26 ottobre 2009

L'UE AUMENTA IL PREZZO DEI MEDICINALI NEI PAESI DEL "TERZO MONDO"

InSurgente

L’Unione Europea “rende difficoltoso l’accesso alle medicine di base a 2 miliardi di persone causando un effetto devastante sull’economia dei paesi in via di sviluppo, che spendono tra il 20% ed il 60% dei loro bilanci sanitari nell'acquisto di medicine” dicono le ONG. Leggere la notizia e verificare che la “solidarietà” dei paesi ricchi non conosce frontiere…Soprattutto con l'industria farmaceutica.

In base al rapporto presentato dalle ONG Oxfam e Health Action International (HAI), la politica commerciale dell' UE rincara l’accesso alle medicine nei paesi in via di sviluppo. Inoltre, denunciano gli ostacoli comunitari per l’esportazione di farmaci.

L’Unione Europa “rende difficoltoso l’accesso a medicine di base a 2 miliardi di persone causando un effetto devastante sull’economia dei paesi in via di sviluppo, che spendono tra il 20% ed il 60% dei loro bilanci sanitari nell'acquisto di medicine” dicono le ONG.

In questo modo, la comunità europea “contravviene ai suoi cobblighi” per raggiungere gli Obiettivi del Millennio e viola gli accordi dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), ha detto, Elise Ford, consigliere generale della sede europea di Oxfam.

I “27” stanno aumentando la pressione sui paesi poveri del diritto di applicare “ le norme di proprietà intellettuale sempre più ristrette per l’esportazione di medicine generiche a questi Stati”, ha spiegato la Ford. “L' UE sta imponendo i suoi standard di proprietà intellettuale al resto del mondo attraverso accordi di associazione commerciale con i paesi terzi”.

Come caso concreto, il rapporto evidenzia la situazione che vive la Bolivia che ha abbandonato le negoziazioni per un accordo di unione tra l’UE e la Comunità Andina delle Nazioni (CAN), includendo aspetti politici, di cooperazione e commerciali, principalmente per la sua reticenza sulle norme di proprietà intellettuale che l’Unione voleva includere.

L’Unione decise di continuare a negoziare per raggiungere un trattato sul libero commercio, che colpisce solo le questioni commerciali, con la Colombia, Perù ed Ecuador.

Le ONG accusano i “27” di favorire gli interessi commerciali delle compagnie farmaceutiche europee e di causare un “grave danno” alla sanità pubblica dei paesi meno avvantaggiati.

Come reazione alle conclusioni del rapporto, la Comunità Europea “ha negato l’impatto negativo” delle politiche commerciali europee sulle medicine affermando che queste “promuovono la competizione delle industrie europee”, a quanto detto da Sophie Bloemen, responsabile dell’ufficio di HAI dell' UE.

Fonte: http://www.insurgente.org/modules.php?name=News&file=article&sid=17972

Traduzione per Voci Dalla Strada di VANESA

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