1 maggio 2009

IL LATO OSCURO DELL'UNIONE EUROPEA

Intervista a Soren Bo Sondergaard

Parla l’euoparlamentare danese che ha bloccato il bilancio

Soren Bo Sondergaard non ci sta. Considera molto grave questa faccenda dei soldi che vengono spostati da un capitolo di spesa ad un altro, senza che nessuno ne sappia le ragioni, senza che il Consiglio si senta in dovere di informare. «E’ intollerabile che si agisca senza alcuna trasparenza. Ed anche senza democrazia visto che non si risponde alle legittime domande degli europarlamentari. Il Consiglio si comporta come se dovesse nascondere qualcosa di molto grosso».

Ha idea di cosa si tratti?

«Mi permetta, come prima cosa, di dire che personalmente non ho una posizione preconcetta verso il Consiglio. Mi limito semplicemente ad un profondo dissenso su un comportamento non condivisibile. Ho cercato, invano, di avere un incontro ufficiale. Niente da fare. La risposta è sempre la stessa: andiamo a pranzo e ne parliamo in maniera informale. Nonostante tutto sto cercando di fare in modo che il Consiglio abbia la possibilità, se vuole, di rispondere alle domande. Anche ora che la Commissione per il controllo dei bilanci ha adottato, con una così grande e per me inaspettata maggioranza, la mia proposta di posporre l’adozione del bilancio del Consiglio Ue. Mi auguro davvero che il Consiglio rifletta sull’inopportunità di continuare ad agire in modo sempre più oscuro. Non si rende conto che sta diventando il lato oscuro dell’Europa, il Dark Vidor dell’Unione europea?»,

Come in “Star Wars”?

«Abbiamo scoperto che non c’è un minimo di trasparenza. I contribuenti pagano, ma noi non sappiamo come e perché vengono spesi i soldi. Questa storia deve finire. E deve finire a maggior ragione ora, finché la parte di bilancio del Consiglio destinata alla Pesc e alla Pesd, e cioè alla politica europea di sicurezza e di difesa, non è ancora di grandissima rilevanza. E’ la Commissione europea che gestisce la parte maggiore della politica di sicurezza e di difesa. Ma con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona passerà tutto sotto l’egida del Consiglio. Per questo dobbiamo imporre ora una gestione trasparente e un controllo democratico. Il Consiglio non vuole, è del tutto evidente. Vuole restare con le mani libere. Ma in questo modo si rovesciano gli stessi assunti democratici sui quali si fondano i nostri Stati. Il Consiglio sta veramente diventando il “lato oscuro” dell’Europa».

La relazione che lei ha presentato è molto tecnica, anche se quanto ha appena affermato si legge tra le righe Ma perché tanto tecnicismo?

«Nella struttura europea il Consiglio detiene il massimo del potere e non è facile convincere la maggioranza a mettere il naso nel cuore del potere continentale. Ho lavorato tenendo conto dei fatti, dei numeri e delle critiche che già in passato il Parlamento ha rivolto al bilancio del Consiglio. Ho scelto questa strada per ottenere il necessario consenso. E così è stato».

Che ne pensa della storia del gentleman agreement?

«Ho chiesto al governo e al parlamento danesi una copia di questo supposto accordo di cui parla il Consiglio. Ho dovuto aspettare 107 giorni per avere qualche risposta. Al momento sono tutte insoddisfacenti».

Cosa le hanno risposto il parlamento e il governo danesi? Che documenti le hanno mandato?

Il sorriso di Sondergaard è sempre un po’ ironico e sornione, ma non ho ancora finito di porre la domanda che sul viso gli si stampa un largo sorriso. «Ho ricevuto le solite quattro righe e mezzo della loro risoluzione. In inglese. Poi mi hanno mandato la Gazzetta Ufficiale dl Granducato del Lussemburgo del dicembre del 1970. In francese. Una volta tradotto, ho avuto la conferma che l’accordo non esiste. Ed aggiungo che se anche esistesse, non sarebbe assolutamente vincolante. Mi creda, li abbiamo presi in castagna e dovranno dare delle risposte. E’ un’altra delle tante storie senza un minimo di trasparenza. E’ un’altra delle tante, brutte storie».

R. G.

Fonte: La Rinascita della Sinistra n. 15 (16.04.2009)
www.resistenze.org

2 commenti:

  1. Ciao Alba. Pare dunque che sull'entrata in vigore del trattato di Lisbona non vi siano dubbi di sorta!Cosa stanno facendo quelli del parlamento e del congresso?Ci sono o ci fanno?Si accorgono solo ora di che cosa è il consiglio europeo?Devono dirci quello che hanno intenzione di fare,dove vogliono portarci e subito,anche!
    PS:Scusa per l'ultima volta che ho scritto,ho fatto un gran rebelotto!
    Il trattato dovrebbe passare al vaglio del senato ceco la prossima settimana.Speriamo in bene.

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