19 luglio 2010

ISRAELE PREPARA IL TERRENO PER UCCIDERE CON UN COMANDO A DISTANZA

Si chiama Avvistare e Sparare. Le operatrici sono sedute di fronte ad un monitor dal quale possono controllare l’azione  attraverso un comando simile a quelli della PlayStation.
L’obiettivo: uccidere.
Guidato da: giovani donne che prestano servizio nell'esercito israeliano.

Di Jonathan Cook

Avvistare e Sparare, come lo chiama l’esercito israeliano, può sembrare un video-gioco, ma le figure che appaiono sullo schermo sono persone in carne ed ossa - palestinesi di Gaza- che possono essere uccisi schiacciando un bottone del telecomando.
Alcune donne soldato, che si trovano molto lontano in una sala di operazioni, sono responsabili d’individuare il bersaglio e di sparare, con armi, attraverso il telecomando, che sono collocate nelle torri di controllo a pochi metri lungo la recinzione elettrica che circonda Gaza.
Il sistema è uno degli ultimi artefatti per “uccidere a distanza” sviluppato dall’impresa israeliana di armi Rafael, la vecchia divisione d’investigazione dell’esercito israeliano e adesso un’azienda governativa indipendente da questa.
Secondo Giora Katz, vice presidente del Rafael, le armi con controllo remoto come Avvistare e Sparare, è il volto del futuro. Spera che in una decina d’anni almeno una terza parte delle macchine che userà l’esercito israeliano per controllare la terra, il mare e l’aria siano senza piloti.
L’esercito israeliano ammette la diminuzione dei livelli di reclutamento ed una popolazione sempre meno disposta a morire in un combattimento e quindi ha avviato la richiesta di questi artefatti.
Oren Berebbi, capo della sua filiale tecnologica, ha dichiarato recentemente ad un giornale statunitense: “Stiamo cercando di avere veicoli senza piloti su ogni fronte nel campo di battaglia…Potremo portare avanti sempre più missioni senza mettere a rischio la vita di un soldato”.
Il veloce progresso della tecnologia ha suscitato l’allarme le Nazioni Unite. Philip Alston, relatore speciale sulle esecuzioni extragiudiziali, il mese scorso ha avvertito del pericolo che possa emergere velocemente una “mentalità PlayStation d’uccidere”.
Ma, secondo gli analisti, è probabile che Israele dia le spalle all’armamento che è stato l’artefice di creare (usando i territori palestinesi occupati, e specialmente Gaza, come laboratorio di prove).
I regimi repressivi di tutto il mondo e le fiorenti industrie sulla sicurezza interna di tutto il pianeta hanno una forte richiesta di armi telecomandate.
“Questi sistemi si trovano ancora nelle prime fasi di sviluppo, ma c’è un enorme e crescente mercato per esse”, ha affermato Shlomo Brom, un generale in pensione e analista della Difesa dell’Istituto di Studi della Sicurezza Nazionale dell’Università di Tel Aviv.

Il sistema Avvistare e Sparare- ufficialmente conosciuto come Tecnologia Sentinella- ha chiamato l’attenzione principalmente perché è guidato da donne soldato tra i 19 e 20 anni, e che in questo modo lo trasforma nell’unico sistema di armi dell’esercito israeliano usato esclusivamente da donne.
Si preferiscono le donne soldato per usare gli strumenti per uccidere con il telecomando a causa della scarsità nel reclutamento di soldati uomini per le unità di combattimento d’Israele. Le giovani donne possono portare avanti queste missioni senza rompere il tabu sociale di mettere a rischio le loro vite, ha affermato Brom.

Si prevede che le donne che identifichino qualsiasi persona sospetta che si avvicini al valico che circonda Gaza e, se ricevono l’autorizzazione dal loro ufficiale la uccidano usando il telecomando.
L’esercito israeliano, che pianifica di introdurre la tecnologia nelle altre linee di scontro d’Israele, si rifiuta di dire quanti palestinesi sono stati uccisi con armi a controllo remoto a Gaza. Secondo alcuni mezzi di comunicazione israeliani si pensa che siano varie decine.
Il sistema è stato introdotto due anni fa per il controllo, ma solo di recente è stata data alle operatrici l'autorizzazione a sparare. L’esercito ha ammesso di aver usato Tecnologia Sentinella a dicembre per uccidere almeno due palestinesi che erano ad un centinaio di metri dal valico.
Il giornale Haaretz, al quale è stato concesso il raro accesso alla sala di controllo della Tecnologia Sentinella, la settimana scorsa citava le parole di un soldato, Bar Keren, di 20 anni: “E’ molto attraente essere tra chi fa questo. Ma non tutti vogliono questo lavoro. Non si tratta soltanto di prendere il comando come in una PlayStation della Sony e uccidere, ma, in definitiva, è per difesa ".
Sensori auditivi nelle torri indicano che le donne ascoltano lo sparo quando uccidono il bersaglio. Secondo Haaretz, nessuna donna aveva smesso di sparare contro quello che l’esercito chiama un palestinese “indiscriminato”.
L’esercito israeliano, che impone una terra di nessuno all'interno della recinzione che si estende per 300 metri nella minuscola enclave, è stato ampiamente criticato per il fatto che spari contro cittadini che entrano nella zona chiusa.
Si dice che Rafael sta sviluppando una versione di Tecnologia Sentinella che sparerà missili diretti a lungo raggio.
Un altro pezzo dell’armamento sviluppato recentemente dall’esercito israeliano è Guardium, un auto-robot blindato che può pattugliare un territorio a 80 km all’ora, navigare per le città, fare “imboscate” e sparare contro i bersagli. Adesso sta pattugliando le frontiere israeliane con Gaza e Libano.
I suoi creatori, G-Nius, lo chiamano il primo “soldato robot” del mondo.
Ma Israele è principalmente conosciuto per il suo ruolo nello sviluppo di “veicoli aerei senza piloti” (droni). Con l’obiettivo originale di spiare e usati da Israele per la prima volta nel sud del Libano all' inizio degli anni 80, oggi sempre più utilizzato per commettere omicidi extragiudiziali dal cielo ad un'altezza di migliaia di metri.


Tradotto e segnalato per Voci Dalla Strada da VANESA 

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4 commenti:

  1. Non c'è nulla da dire. C'è solo disgusto in tutto questo. Anzi, c'è solo una gran cultura della morte e della sopraffazione degli altri che vengono considerati inferiori e, quindi perchè tali, pericolosi.

    Ma ricordiamoci - così come ci fanno ricordare - che Israele è una Grande Democrazia e quindi è come se tutto questo che abbiamo letto non esistesse.
    Quindi, tutti al mare!

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  2. Dimenticavo: per chi fosse interessato, il sito alla Rafael ( "nobile" Azienda costruttrice di strumenti di morte ) è questo qui sotto. Guardate che "prelibatezze" che costruisce:

    RAFAEL

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  3. Scusami di nuovo, Alba, se abuso di questo spazio, ma coincidenza vuole che tra le "Notizie in breve" dell'Ansa uscite da neanche un'ora, ci sia la seguente notizia - che riguarda l'esercito Israeliano - sulla falsariga di quella che hai postato:

    Israele, operativo nuovo sistema antirazzi.

    Non sanno che inventarsi; non sanno a chi devono sparare e a chi devono bombardare!

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  4. Nessun "abuso" Luka, grazie per le segnalazioni interessantissime.
    ;)

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