26 marzo 2010

USA, CANADA E MESSICO MILITARIZZANO IL NAFTA

 
Firma del NAFTA NEL 1992 tra i rappresentanti dei governi di Stati Uniti (George Bush padre), il presidente messicano Carlos Salinas e il rappresentante del governo del Canada.

di Laura Carlsen, Stephen Lendman e Constance Fogal

Un' oligarchia neoliberale internazionale opera congiuntamente sotto gli ordini di Washington. La sua intenzione è quella di creare una grande zona commerciale dove le aziende commerciali dirette dai grandi proprietari non solo dispongono del potere economico ma anche politico, affini agli interessi degli USA. Per questo il Pentagono ha pianificato di invadere i paesi membri che possano conoscere un “caos economico”.

Leader del Canada, USA e Messico si sono riuniti segretamente per ampliare l’accordo del libero commercio conosciuto come TLC, TLCAN (Trattato del Libero Commercio dell’America del Nord), o NAFTA (in inglese North American Free Trade Agreement). E’ un blocco commerciale formato dai paesi prima nominati, che stabilisce una zona di libero commercio. E’ entrato in vigore a gennaio del 1994 con l’ ”integrazione profonda” di una forza tri-nazionale più militarizzata della “sicurezza interna”.
La cosiddetta Società per la Sicurezza e la Prosperità (SPP), prendendo forma sotto il radar dei rispettivi governi e senza conoscenza o considerazione pubblica- con il loro ufficio centrale a Washington- si propone di integrare le tre nazioni in un solo blocco politico, economico e di sicurezza.


La SPP, è stata fondata durante una riunione dei presidenti George W.Bush, Vicent Fox ed il primo ministro Paul Martin a Waco, Texas, il 31 marzo del 2005. Il sito web ufficiale degli USA descrive la SPP come “….un’iniziativa tra gli USA, Canada e Messico guidata dalla Casa Bianca per aumentare la sicurezza e aumentare la prosperità…” La SPP non è nè una legge nè un trattato, e neanche un accordo firmato. Qualsiasi di queste definizioni richiederebbe una discussione pubblica e la partecipazione del Congresso.

La SPP è nata nell’era della “guerra contro il terrorismo” e riflette un’enfasi eccessiva nella sicurezza degli USA così come la interpreta il Dipartimento di Sicurezza Interna. I suoi accordi autorizzano azioni militari di frontiera, addestramento dei poliziotti, modernizzazione degli equipaggiamenti e adozione di nuove tecnologie sotto la logica della campagna contro il terrorismo degli USA. Il capo della Sicurezza Interna, Micheal Chertoff, insieme alla segretaria di Stato, Condoleezza Rice, e al Segretario delle Finanze, Carlos Gutierrez, sono i tre alti funzionari designati per assistere alle conferenze ministeriali della SPP.

Le misure per coordinare la sicurezza hanno fatto pressione sul Messico affinchè militarizzi la sua frontiera sud. Gli elementi  militari statunitensi che operano già dentro il Messico, più gli effettivi della DEA e del FBI hanno iniziato programmi di addestraamento per l’Esercito Messicano (adesso coinvolto nella guerra contro la droga), la polizia federale e statale, e unità dell’Intelligence.

Il giornalista Stephen Lendman indica che una pagina di istruzioni del Pentagono suggerisce un’invasione degli USA se il paese si destabilizzasse, o se il governo dovesse far fronte ad una minaccia di caduta di governo a causa di un “generalizzato caos economico e sociale” che comprometterebbe gli investimenti degli USA, l’accesso al petrolio, il funzionamento globale del commercio, e si tradurrebbe in un gran numero di immigrati verso Nord.

L’influente dipartimento della Difesa Nazionale del Canada, attraverso il suo nuovo capo dello Stato Maggiore della Difesa, Generale Rick Hillier, ed il Ministro di Difesa, Gordon O’Connor, sono anche allineati a questa campagna. Sono obbligati ad aumentare la spesa militare della nazione ed a unirsi agli statunitensi nella loro “guerra contro il terrorismo”.

La SPP ha creato il Consiglio della Competitività dell’America del Nord (North American Competitveness Council, NACC) che presta servizi come gruppo ufficiale tri-nazionale di lavoro. Il gruppo è composto da rappresentanti di 30 gigantesche compagnie del Nord America,  tra cui la General Electric, Ford Motor, General Motors, Wal-Mart, Lockheed-Martin, Merck e Chevron.

Le raccomandazioni del NACC si concentrano sulla partecipazione nel settore privato per essere “un passo centrale per migliorare la posizione competitiva dell’America del Nord nei mercati globali e promotrice dell’innovazione e della crescita”. Il NACC ha messo enfasi nell’importanza di stabilire politiche per ottenere profitti massimi.

L’agenda guidata dagli USA dà priorità all’accesso senza complicazioni delle compagnie alle risorse naturali canadesi e messicane, specialmente il petrolio e l’acqua. Il Consiglio della Competitività delle NA stabilisce che “la prosperità degli USA si basa principalmente su un' approvvigionamento sicuro di energia importata”.

La sicurezza energetica degli USA è vista come una priorità assoluta, incoraggiando il Canada e il Messico affinchè consentano la privatizzazione delle aziende gestite dallo stato, come la compagnia petrolifera nazionalizzata del Messico, PEMEX-Petrolii Messicani.

A gennaio del 2008, Halliburton (del vicepresidente Dean Cheney) firmò il contratto con la PEMEX per 638 milioni di dollari per la perforazione di 58 nuovi pozzi di prova a Chiapas e Tabasco, e per prendere il controllo della manutenzione degli oleodotti. Questo è stato l’ultimo dei contratti per 2 miliardi di dollari che Halliburton ha ricevuto da PEMEX durante le amministrazioni di Calderon e Fox, che nell’opinione dell’opposizione si è trasformata nella facciata pubblica della privatizzazione del capitale monopolistico statunitense 1. La politica degli USA cerca di assicurarsi accesso illimitato all’acqua del Canada.

Connie Fogal, del partito Canadian Action ha detto: “La SPP è una presa ostile di possesso dell’apparato del governo democratico… un colpo di stato alle operazioni dei governi del Canada, USA e Messico”.

Aggiornamento di Stephen Lendman.

La quarta riunione della SPP, si è tenuta a New Orleans il 22 e 24 aprile del 2008 con la partecipazione di Gerge Bush, il primo ministro canadese, Stephen Harper, ed il presidente del Messico, Felipe Calderon. Un gruppo di manifestanti ha fatto quello che è stato chiamato “il summit del popolo” con manifestazioni per strada e sit-in di lavoro per informare le persone di quanto sia distruttiva la SPP, rafforzare i rapporti organizzativi e di contatto, mantenere l'informazione on-line sulle loro attività, promuovere iniziative e ottenere un ulteriore sostegno, e dichiarano la loro determinazione a continuare a resistere ad un'agenda estremamente repressiva finanziata dalle corporazioni.

Questa coalizione ha alleati nel Congresso. A gennaio del 2007, il rappresentante repubblicano Virgil  H. Goode e sei copatrocinanti hanno presentato la Risoluzione Concorrente Nà40 della Camera dei Rappresentati, che esprime “il sentimento del Congresso che gli USA non devono prendere parte al Sistema di Autostrade (stabilito dal NAFTA) o entrare nella NAU con Messico e Canada”.

IL summit di aprile ha riaffermato le intenzioni della SPP di creare un Nord America senza frontiere, dissolvere la sovranità nazionale, stabilire il controllo delle multinazionali, e assicurare la maggior parte alle grandi compagnie degli USA. Si propone anche di convertire il Nord America in una fortezza militarizzando il continente sotto il comando degli USA.

La SPP gestisce un sito web con "risultati significativi" da agosto del 2007, aggiornato al 22 aprile 2008. L’informazione è troppo dettagliata per questo aggionamento ma è possibile accedere al seguente link 1:http://www.spp.gov/pdf/key_accomplishments_since_august_2007.pdf

Il sito presenta i principi accordati, convegni bilaterali adottati, negoziazioni concluse, valore di studi pubblicati, accordi sul “Libero Flusso dell’Informazione”, attività del compimento della legge, sforzi relazionati con la proprietà intellettuale, compimento del trasporto su strade di frontiera e a lunga distanza, procedimenti per permessi d’importazione, affari relativi alla sicurezza dei prodotti e l’alimentazione, temi sull’energia (focalizzata specialmente sul petrolio), sviluppo dell’infrastruttura, controllo delle emergenze, e molto altro. Tutto esposto in toni apparentemente moderati per occultare il vero obiettivo continentale: consentire un maggiore sfruttamento corporativo con la minore conoscenza pubblica possibile.

La militarizzazione include al Comando Nord degli USA (NORTHCOM), stabilito a ottobre del 2002, che ha la responsabilità aerea, terrestre e marittima per il continente indipendentemente dalle limitazioni del Posse Comitatus che non esistono più confini sovrani o si cancellano facilmente. Il Dipartimento di Sicurezza Nazionale (DHS, in inglese) e il Servizio dell’Immigrazione e Controllo di Dogane (ICE, in inglese) svolgono anche dei ruoli importanti. Allo stesso modo succede con il FBI, la CIA e tutte le agenzie di spionaggio degli USA, la polizia locale e statale militarizzata, le forze della Guardia Nazionale ed i mercenari paramilitari provenienti dai Blackwater USA.

Si dirigono in qualsiasi luogo del continente con licenza per operare così liberamente come in Iraq e nel New Orleans post Katrina. Potrebbero trasformare tutte le strade dell’emisfero in versioni di Bagdad e creare le condizioni per vivere sulla luna, se fosse necessario.

Esistono anche altri progressi di militarizzazione. Il 14 febbraio del 2008, gli USA ed il Canada si sono accordati per permettere la presenza dell’esercito statunitense in Canada. Ai canadesi non è stato detto nulla su questo accordo, il cui progetto si fece nel 2002. Non si è neanche discusso nel Congresso o nella Camera Canadese dei Comuni (Canadian House of Commons). L’accordo stabilisce l' “integrazione bilaterale” delle strutture di comando militare in aree d’immigrazione, polizia, intelligence o qualsiasi struttura che il Pentagono o Washington desiderino. In termini generali, forma parte della “guerra contro il terrore” e la militarizzazione del continente per renderlo “più sicuro” per gli affari ed essere preparati a qualsiasi opposizione civile.

Il Messico è stato un altro obiettivo, con un “Piano Messico” annunciato in ottobre del 2007. Si tratta di un piano di sicurezza per il Messico e Centro America chiamato “iniziativa Merida” con 1.400 milioni di dollari di aiuto. Il Congresso presto voterà su questa iniziativa, probabilmente prima che questo lavoro sia pubblicato. E’ “un’iniziativa di cooperazione per la sicurezza regionale” simile al “piano Colombia” e presentata come sforzo per lottare contro il narcotraffico. 

In realtà, l’Iniziativa Merida è parte della militarizzazione di Messico da parte della SPP e dà più controllo del paese a Washington. La maggior parte dell’aiuto va alle forze militari e alla polizia di Messico con una parte importante destinata ai contrattisti privati della difesa degli USA per l’equipaggiamento, addestramento e manutenzione. Si eviterà la delicata questione del dispiegamento dell’esercito degli USA attraverso l’uso delle forze private della sicurezza degli USA, cioè, i Blackwater e DynCorp.

Note:
Stephen Lendman vive a Chicago ed il suo indirizzo mai è lendmanstephen@sbcglobal.net. Il suo blog è: http://sjlendman.blogspot.com/
Si può ascoltare il suo programma  The Global Research News Hour  sulla radio RepublicBroadcasting.org, il lunedì dalle 11 a.m. alle 13:00 p.m., ora del centro degli USA.

Citazione: “Mexican Farmers Protest NSFTA Hardships” People’s Weekly World, 7 febbraio 2008.

Fonte: Réseau Voltaire

Tradotto per Voci Dalla Strada da VANESA

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