31 luglio 2010

Operazioni Segrete: Obama alle strette?

Un riassunto di documenti militari segreti filtrati alla stampa internazionale da un’organizzazione su Internet ha rilevato diversi aspetti di operazioni segrete degli USA in diversi scenari di occupazione, principalmente in Afghanistan, mettendo l’amministrazione Obama nel dilemma di dover rispondere a quello che già si profila come un fallimento delle sue strategie su tutti i fronti. La fuga di segreti militari, ha rivelato a vari livelli, un fallimento completo di tutte le linee di applicazione della politica militare di Obama e lo espone al rischio di perdere la maggioranza parlamentare a novembre, e rimanere esposto ad ogni tipo di operazioni destabilizzanti che potrebbero finire nella sua destituzione prima della fine del mandato. 
Una serie di documenti rivelati alla stampa internazionale rivelano i dettagli di azioni di comando e operazione segrete fallite, doppio gioco dei servizi pakistani e morti di civili delle quali non si è mai informato pubblicamente, che mettono allo scoperto i punti deboli dell’occupazione militare in Afghanistan.
L’organizzazione Wikileaks, che favorisce la diffusione di informazioni segrete, ha rivelato parte di ciò che è menzionato in circa 90.000 documenti militari segreti statunitensi sull’Afghanistan, che la settimana scorsa sono stati pubblicati da vari giornali e catene televisive degli USA e in Europa.


I documenti coincidono con gli avvisi da parte della CIA e dell’ultimo comandante militare degli USA che è stato mandato via per aver espresso le sue perplessità sull’inettitudine di Obama e dei suoi funzionari per controllare il paese occupato dal 2001.
Le notizie di Wikileaks hanno messo alle strette il presidente Barack Obama, che mercoledì si è visto obbligato a parlare di persona di questo caso e di come colpisce tutta la sua strategia in Afghanistan.


Gli stessi democratici hanno messo in discussione Obama e la sua politica militare quando al Congresso aveva approvato la concessione di 30.000 milioni di dollari per sostenere l’invio di 30.000 soldati aggiuntivi.
L’iniziativa è stata approvata con 308 voti a favore e 114 contro, mentre, la Casa Bianca inviava messaggi contradditori per calmare i legislatori del suo stesso partito preoccupati per le notizie che erano filtrate sulle elezioni parlamentare a novembre.


E c’è un punto chiave nella preoccupazione. L’amministrazione Obama, molto sotto nei sondaggi, può perdere la sua maggioranza parlamentare in tutte e due le camere del Congresso.
In questo scenario, l’Afghanistan, e quello che ormai s’interpreta come il fallimento della strategia dell’occupazione militare in Afghanistan pende come una spada di Damocle sulla testa del governatore nero dell’Impero. E le fughe di notizie dei rilevanti documenti sono quasi un percorso ad eliminazione diretta elettorale per le elezioni di novembre. 


Obama ha espresso la sua “preoccupazione” per la catena di segreti militari diffusi all’opinione pubblica.


La strategia dei democratici per far passare la bufera è quella di creare confusione e avvertire che le relazioni "mettono a rischio" le truppe statunitensi sul suolo occupato.
Per cercare di neutralizzare il consumo politico di Obama, affermano che i documenti rivelati sono tutti dell’era di Bush e che l’amministrazione Obama ha orientato una politica per superare gli errori e correggere l’orientamento dell’occupazione e del combattimento contro i talebani.
Secondo le conclusioni dei giornalisti statunitensi sui documenti, e d'accordo con le dichiarazioni del destituito capo militare in Afghanistan, il generale Stanley Mc Crystal, i documenti descrivono una resistenza talebana “resistente ed astuta” che sta sconfiggendo le forze statunitensi attraverso una guerra di logoramento. 


Si tratta di 90.000 fogli di documenti trapelati che contengono la lista d’incidenti e notizie del conflitto, si tratta della più grande filtrazione di documenti ufficiali della storia militare statunitense.
In base ai documenti, i talebani scelgono quando, come e dove combattere, usando tattiche di sabotaggio e inganno, così come tattiche di manipolazione psicologica sugli ufficiali ed i civili afgani, sia attraverso minacce, carisma, violenza, denaro, fervore religioso o richiami populisti.


I documenti, elaborati tra gennaio 2004 e dicembre 2009 rappresentano, a giudizio del capo della sezione di ricerca del Guardian, David Leigh, “potrebbe essere la più grande perdita nella storia dei servizi dell’Intelligence”.
Wikileaks in genere non rivela le sue fonti d’informazione ma in questo caso le descrive: Segnala che ha avuto i documenti da un insieme di analisti e informatori distribuiti in molte unità dell’intelligence militare.
Il Washington Post ha denunciato recentemente, dopo due anni di ricerca, l’esistenza di un “Top Secret America” dove decine di agenzie federali e sottocontrattisti privati accumulano informazioni riservate che servono poi a posizionarsi al potere o fare affari. 


Il punto, dicono gli analisti e la stampa nordamericana, è che la fuga di notizie suona come un’operazione ad orologeria orientata a seppellire quello che resta dell’accettazione popolare di Obama, con la finalità di liquidare la sua maggioranza al Congresso e lasciarlo alla mercé della strategia repubblicana e conservatrice.


La filtrazione dei segreti militari, rivelano a diversi livelli, un fallimento completo su tutte le linee d’applicazione della politica militare di Obama su tutti i fronti d’occupazione.
E serve per alimentare la tesi ultraconservatrice, lanciata da Cheney e da vari leader repubblicani, di un Obama “debole” e carente d’esperienza che mette a rischio la “sicurezza nazionale” degli USA.

Tutte le considerazioni concordano sul fatto che gli alleati stanno perdendo la guerra militare d’occupazione in Afghanistan, e questa situazione non soltanto approfondisce lo scontro interno tra i settori ultra conservatori e l’amministrazione democratica che guida l’agenda estera, ma sconvolge anche i suoi alleati della NATO, che non sanno come uscire dal pantano. 


La nuova scalata militare fallita di Obama a sua volta innesca la "sindrome Afghanistan" negli Stati Uniti e in Europa, le cui società approfondiscono sempre di più il rifiuto alla guerra d’occupazione in Iraq e Afghanistan.
La recente destituzione del comandante militare Mc Crystal, ha reso ancora più tesa la situazione e acutizzanto la sensazione di sconfitta militare che si vive negli USA e nelle potenze coinvolte nelle politiche d’occupazione.


Tutto questo scenario rende la fuga di segreti militari in una potenziale bomba ad orologeria per l'elezione di Obama, che, in caso di perdere la maggioranza parlamentare, resterebbe in un angolo ed esposto alle operazioni di destabilizzazione degli ultra falchi, che potrebbero addirittura provocare la sua rimozione per impeachment.

Fonte: http://www.iarnoticias.com 


Tradotto e segnalato per Voci Dalla Strada da VANESA

Nessun commento:

Posta un commento

Avvertenze da leggere prima di intervenire sul blog Voci Dalla Strada

Non sono consentiti:
- messaggi pubblicitari
- messaggi con linguaggio offensivo
- messaggi che contengono turpiloquio
- messaggi con contenuto razzista o sessista
- messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)