24 giugno 2009

LUIGI XIX



di Pierluigi Sullo

Si chiamerebbe Nicolas, ma nel momento in cui convoca solennemente deputati e senatori nella storica reggia di Versailles, il presidente Sarkozy si esibisce come il re che non è mai seguito al disastroso Luigi XVIII, a sua volta erede di Luigi XVI, ghigliottinato dalla Rivoluzione e nipote del creatore della gran reggia di Versailles, Luigi XIV, il Re Sole. Non credo saremo accecati dal Sarkozy in versione regale: a deputati e senatori vuole annunciare le sue intenzioni per la seconda metà del mandato. Roba modesta.

E poi Versailles porta sfiga: è da lì che il governo illegittimo e servo dei tedeschi invasori mosse per massacrare la Comune di Parigi. E noi potremmo semplicemente scrollare le spalle, non fosse che Sarkozy altro non è se non una variante monarchico-megalomane dell’imbonitore-megalomane che ci governa, Berlusconi. In un caso e nell’altro, le forme un tempo consuete della democrazia, il dialogo e la mediazione, il conflitto e le alternative in competizione, vengono sostituite – a seconda dei costumi dei paesi – da show televisivi interpretati da istrioni a ruota libera.

E se la Francia repubblicana ha sempre nostalgia del suo passato imperiale [e coloniale], e ha avuto in passato presidenti simili a re [come De Gaulle], la nostra piccola Italia soffre di ambizioni frustrate da potenza mancata, così che ha ciclicamente esibito gradassi che sporgevano i labbroni dai balconi e vantavano prestazioni sessuali da super-uomo. La farsa si sta ripetendo, una guerra mondiale e una Costituzione dopo, con un anziano intrattenitore da villaggio turistico che crede di essere furbo nel far credere tutto quel che vuole e che la sera, per sentirsi potente, ingaggia ragazze che lo chiamano «papi».

La Francia e l’Italia, due sorelle disperate.

Fonte: http://www.carta.org/

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