26 giugno 2009

NOTIZIE CENSURATE: FACEBOOK E' LA CIA?

di Ernesto Carmona

I media celebrano Mark Zuckerberg come il giovane prodigio che a soli 23 anni è diventato miliardario grazie al successo di Facebook, ma non prestano attenzione agli "investimenti di capitale a rischio" per più di 40 milioni di dollari effettuati dalla CIA per sviluppare la rete sociale.

Nel 2008, quando la frenesia speculativa di Wall Street ha portato gli incauti a ritenere che il valore di Facebook fosse pari a 15 miliardi di dollari, Zuckerberg si trasformò nel più giovane miliardario "che si è fatto da solo" nella storia della classifica della rivista Forbes, con 1.500 milioni di dollari. Fino a quel momento, il capitale a rischio investito dalla CIA sembrava aver ottenuto un buon rendimento, ma il "valore" di Facebook nel 2009 si è attestato al suo livello reale facendo scomparire Zuckerberg dalla lista di Forbes.

La bolla Facebook è stata gonfiata quando William Gates, proprietario di Microsoft, nell'ottobre 2007 ha acquisito una partecipazione del 1,6% per la cifra di 240 milioni di dollari. Ciò ha portato ritenere che se l'1% di Facebook costava 150 milioni di dollari, allora il valore del 100% sarebbe stato pari a 15 miliardi di dollari, ma l’inganno finì per sgonfiarsi. La questione fondamentale è che Facebook esiste grazie ad un investimento di capitali a rischio da parte della CIA.

Nel 2009, i media non hanno lesinato nella "propaganda informativa" la celebrazione del culto di Zuckerberg come paradigma del giovane imprenditore vincente, ma la reiterata diffusione di questa "notizia" non ha sortito l'effetto di far sì che la rivista "Forbes" lo mantenesse nella versione 2009 della sua classifica (1). Il giovane prodigio era scomparso dalla lista, nonostante l'intensa campagna della CNN e dei principali media mondiali che riflettono gli interessi di Wall Street. "Forbes" è come l'Oscar delle grandi imprese e gonfia o sgonfia il valore delle azioni.

Secondo un'inchiesta del giornalista britannico Tom Hodgkinson pubblicata nel 2008 dal The Guardian (2) e commentata da alcuni media indipendenti di lingua inglese, ma senza alcuna ripercussione sulla grande stampa, la CIA ha investito su Facebook molto prima che diventasse uno dei più popolari social network di Internet.
La propaganda aziendale ha fatto sì che il portale diventasse un sinonimo di successo sociale, popolarità e di buoni affari. Facebook è presentato come un innocuo sito web di reti sociali che facilita i rapporti interpersonali.

La sua popolarità fa leva sul fatto che i suoi circa 70 milioni di utenti aumenteranno a 200 milioni in tutto il mondo in un paio di anni, basandosi sulla migliore performance settimanale in cui ha acquisito fino a due milioni di nuovi utenti. Tuttavia, Facebook non convince tutti.

Critici e detrattori

"Chi non è su Facebook non sta da nessuna parte o è antisistema", dicono alcuni. È come avere una nuova immagine ma senza contenuto, per darsi importanza nel megacentro commerciale in cui si è trasformato Internet, in sostituzione delle vecchie piazze, dicono altri. La maggior parte dice che è uno strumento pragmatico per rincontrare i vecchi compagni d'infanzia e della giovinezza persi nei passaggi della vita. I suoi fautori di sinistra lo ritengono utile per promuovere la lotta contro la globalizzazione ed il coordinamento delle attività, come per le campagne contro le riunioni del G8.

Il giornalista spagnolo Pascual Serrano ha descritto come è stato utilizzato dal governo della Colombia per coordinare la giornata internazionale contro le FARC che nel 2008 ha segnato l'inizio dell’offensiva propagandistica contro la guerriglia e che continua tuttora. Ed è palese che Facebook sia stato strumentalizzato dalla CIA. Per Walter Goobar, di MiradasAlSur.com, "è in realtà un esperimento di manipolazione globale: [...] è un sofisticato strumento di finanziamento da parte della Central Intelligence Agency, CIA, utilizzato non solo per il reclutamento di agenti e la raccolta di informazioni su tutto il pianeta, ma anche per le operazioni sotto copertura".

A grandi linee Facebook è uno strumento di comunicazione che permette di contattare e archiviare indirizzi e altre informazioni di amici e familiari. Si tratta di una miniera di informazioni sulle amicizie dei suoi utenti, per enti come il Dipartimento per la Sicurezza degli Stati Uniti, e in generale per gli organismi dell'intelligence, dall'era Bush impegnati con pari entusiasmo nei confronti del "nemico" esterno ed interno.

Milioni di utenti offrono informazioni sulla loro identità, fotografie e liste dei loro articoli di consumo preferiti. Un messaggio da un amico li invita a registrarsi e a partecipare a Facebook. I dati personali, che di solito sono catturati da tutti i tipi di truffatori e clonatori di carte di credito, finiscono anche nel disco rigido dei servizi di sicurezza degli Stati Uniti. Il sistema Beacon di Facebook compie un monitoraggio degli utenti e degli associati, compresi quelli che non sono mai stati registrati o che si disabilitano. Facebook è più pratico e veloce di InfraGard (2), ovvero le 23.000 microcomunità o "cellule" di piccoli commercianti-informatori, predisposto dal FBI per conoscere il profilo psico-politico della loro clientela.

Dal dicembre 2006, la CIA utilizza Facebook per reclutare nuovi agenti. Gli altri organismi pubblici per il reclutamento e l'assunzione sono tenuti a sottostare ai regolamenti federali, ma la CIA ha acquisito una libertà senza freni sotto l'amministrazione Bush, anche di torturare senza salvare le apparenze. "Non è necessario alcun permesso per inserirci nella rete sociale", ha detto la CIA.

Capitale a rischio CIA

Un allarme fondato sulla proprietà CIA di Facebook è stato lanciato dal giornalista britannico Tom Hodgkinson, e documentato in questo articolo “With friends like these ...” (Con amici come questi ...) pubblicato sul The Guardian del 14 gennaio 2008 (3). Egli dichiara che, dopo l'11 settembre 2001, è raddoppiato l'entusiasmo per l'alta tecnologia che aveva già catturato la comunità dell’intelligence statunitense quando due anni prima aveva creato il fondo di capitali "In-Q-Tel", per le opportunità di investimenti a rischio nelle alte tecnologie.

Per il giornalista Hodgkinson, i legami di Facebook con la CIA passano attraverso Jim Breyer, uno dei tre principali partner che ha investito nella rete sociale 12,7 milioni di dollari nell’aprile 2005, socio nel fondo di capitali Accel Partners, membro direttivo di giganti come Wal-Mart e Marvel Entertainment ed ex presidente della National Venture Capital Association (NVCA), che si caratterizza nell’investimento sui giovani talenti.

"L'ultimo round di finanziamento per Facebook è stato condotto da una società finanziaria denominata Greylock Venture Capital, che ha immesso 27,5 milioni di dollari", ha scritto Hodgkinson. "Uno dei principali partner della Greylock si chiama Howard Cox, altro ex presidente della NVCA ed anche lui nel consiglio di amministrazione di In-Q-Tel".

"Che cosa è In-Q-Tel?" si chiede Hodgkinson, "Bene, che ci crediate o meno (e verificatelo sul loro sito web) è un fondo di capitali a rischio della CIA". Creato nel 1999, la sua missione è di "identificare e associarsi alle aziende che stanno sviluppando nuove tecnologie per contribuire a fornire soluzioni alla Central Intelligence Agency".

Il sito web di In-Q-Tel (4) raccomandato da Hodgkinson è molto esplicito: "Nel 1998, il direttore della Central Intelligence (DCI) ha individuato la tecnologia come una delle massime priorità strategiche, direttamente collegata al futuro progresso tecnico dell’agenzia, per migliorare le missioni di raccolta e analisi. La direzione del Dipartimento di Scienza e Tecnologia ha ideato un radicale progetto per la creazione di una nuova società che consentirebbe all’agenzia di migliorare l'accesso all'innovazione nel settore privato". Cristallino come l’acqua, ha dichiarato Hodgkinson.

Note e fonti:
1) 2009 Forbes relazione: http://www.forbes.com/lists/2009/10/billionaires-2009-richest-people_The-WorldsBillionaires_CountryOfCitizen_18.html.
2) http://www.infragard.net
3) http://www.guardian.co.uk/technology/2008/jan/14/facebook
4) http://www.iqt.org/about-iqt/history.html

Fonte: http://www.argenpress.info/2009/05/noticias-censuradas-xxiii-facebook-es.html

Tradotto dal Centro di Cultura e Documentazione Popolare per www.resistenze.org

6 commenti:

  1. mi sono iscritto a facebook, l'ho odiato e l'ho rimosso per sempre, compresa procedurina misteriosa per eliminare definitivamente i miei dati.

    Come diceva un mio amico "voglio essere un asocial network".

    Una volta raccolsi dieci motivi per cui non iscriversi a facebook dal punto di vista personale e intimo, se li trovo te li mando

    ciao alba

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  2. sarò paranoico ma è da tanto che mi chiedo della trasparenza e veridicità delle storie stupende dei creatori di yahoo e google, e di altri super portali sparsi nel mondo che vedono giovani tecnologici che si arrabattano nel garage di casa per arrivare a sfondare sul mercato.
    senza l'aiuto di nessuno e senza dare fastidio alle corporation.

    un pò come il "mitico" bill gates...

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  3. @EN
    Anch'io mi sono disicritta, ma è stato prima ni natale, ad inizio 2009, le regole sono cambiate in peggio per chi si disiscrive, a livello di conservazione dei dati e per la privacy. Non che questo cambi molto...siamo super spiati in ogni modo possibile, per me è stata solo una questione di principio...sicuramente anche i miei dati sono ben conservati...che premurosi!
    :D

    @Andrea
    E' un pò come il grande fratello....far sognare a chi non è cmq nessuno....di poter diventare qualcuno...
    ;)

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  4. A me Facebook non ha mai convinto. Questa storia della CIA l'avevo già sentita ed è incredibile la quantità di informazioni di cui ora disporrà grazie al consenso degli ignari utenti di questo nuovo social network.

    Ciao
    http://ilparere.blogspot.com/

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  5. Ad oggi ho sempre rifiutata di iscrivermi a facebook (ben prima di scoprire che fosse finanziato ampiamente dalla CIA...già avevo sospetto che lo usassero come fonte dati x ottenere reti a mosaici utili x i programmi di simulazione d gruppi e x qualsiasi evenienza futura), nonostante sappia che il mio blog crescerebbe esponenzialmente in popolarità in tale modo.

    Poi probabilmente pure Google-blogger sono in condizioni simili, e l'intera rete, se ci permette di esprimerci e diffondere info è perchè così i Burattinai sanno con sicurezza cosa noi pensiamo, dove siamo, con chi parliamo e chi conosciamo ecc...
    Quindi forse cambia poco fra essere iscritti a facebook e navigare banalmente o avere come ho io vari blog su blogger...
    Però facebook mi da la nausea: cavolo, si vede subito che è stato creato solo x carpire dati da immettere in supercoputer di simulazione!
    Dati che permettono ai Burattinai del NWO di simulare se x farci arrivare al NWO è meglio scatenare una finta pandemia, un finto attentato o un finto cataclisma climatico o magari un finto attacco alieno e roba simile...
    dati che verranno usati contro di noi, sia in massa in tale modo, sia verso i singoli che magari fra 20, o 40 anni avranno la sfiga di finire magari x caso fra le grinfie dell' intelligence perchè magari un loro conoscente o vicino di casa è un sospetto x l'intelligence x chissà quale motivo.
    Nei manuali CIA degli anni9 60 dicono che una delle cose + importanti nell' interrogatorio è far finta di conoscere TUTTI i dati ++ irrilevanti della vita di un sospetto dandogli così l'impressione di esserwe onniscenti...e facebook è il miglior modo di conoscere quantità industriali di tali dati inutili ma utili in certi casi...
    Compatisco qullo a cuo ho spiegato una volta che Facebook era finanziato dalla CIA e che mi aveva risposto sbuffando: ma che dici! cosa vuoi che freghi alla CIA se vado a mangiare la pizza di venerdì e se preferisco la 4 stagioni al posto della margherita o se mi piacciono i libri gialli..
    Povero ingenuo..
    Gli auguro di non trovarsi mai suo malgrado ad essere interrogato dall' intelligence...

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  6. Presente! Anche io avevo ben due profili su FB, uno ufficiale con nome e cognome e uno ufficioso (fantamica). Il primo era bersagliato da richieste di amicizia di persone sparse per il pianeta in cerca di "amicizie/incontri". Il secondo invece era fonte di grande soddisfazione perchè, selezionando sono riuscita a "incontrare" persone con cui condividere informazioni che mi interessavano. Ma anche io alla fine del 2009 ho chiuso tutti i profili. Ben sapevo che fb era un mezzo per controllarci, sapere i nostri gusti, pensieri, azioni, immagini.
    http://www.youtube.com/watch?v=KpLNlSKugHw&feature=related
    Questo è uno dei primi video che pubblicai.
    C'è comunque da dire che anche attraverso youtube e blogger ci possono controllare, lo stesso, così come per l'utilizzo dei cellulari, gli acquisti con bancomat/carta, ecc, quindi non saremo mai degli "uomini liberi" sa anche non abbiamo ancora il VERICHIP, sanno benissimo i nostri movimenti. Quello sarà lo step finale per poterci eliminare a loro insindacabile giudizio ma tanto lo stanno già facendo con l'aerosol nell'aria, i cibi contaminati, la crescente medicalizzazione, le onde elettromagnetiche... Ma moriranno anche loro, e le loro carni succulente e corrotte saranno banchetto per gli esseri infimi.

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