14 luglio 2009

GIU' LE MANI DAL MICROSCOPIO DI MONTANARI


To: Sostenitori della ricerca sulle nanoparticelle

Premessa. Il 13 marzo 2006 parte una sottoscrizione (*) per raccogliere fondi da impiegare per l'acquisto di un microscopio elettronico da destinare “alla ricerca dei dott. Stefano Montanari e Antonietta Gatta sulle nanoparticelle”. L'appello vine pubblicato anche sul Bolg di Beppe Grillo (*) Si decide di fare raccogliere i fondi ed effettuare l'acquisto alla Associazione Carlo Bortolani ONLUS.
Attenzione!!! la ONLUS fa l'acquisto, i donatori offrono fondi per "la ricerca di Stefano Montanari e Antonietta Gatti" come è ben chiarito nell'appello (*): http://www.beppegrillo.it/2006/03/la_ricerca_imba/index.html

Ora si viene a sapere che la ONLUS citata, senza avvertire nessuno, in totale solitudine, dona il microscopio all'Università di Urbino stravolgendo in toto le motivazioni che hanno spinto i donatori a finanziare l'iniziativa.

Se siete contrari alla donazione del microscopio all'Università di Urbino, se pensate che il microscopio debba stare dove si trova ora, cioè nel laboratorio di Nanodiagnostics per permettere a Stefano Montanari e Antonietta Gatti di continuare le ricerche sulle nanoparticelle, allora firmate questo appello: GIU' LE MANI DAL MICROSCOPIO


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9 commenti:

  1. IN QUALITA' DI SOSTENITORE DI BEPPE GRILLO PER LA RACCOLTA DI FONDI A FAVORE DEL "MICROSCOPIO" E' MIA FERMA VOLONTA' RICHIEDERE CHE VENGA LASCIATO DOVE ERA PREVISTO PER GLI SCOPI DI RICERCA ORIGINARI.
    ALESSANDRO GIGLIO

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  2. Finalmente un pò di giustizia. Sottolineo che Montanari e Gatti potranno continuare comunque le proprie ricerche sul microscopio, essendo espressamente previsto dalle clausole che accompagnano la donazione. E' disinformazione affermare il contrario. Consiglio di visitare il sito della Bortolani Onlus per farsi una idea più obiettiva della situazione.

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  3. ...E' stato lo stesso Montanari a riferire delle intenzioni "pericolose" dell'università, non mi sembra disinformazione...

    http://www.vocidallastrada.com/2009/07/stefano-montanari-senza-microscopio.html

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  4. Appunto, la disinformazione nasce dal fornire solo la versione di una delle due parti coinvolte. I fatti però dicono che Montanari e consorte avranno diritto a seguito di un atto notarile ad avere accesso almeno una volta alla settimana allo strumento.
    Abbiamo visto Montanari fare il politico, lo scrittore, addiruttura l'attore... E in 3 anni, come contributi scientifici, siamo a zero. Fossi un benefattore, mi sentirei tradito. Ma non dalla Onlus.

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  5. Gentile "anonimo"...
    allora se le cose stanno così, bisogna dire che sono davvero gentili a far usare a Montanari il "SUO" microscopio per "una volta alla settimana"!

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  6. C'è il problema che il microscopio non è legalmente suo, e lo sa benissimo tant'è che l'ha scritto più volte. E da fine stratega qual'è, non perde occasione di insultare la Bortolani Onlus nella speranza che loro, da legali proprietari dello strumento, si dimostrino accondiscendenti per restituirglielo. Andrà lontano...

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  7. Dimenticavo: sul testo della donazione è indicato il DIRITTO di Montanari di usare il NON-SUO microscopio per ALMENO UN giorno alla settimana.

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  8. La legittimita' del trasferimento ad Urbino e' tutta opinabile, visto che nei primi accordi si era stabilito che la tempistica, i luoghi e le modalita' dell'utilizzo del microscopio erano a dicrezione della Dottoressa Gatti. Quindi, ciccia, in barba a chi "ha gia' capito tutto".

    Montanari si e' sempre occupato principalmente di divulgazione. Il grosso della ricerca veniva e viene fatto da un'equipe guidata dalla Dottoressa Gatti. Quindi, ciccia due, in barba a chi ha problemi anche con chi ha tanta pazienza da perdere tempo a spiegare le cose agli ignoranti (piu' o meno volontari).

    I contributi scientifici e sociali sono stati importanti. Libri divulgativi anche per i non addetti ai lavori, progetti europei, collaborazioni importanti, consulenze gratuite a chi non aveva mezzi, consulenze importanti per i militari ammalati e lasciati a secco un po' da tutti, inviti a relazionare (non a guardare!) a convegni internazionali, non ultimo la partecipazione ad una pubblicazione sotto l'egida NATO. Quindi, ciccia 3, in barba ai disinformati, ai finti tonti, a chi ha da guadagnare dalla sottrazione del microscopio, a chi non fa nulla di valido ma gli/le piace essere al centro dell'attenzione.

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  9. Ad oggi, dopo 8 mesi, il microscopio rimane fermo ed inutilizzato.
    La mancanza di fondi, strutture, tecnici, attrezzature di controno, ecc. erano note fin da subito.

    Eppure (o, a pensare male, proprio per questo) si e' proseguito ad espropriare Gatti e Montanari di un microscopio che ha contribuito a ricerche importanti.

    Gatti e Montanari hanno pubblicazioni internazionali, collaborazioni eccellenti con NATO, Osservatorio Militare, Commissioni Parlamentari, universita' europee, Comunita' Europea, ecc.

    Perche' allora si e' proseguito a spostare il microscopio, a renderlo inutilizzato ed inutilizzabile?

    Se coordiniamo questi fatti anche lontani, mettiamo insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, a dirla con Pasolini, non si fa fatica a capire: "Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi."

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