24 marzo 2010

AL FMI INTERESSA IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Sarà perché ci sono in gioco milioni?

di Oscar Paz R. 

In un momento in cui la lotta dei paesi in via di sviluppo per strappare ai paesi sviluppati, responsabili storici del cambiamento climatico, la formazione di un grande fondo globale per l'adattamento, a fronte degli impatti del cambiamento climatico, arriva il FMI, apparentemente, per sostenere con risorse, quando in realtà quello che cercano è di approfittare delle risorse che si creerebbero nel quadro della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (CMNUCC).
Quello che è certo è che la proposta presentata recentemente dal Direttore Generale del FMI, Dominique Strauss- Kahn, stabilisce che il FMI creerà “un Fondo Verde” che permetterà, ai paesi in via di sviluppo, di disporre anticipatamente dei 100 mila milioni di dollari annui prima del 2020; quello che non dice è quali sono le condizioni del finanziamento e l’accesso allo stesso, quando le negoziazioni a Copenaghen stabiliscono che queste risorse devono essere addizionali all’aiuto ufficiale allo sviluppo (ODA) e fondamentalmente a carattere di donazione.
La cosa curiosa di questo approccio è che emerge dopo i colloqui a Copenaghen, alla fine dello scorso anno, la proposta degli Stati Uniti si era concentrata sull’offerta in particolare di quella somma a partire dal 2020 in base alla Convenzione e quando si stabilì che sempre a partire dal 2020 i paesi sviluppati si sarebbero impegnati a contribuire con 30 mila milioni di dollari annui per un fondo climatico.
I paesi sviluppati hanno lavorato intensamente per creare un Fondo di Adattamento al Cambiamento Climatico, che si costituisca con i contributi dei paesi dell’Annesso I (paesi sviluppati) o, come alcuni paesi esigono, con una percentuale del PIL di questi paesi sviluppati, ma a condizione che siano gestiti a partire da un Meccanismo Amministratore dalla Convenzione del Cambiamento Climatico e con la partecipazione dei paesi in via di sviluppo.
Adesso, il FMI, a quanto pare, intende indebitare i paesi in via di sviluppo con questi fondi dati come anticipo, offrendo risorse che sicuramente presenteranno ai paesi in base alle loro regole del gioco e condizioni e creando interessi con le risorse che entreranno nel fondo nel futuro. Non è escluso che questa strategia, presentata nell’ultima riunione dell’OMC, a Davos, punta a affinchè i grandi paesi abbiano continuamente il controllo delle risorse che si sono impegnati di sborsare nel quadro del CMNUCC.
In base ad un comunicato dello stesso FMI, “Il FMI inizierà i colloqui con le banche centrali e con i ministeri di Economia sulla fattibilità di questo Fondo Verde, che potrebbe essere finanziato in parte dall’emissione di nuovi diritti speciali di prelievo (DSP), un attivo di riserva creato dal FMI”.
Precisamente questi DSP potrebbero cominciare ad essere gli elementi che “incatenano” i paesi alle future risorse che si stanno generando nel quadro delle negoziazioni internazionali sul clima o in suo difetto per dare ossigeno alle attività stesse del FMI, che dall’ultima crisi internazionale dell’economia mondiale ha dimostrato che le sue politiche non sono state necessariamente le migliori.

Oscar Paz R. è professore ricercatore senior dell’Università Mayor di San Andrès de La Paz, Bolivia.

Fonte: Rebelion

Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di VANESA

4 commenti:

  1. Niente contro l'aricolo in se per se l'FMI è una mafia con l' interesse di spellarci vivi.Ma,paesi sviluppati, responsabili storici del cambiamento climatico,hai delle prove per affermare una accusa del genere?Si siamo responsabili dell' inquinamento ma qui si parla di emissioni di CO2 e cambiamenti climatici.Non pensi che le responsabilità potrebbero essere collegati a eventi naturali? Supernova,raggi cosmici, attività solare e formazione di nuvole causati da Myoni che penetrano nella troposfera.Ma veramente il caldo medioevale e la piccola era glaciale non vi diccono niente? E perchè il CRU deve manipolare dei dati,forse per strumentalizzare politicamente il clima? E' come l'OGM che serve per sfamare il terzo mondo "si si", ha cosa serve il clima c'è lo mostra l'FMI.Unaltra cosa e poi ho finito...medita un pò sui morti causati dal caldo e quelli causati dal freddo. In Europa,ogni anno,perdono la vita a causa del caldo circa 200.000 persone, tuttavia, circa 1,5 millioni di europei muoiono nello stesso periodo per il freddo.

    RispondiElimina
  2. @Livio

    Se si vuole affermare che l'inquinamneto e le emissioni di CO2 non hanno nessuna influenza sul clima è un discorso, ma se tutto ciò influisce, non si può negare che sono i paesi ricchi ad emettere queste emissioni e anche a farla franca con le "tangenti-carbonio"...

    Che muoiano 200.000 persone ogni anno in Europa per il caldo, mi sembra esagerato, queste sono le cifre dei morti nei paesi poveri a causa di catastrofi naturali che come dice Eduardo Galeano "di naturale non hanno niente!"

    Ancora più assurda la cifra delle morti per freddo in Europa in un anno, perchè gli Europei sono circa 500 milioni, come fanno a morire ogni anno 1,500 milioni?
    Sono venuti in europa anche i restanti 5,5 milioni del pianeta e ci siamo estinti in 3 anni?

    In ogni caso al di la delle cifre, non è che se anche gli occidentali soffrono del cambiamento climatico, significa che non ne sono responsabili...

    RispondiElimina
  3. 500 MILIONI - UNO VIRGOLA CINQUE MILIONI (1.5 MILIONI)= 498,500,000. ESTINTI IN 3 ANNI? MA!(I restanti 5,5 MILIONI del pianeta?)MA!Se non ti piacciono i dati lamentati con l' OMS sono i dati pubblicati da loro.Niente contro un giornalista come Eduardo Galeano ma se parliamo di cambiamenti climatici preferisco le voci di scienziati indipendenti come Svensmark.E poi perchè i media non parlano dell'Apello di Heidelberg(1992)o della Dichiarazione di Leipzig (1996) E i media non parlano nemmeno della Oregon Petition (1998)di domando quale consenso scientifico su un riscaldamento antropogeno?In fine vorrei citare Lomborg: Durante la stagione degli uragani del 2004,Haiti e la Repubbica Domenicana,che si dividono l'isola di Hispaniola, ci hanno dato un'importante lezione. Julia Taft che lavora nel Programma di sviluppo delle Nazioni Unite,ha spiegato:Nella Repubblica Dominicana, che aveva investito risorse in rifugi antiuragano e sistemi di evacuazione d'emergenza, le perdite di vite umane sono state meno di 10,mentre a Haiti si aggirano intorno a 2000... Era cneto volte più probabile morire in una tempesta di quel genere per gli haitiani che per i dominicani. Dobbiamo dunque chiederci quale sia la cosa migliore da fare. Come affermano due dei maggiori specialisti di danni provocati dagli uragani.
    Chi giustifica la necessità di ridurre i gas serra mtivandola con il costo umano ed economico dei disastri naturali in tutto il mondo è male informato o disonesto... Prescrivere la riduzione di emissini per prevenire gli effetti futuri dei disastri naturali è come dire a una persona sedentaria,obesa e alcolizzata che per migliorare il suo stato di salute deve indossare la cintura di sicurezza.

    RispondiElimina
  4. Sulle cifre del mio commento ho sicuramente fatto un pò di confusione, ma il senso non cambia, specialmente se le cifre le da un'altra associazione mafiosa e criminale (come l'FMI) quale l'OMS!
    Proprio perchè non ci possiamo fidare dei dati di nessuno perchè tutti sono manipolati (con la complicità dei media), "l'oro colato" per me non esiste nemmeno a Fort Knox. Come ho già detto prima se si vuole dubitare del cambiamento climatico, riscaldamento del pianeta ecc come effetto dell'inquinamento ci può stare, anch'io ho pubblicato un'articolo su alcune "manipolazioni" dell'ultimo libro si Al Gore, che ha "aggiunto" sulla foto di copertina uragani che non esistevano, ed è ovvio che per salvare vittime bisogna costruire rifugi sicuri ed evacuarle in tempo, ma questo si deve fare comunque sia che ci siano 10 uragani all'anno e sia che ce ne sia uno, questo non ha nulla a che vedere con le cause naturali o non che siano.
    Stessa cosa se la "bocca della verità" (l'OMS) dice che muoiono per il caldo 200.000 persone all'anno in Europa, questa non è la prova che non c'è riscaldamento globale, e "se" c'è perchè dovuto all'inquinamento non ne sono responsabili quelli che vanno a piedi o su mulo nei paesi poveri.

    RispondiElimina

Avvertenze da leggere prima di intervenire sul blog Voci Dalla Strada

Non sono consentiti:
- messaggi pubblicitari
- messaggi con linguaggio offensivo
- messaggi che contengono turpiloquio
- messaggi con contenuto razzista o sessista
- messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)