2 luglio 2010

L'UNIONE EUROPEA MINACCIA UNA DITTATURA MILITARE

Di Heinz Dieterich

Jose Durao Barroso, ex Primo Ministro del Portogallo e attuale presidente della Commissione Europea ha messo in guardia i sindacati e i movimenti popolari in Europa che, se non accettano i pacchetti di austerità neoliberista possono essere installate dittature militari in Spagna, Grecia e Portogallo. 

Barroso, è il direttore generale dell'esecutivo europeo, "Siamo sconvolti da una visione apocalittica del collasso delle democrazie in Europa a causa della sua situazione di debito", afferma John Monks, segretario generale della Confederazione dei Sindacati Europei (ETUC). Il suo messaggio è stato tagliente: "se non si attuano pacchetti di misure di austerità, in questi paesi potrebbe scomparire la democrazia come la conosciamo oggi. Non vi è altra alternativa ".
La borghesia europea pone, in altre parole, un ultimatum al movimento operaio e popolare: pagate sommessamente i costi della crisi causato dal grande capitale, o ve lo facciamo pagare a vita con la via dello stivale militare. Nel linguaggio politico: se oppongono resistenza alla riduzione del tenore di vita passeremo dalla dittatura borghese passare la velata (democrazia rappresentativa) alla dittatura borghese aperta.
 
La minaccia è reale per diverse ragioni.  
In primo luogo, lo status del mittente del messaggio.
Barroso è il più alto funzionario dello Stato regionale europeo, quindi, il capo dei capi in vista della classe politica. 
In secondo luogo, per lo status dei destinatari del messaggio, la Confederazione Europea dei Sindacati (ETUC).
Infine, per il fatto che le dittature militari sono scomparse solo trent'anni fa, da questi paesi. La dittatura falangista in Spagna durò formalmente dal 1936 al 1978; l'ultima dittatura militare in Grecia (G. Papadopoulos) dal 1967 al 1975 e la dittatura portoghese di Salazar sopravvisse dal 1932 fino al 1974.  

Reinstallare il terrorismo di Stato nella periferia meridionale dell'Unione Europea - sia in forma aperta come in Grecia nel 1967 o in Honduras nel 2010, o in forma nascosta, come in Colombia - per proteggere le relazioni disfunzionali di produzione capitalista e gli interessi dei potenti, non è un problema in un continente la cui classe dirigente inventò il fascismo, il falangismo e il nazionalsocialismo.  

E nella cui culla della modernità, la Francia, il governo (Pompidou de Gaulle) il 29 Maggio 1968 circondò Parigi con i carri armati dell'Esercito francese per rompere lo sciopero generale di lavoratori e studenti, nel caso fosse stato necessario.
La minaccia di usare la violenza di Stato contro la resistenza dei poveri si completa con una relazione che Merrill Lynch-Capgemini che informa che i ricchi del mondo sono diventati ancora più ricchi durante la peggiore crisi del capitalismo mondiale dalla Grande Depressione degli anni Trenta . Il numero dei milionari nel mondo è salito lo scorso anno a dieci milioni (+ 17%), che insieme rappresentano una ricchezza totale di 39.000 miliardi di dollari. Di questi plutocrati, 2.87 milioni vivono negli Stati Uniti, 1,65 milioni in Giappone, 861,000 in Germania e 477,00 in Cina. 
La lettura di entrambe le informazioni - l'avvertimento di Barroso e il perverso aumento della ricchezza dei plutocrati in tempi di grave crisi economica globale - non lascia nessun dubbio sul carattere della classe del capitalismo in cui viviamo e il suo soggetto principale, la grande borghesia. Se fosse necessario istituire campi di concentramento per proteggere i profitti, come negli anni Trenta, questi individui tornerebbero ad istituirli. 
Per la maggioranza, e gli intellettuali critici, la lezione è altrettanto chiara.  
E' necessario emulare l'atteggiamento del movimento operaio ed intellettuale europeo del 1847. Quando nel 1847 fu chiaro che il 1848 sarebbe stato un anno di grandi sconvolgimenti sociali e politici, l'avanguardia europea incaricò Marx ed Engels di redigere un Programma regionale di azione che guida le masse nella difesa dei loro legittimi interessi. Questo programma di alternative strategiche e misure tattiche, è stato il "Manifesto del Partito Comunista". 

Oggi sappiamo che il Metodo di Produzione del Socialismo del XXI Secolo - pianificazione democratica, valore del lavoro e principio di equivalenza - è la sua sovrastruttura politica (Ueberbau), la democrazia partecipativa. Quello che ci manca, a differenza del 1847, sono sindacati e intellettuali con coscienza di classe e di teoria critica. Pertanto, la maggioranza in Europa è senza difesa di fronte alla minaccia "apocalittica" del terrorismo di Stato borghese che il suo più alto funzionario ha appena lanciato.

6 commenti:

  1. Con la firma del trattato di Lisbona da parte dei nostri politicanti e di quelli europei, e Di Pietro era uno di quelli che firmò, la sovranità è stata consegnata a un manipolo di burocrati spietati. Oggi stavo dal medico ho letto per caso una rivista cattolica di nome città nuova- era del 10 luglio 2008- non so perchè fosse ancora lì, c'era l'articolo di un certo g.g. che si lamentava che all'epoca l'Irlanda avesse votato contro la costituzione europea. Secondo questo "giornalista" il trattato di Lisbona era un passo avanti....così si fa informazione!

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  2. davide,mi vuoi spiegare che diavolo c'entra di pietro ora???sei un bambino facendo sti ragionamenti!!!il trattato di lisbona fu firmato dal GOVERNO italiano e in quei 2 anni ne faceva parte di pietro...guarda cosa hanno fatto all'irlanda che non lo firmò..poi anzi che fare bambinate e tirare frecciate esponi gli argomenti seriamente!!!doveva essere il governo e non voler firmare e doveva farsi sentire...non un singolo ministro!

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  3. @amonimo

    Quando è stato ratificato il Trattato di Lisbona, Di pIetro era all'opposizione e non al governo, ammesso che c'entri qualcosa.
    Io personalmente penso che non si può dire SI ad una dittatura, solo perchè si è "soli" e tutti gli altri dicono si!
    Con una faccenda così seria bisognava informare la gente il + possibile e scendere in piazza....e sarebbe stata anche un'ottima occasione per far vedere che c'è un'opposizione...ma questo era impossibile, erchè la sinistra non esiste e non c'è nessuna opposizione al governo.

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  4. non esiste neanche la destra. o sei per la gente o per la dittatura bancaria. oggi "come qualcuno ha detto" la classe politica e` l'orchestra ma la musica e` scritta dai tipografi banchieri!
    In Islanda dove c'e' un ritrovato bum economico si sono rifiutati di pagare il debito publico artificialmente creato e i banchieri vanno in galera. qui ci sottomettiamo ai loro crimini e al loro trattato incostituzionale. che rende tutti i nostri politici firmatari colpevoli di alto tradimento!
    Si proprio cosi:l'Europa e` la maschera della privatissima BCE!!!
    e noi shiavi mascherati da uomini liberi. La dittatura c'e' gia!

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  5. è impossibile pensare che si possa boicottare un sistema così globalizzato! sarebbe più astuto cercare un "modo" x girare contro di loro il sistema di rapbank. Esempio creare una forma di titolo di credito alternativo e privo di signoraggio: una moneta interna emessa dallo stato italiano con copertura aurifera e spendibile per i consumi interni. rischio è che la massoneria finanziaria globale, manovrerebbe un attacco finanziario ai fini di guerra civile. Pertanto il vero dilemma è: come usare le loro "armi" a nostro vantaggio?

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  6. La minaccia di Barroso è da prendere seriamente in considerazione, se non altro per il fatto che in Italia abbiamo già vissuto questo "passaggio politico".
    Tanto per lucidarci la memoria ricordiamoci che il Sig. Mussolini era un prodotto della borghesia Settentrionale ( confindustria)estesa in seguito a quella meridionale.

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