2 giugno 2010

L'ONU REPRIME PROTESTE AD HAITI

Ci saranno provvedimenti e risoluzioni Onu contro Istaele dopo l'attacco ed il  massacro  all'imbarcazione di Freedom Flotilla, se l'Onu è il primo a commettere violenze? (NdE)

di Ansel Herz

Port au Prince, 26 maggio 2010. Forze della missione di pace dell’ONU in Haiti  questa settimana hanno fatto uso di pallottole di gomma e gas lacrimogeni per disperdere le proteste degli studenti universitari. La repressione si è estesa fino ad un accampamento di sfollati dopo il terremoto. Ci saranno altre mobilitazioni giovedì.
I disturbi di lunedì, vicino al Palazzo Nazionale- residenza presidenziale- hanno fatto sì che anziani, donne, bambini/e scappassero impauriti.
Migliaia di famiglie si trovano nelle piazze vicino alla zona di Champs de Marz, vicino al Palazzo Nazionale, dal terremoto del 12 gennaio che ha lasciato 200.000 morti e quasi due milioni di sfollati dai quartieri distrutti di Port au Prince.
Almeno sei persone sono giunte all’Ospedale Generale ferite con pallottole di gomma, hanno dichiarato tre medici volontari dell’organizzazione Partners in Health (soci in salute) che hanno lavorato nell’emergenza. “Un bambino era ferito gravemente al viso”, si è lamentato Junior Joel, un giovane che era con degli amici fuori dal Palazzo Nazionale, ancora, in alcune parti, distrutte dal sisma. “E’ stato un supplizio, lanciavano gas da ogni parte”, ha aggiunto.
“Sanguinavano”, ha detto il medico statunitense Sarah McMillan. “Un bimba è arrivata con una gran ferita sul viso. C’è stato bisogno di darle 10 punti. E’ probabile che le resti la cicatrice”.

La coalizione di organizzazioni Tet Kolè (teste insieme in creolo) ha protestato lo scorso mese nella stessa zona chiedendo le dimissioni del presidente René Préval per la gestione della crisi dopo il terremoto.

I manifestanti accusano il mandatario di volersi aggrappare al potere per estendere il suo mandato. L 'iniziativa è stata approvata dal parlamento.
Le pareti della Facoltà di Etnologia sono coperte di graffiti contro Préval e le Nazioni Unite. Gli studenti hanno fatto gesti osceni alle truppe brasiliane nella missione di pace di stanza nel loro SUV fuori dal campus nel pomeriggio di lunedi. 

Quando i soldati hanno cercato di entrare, arrabbiati e chiamandoli ladri e vagabondi, loro hanno risposto con pietre. Nel ritirarsi, i soldati hanno sparato in aria e un proiettile ha colpito la parte anteriore della Facoltà.
Quando le truppe sono tornate in veicoli più grandi, Frantz Mathieu Junior è corso a nascondersi in un bagno ma i soldati hanno aperto con un calcio la sottile porta di legno, lo hanno scaraventato per terra picchiato ripetutamente poi l'hanno portato via. Nel centro di detenzione lo hanno fatto mangiare con la forza.

Dopo l’arresto di Junior lunedì, gli studenti hanno iniziato le proteste e lanciato altre pietre. IPS martedì ha potuto vedere le crepe nelle porte ed il buco della pallottola in una delle finestre al secondo piano.

Il capo della Missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la Stabilizzazione di Haiti (Minustah, il suo acronimo in francese), Edmond Mulet, ha divulgato un comunicato nel quale accusa uno studente non identificato di “istigazione” nel lanciare pietre contro una pattuglia. Ma si è scusato per l’intrusione di truppe e l’arresto. 

I soldati della Minustah non hanno né sparato né lanciato gas il lunedì, segnala il loro portavoce, David Wimhurst. Si è soltanto usato aerosol al pepe e pallottole di gomma per dissipare le persone che erano fuori controllo, ha aggiunto.

Fonte: IPS Noticias

Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di VANESA 

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