvolte in attività dell’intelligence estera e/o in addestramento” (www.thfederalregister.com 15-06-2010). Due funzionari ,che hanno preferito l’anonimato, dicono che  “la CIFA è stata sciolta sulla carta, ma buona parte del suo personale e  alcune delle sue funzioni sono state trasferite” ad un centro DIA (www.newsweek.com  18-06-2010), incaricato di documentare operazioni che colpirebbero la sicurezza nazionale con lo  scopo di sanzionarle.
La sua  definizione è vaga e può comprendere  molte cose.
Lo spionaggio dei cittadini statunitensi è  cominciato, da parte del governo, nel 1967 con Lindon B.Johnson presidente ed è  aumentato dopo l’11-09. Mike van Wikle, portavoce del Centro d’Informazione  antiterrorista della California, ha spiegato così il controllo dei manifestanti  pacifici contro la guerra in Iraq: “Se c’è un gruppo che protesta contro una  guerra la cui causa è la lotta al terrorismo internazionale, ci potrebbero essere  dei terroristi in quella protesta. Si può quasi dire che la protesta è un  atto terroristico”. (www.progressive.org 04-02-2010)
Queste dichiarazioni sono state fatte a più d’un  anno dal governo Obama.
L’Unione Statunitense di Libertà Civili (ACLU,  sigla in inglese) ha denunciato stalking e persecuzioni contro semplici cittadini  nei 34 dei 50 stati del paese (www.aclu.org 29-06-2010), i più frequenti in California e Colorado. Alcuni di  questi superano la linea del ridicolo. Il Dipartimento della Polizia di Los  Angeles ha ordinato nel 2008 che tutti i suoi agenti di controllare 65 persone  aventi condotte sospette. Le condotte erano “usare binocoli, disegnare  diagrammi, prendere appunti”. La più curiosa: “fare foto o fare dei video senza  valore estetico apparente”.
I vegetariani devono stare attenti negli USA. Un sostenitore del trattamento umano agli animali ha dato a Fresno una conferenza sui  “benefici di una dieta vegetariana”. Lo hanno ascoltato una settantina di persone, delle  quali il 10% erano agenti sotto copertura.  La polizia dello stato diel Maryland ha infiltrato più di 30 gruppi pacifisti  e/o contrari alla pena di morte ed ha “erroneamente identificato come  terroristi a 53 persone ed ad una decina di organizzazioni”.Questa informazione è  stata inviata a diversi organismi della sicurezza, incluso l’FBI.
Guantanamo ancora non chiude e- un esempio-  continuano le torture nella base statunitense di Bagram, Afghanistan ( www.truth-out.org  23-05-2010). Il protocollo di W.Bush su questa materia si è “perfezionato” con Obama.  Nessuno ferma il progresso. 
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