19 febbraio 2010

ANATOMIA DI UN EURODISASTRO


di Paul Krugman
 
Gran parte della copertura mediatica dei problemi della zona euro si è concentrata sulla Grecia, che è comprensibile: la Grecia è alle corde, più di qualsiasi altro paese. Ma l'economia greca è molto piccola. In effetti, in termini economici, il cuore della crisi è in Spagna, un paese molto più grande.  E, come ho cercato di sottolineare in molti post, i problemi della Spagna non sono, nonostante quello che abbiamo letto, il risultato di un' irresponsabilità fiscale. Al contrario, i problemi della Spagna mostrano shock "asimmetrici" che hanno luogo nella zona euro, shock che abbiamo sempre saputo che costituivano un problema, ma sono risultati essere un problema ancora più grande di quanto gli euroscettici temevano.


Così ho pensato che potrebbe essere utile per spiegare, con una serie di grafici, come la Spagna si trova nella situazione attuale (tutte le informazioni della gestione provengono dalla banca dati del Fondo Monetario Internazionale "World Economic Outlook Database"). Nella storia vi dirò vi è una certa semplicità classica- praticamente si tratta di un esempio da manuale-, purtroppo, milioni di persone stanno subendo le sue conseguenze.

La storia inizia con la bolla immobiliare. In Spagna, come in diversi altri paesi, compreso il nostro, i prezzi immobiliari sono saliti alle stelle a partire dal 2000. Ciò ha portato ad afflussi massicci di capitale.
Così, in Europa, mentre la Germania ha realizzato un enorme surplus delle partite correnti, la Spagna e altri paesi periferici hanno subito un enorme deficit. Vi presento di seguito un confronto tra il saldo del conto corrente in percentuale del PIL di Germania e Spagna tra il 2000 e il 2009:
Queste enormi entrate di capitale producevano il classico problema dei trasferimenti: aumentarono la domanda di beni e servizi spagnoli, che ha portato la Spagna ad un tasso d'inflazione sostanzialmente più elevato rispetto alla Germania e altri paesi con eccedenze. Di seguito è riportato un confronto tra i deflatori del PIL (ricordiamo che entrambi i paesi sono in euro, in modo che la differenza riflette un aumento dei prezzi relativi spagnoli):


Ma poi la bolla è scoppiata, lasciando la Spagna con una domanda interna molto bassa, e poca competitività in seno alla zona euro, come conseguenza del rialzo dei prezzi e dei costi del lavoro. Se la Spagna avesse avuto una propria moneta, avrebbe potuto gestirla durante la bolla immobiliare, per deprezzarsi alla fine della stessa. Ma, dato che non l'aveva e non  ce l'ha, la Spagna sembra ora destinata a subire anni di deflazione e di alti tassi di disoccupazione.

Qual è il ruolo del deficit di bilancio in tutto questo? La situazione spagnola bilancio godeva di un bell'aspetto nel corso degli anni del boom. Ora si trova di fronte enormi deficit, ma questa è una conseguenza e non la causa della crisi: il reddito è crollato e il governo ha speso denaro nel tentativo di alleviare la disoccupazione. Diamo un'occhiata a questo grafico, che mostra il saldo di bilancio come percentuale del PIL per i due paesi considerati:

Quindi, chi è la colpa? Di nessuno, in un certo senso. In un altro senso, l'élite della politica europea deve assumersi la responsabilità: essa ha spinto con fermezza verso la moneta unica, ignorando gli avvertimenti che indicavano proprio che questo tipo di cose potrevano accadere (anche se, come ho detto, nessuno degli euroscettici immaginava al momento, che le cose potevano andare così male).
 

Sto facendo, quindi un appello allo smantellamento dell 'euro? No: i costi per disfare il pasticcio sarebbe immenso e altamente pregiudizievole. Credo che l'Europa è ora intrappolato nella sua stessa creazione, l'euro, e ha bisogno di muoversi il più rapidamente possibile verso il tipo di integrazione fiscale e dei mercati del lavoro  che farebbe di una tale creazione una opzione un po' più fattibile.

Ma, ahimè! Che disastro!


Fonte: http://www.sinpermiso.info/textos/index.php?id=3102

8 commenti:

  1. Ovvero mi sembra di capire che come dice l'autore, non vi siano a suo parere altre strade se non ulteriore integrazione fiscale, del lavoro....
    Mi permetto di non essere minimamente d'accordo, in quanto a danno ci saranno ulteriori danni a restare fermi su posizioni assolutamente indifendibili e deleterie.
    Per evitare ulteriori problemi a mio avviso è auspicabile che ognuno se ne ritorni nel suo orticello.
    Ovvero non + favole ma dure realtà, il resto come dice la canzone è noia.

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  2. Gentile anonimo,
    non ti nascondo che sono perfettamente d'accordo con te, per un motivo molto semplice che va al di là dell'analisi della situazione economica attuale...
    Paul Krugman è un premio Nobel...
    Gli USA, paese che che ha creato la crisi e che non sa venirne fuori, vanta il maggior numero di premi Nobel per l'economia...e già questo lo trovo ironico, se non addirittura ridicolo...
    Terzo punto, il più significativo:
    il premio Nobel in economia lo hanno dato persino a Milton Friedman...
    Quindi quanto vale un premio Nobel?
    Sinceramente comincio a pensare che potrebbero darlo anche a me!

    Ho già pubblicato articoli di Krugman, che spesso fa ottime analisi, già nel 2008 aveva "avvertito" sulla catastrofe, ma questo articolo in realtà l'ho pubblicato perchè ammette senza mezzi termini che la moneta unica: l'euro....è stato un grande pasticcio, e la cosa va sottolineata!
    ;)

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  3. Alba, mi scusi ma nel suo interessante articolo per integrazione dei mercati del lavoro intende portare gli stipendi a livello di quelli dell'est europa ??? 300 E al mese?? e a che serve creare un europa unita e perdere in qualita di vita ??? Chi ci guadagna gli europei o i banchieri/grandi lobbies??. inoltre Lei non ha fatto presente che per liberarsi dal debito pubblico c'e' la possibilita' di creare monete locali. Meglio sarebbe restituire la sovranita' monetaria agli stati europei nazionalizzando le banche centrali.
    per quanto riguarda l'integrazione fiscale ( Lei che intende dire ? aumentare le tasse??) La prego di visitare i seguenti links :

    http://endthefedusa.ning.com/

    e in merito a la banca centrale europea questo:

    http://endtheecb.ning.com/forum/topics/behind-the-private-central

    Le auguro una piacevole serata,
    fabio

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  4. Ciao Fabio,
    forse bisognerebbe chiedere a Krugman cosa intende per integrazione fiscale ecc (l'articolo è suo non mio).
    Se è la prima volta che passi dal mio blog non puoi saperlo, ma mi sono sempre dichiarata contraria all'Europa unita (soprattutto dalla moneta), spesso ho definito il Trattato di Lisbona "Trattato della BCE", e anche dal mio canale Youtube ho pubblicato qualcosa contro le banche ecc.
    Per parlare si moneta locale avrei dovuto fare qualche appunto a Krugman, ma questo si può lasciare anche ai commenti dei lettori, e apprezzo moltissimo il tuo.
    Guarderò con attenzione i link che mi hai segnalato, perchè sono sicura sono interessanti, perchè la penso come te...
    Un caro saluto
    Alba

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  5. Con integrazione fiscale qui s'intende che non puoi creare una moneta unica (in questo caso l'euro)senza tenere conto delle problematiche fiscali dei vari paesi in questione.Cosa che in effetti non si è tenuto conto nella creazione dell'euro o meglio ,che si è sottovalutato.
    La Grecia ne è adesso un evidenza(ma non solo la grecia)
    In sostanza l'articolo dice che:visto che l'euro cè lo dobbiamo tenere,almeno che si lavori sull'altro fronte.
    Xeno

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  6. Cara Alba,
    Grazie per la gentile risposta.
    Ho visitato il tuo blg ed e’ molto interessante Visto che sul tema del signoraggio la pensiamo allo stesso modo cortesemente ti chiedo di partecipare al movimento: http://endtheecb.ning.com/ http://endtheecb.ning.com/ http://endthefedusa.ning.com/ .
    Il movimento e’giovane e il tuo aiuto, i tuoi punti di vista,i tuoi commnti sarebbero imortantissimi per crescere.
    Grazie e buona domenica,
    Fabio

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  7. Grazie Fabio per la segnalazione di questi link, anzi ....di queste iniziative, li ho messi nei siti preferiti "stranieri", sarebbe bello che un'iniziativa così importante e coragggiosa avesse un sito "multilingue"....ci sono tante persone che (come me) sarebbero interessate, ma non conoscono l'inglese.
    "End The Fed"...mi ricorda la campagna elettorale di Ron Paul...si vedevano tanti manifesti con scritto "KILL the Central Bank"
    (speriamo che fosse una profezia!)

    @Xeno
    Vero:..."l'euro ce lo dobbiamo tenere" ma se ci fosse un grande movimento contro, sensibilizzando la gente, nel tempo si potrebbe rimediare a questo.
    Il problema è sempre la DITTATURA delle banche.
    Un'esempio è il riuscitissimo esperimento di Auriti a Guardiaglele....così riuscito che la Banca d'Italia lo dichiarò illegale!
    ;(

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  8. Alba, ETF e' un movimento spontaneo che ha come punto d' incontro Ron Paul. ENDTHEEUROPEANCENTRALBANK ha lo stesso scopo, (nazionalizzare le banche centrali). In america sono molto avanti in questo( vedi quanti sono). Il problema qui' in Europa, come tu hai fatto presente e la lingua( e i media ). C'e' sempre la possibilta' di creare un ning ENDTHEEUROPEANCENTRALBANK in Italia e facendo lo stesso con il resto dei paesi europei saremmo veramente tanti e l' unione fa' la forza. Ci potremmo riappropriare della sovranita' monetaria.

    X @Xeno. forse e' vero L'euro ce lo dobbiamo tenere.... Ma come ???
    gestito dai banchieri o dai cittadini europei ??

    Un saluto da Dublino
    fabio
    http://endtheecb.ning.com/
    http://endtheboe.ning.com/
    http://endthefedusa.ning.com/

    RispondiElimina

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