12 maggio 2009

COME OBAMA IMMAGINA IL FUTURO...SENZA CAMBIAMENTI


In una straordinaria intervista pubblicata nel supplemento domenicale del New York Times del 2 maggio, sotto il titolo "Dopo la Grande Depressione," il presidente Obama presenta la sua visione circa l'economia degli Stati Uniti. Nell'editoriale economico, David Leonhardt, ha intervistato Obama dopo un importante discorso su come l'economia del paese sarà riformata. Obama ha realizzato il suo discorso alla Georgetown University, lo scorso 14 aprile.

Nell'intervista, Obama ha chiarito che non ci sarà nessuna riforma strutturale del sistema bancario. Eventuali modifiche per mettere un freno alle "enormi compere sostenute con una finanziazione altrui e agli enormi rischi" che hanno provocato il crollo dell' economia sarà per ripristinare "fiducia" nel settore della finanza, tra cui il "mercato azionario".

Obama ha respinto in particolare il ripristino delle barriere stabilite nel 1933 dalla Legge Glass-Steagall per separare le banche commerciali da quelle d' investimento. Questa legge, che è stata la più importante riforma per la regolamentazione dell'economia durante la Grande Depressione, é stata vittima della liberalizzazione dei regolamenti che disciplinano l'economia nel 1990. Questa azione è stata effettuata sotto la supervisione di Lawrence Summers, allora ministro del Tesoro del paese ed ora il più importante consigliere di Obama sull'economia.

Nell'intervista, Obama ammette che tutti i suoi consiglieri per l'economia sono protetti da Robert Rubin, un consulente per l'economia sotto Clinton ed ex co-presidente della banca d'investimento Goldman Sachs. Questi includono, oltre a Summers, il Ministro del Tesoro oggi, Timothy Geithner, e Peter Ország, direttore del bilancio. Ogni misura regolamentare che il gruppo istituirà servirà solo a conservare il sistema di speculazione e parassitismo, che ha provocato l'accumulo di enormi ricchezze a Wall Street e che ha fatto esplodere la peggiore crisi economica dal 1930.

Nel suo discorso alla Georgetown University, Obama ha delineato un programma di ristrutturazione del capitalismo statunitense dopo il crollo dell'economia. Ciò consisterà nella riduzione permanente del tenore di vita e l'aumento dello sfruttamento della classe operaia. Esso comprende anche una riduzione senza precedenti di programmi sociali di base, come il Medicare [programma federale di assicurazione sanitaria per gli anziani di 65 anni di età ed oltre che ricevono un aiuto finanziario da parte del governo per 24 mesi, per disabilità], Medicaid [Programma statale che copre le spese mediche per le persone a basso reddito o limitate], e della sicurezza sociale. "Dobbiamo gettare le basi per un nuovo sviluppo e una nuova prosperità attraverso i quali meno si consumerà all'interno del paese e più esportazioni invieremo all'estero" ha detto Obama al pubblico presente.
Il presidente dopo ritorna su questo tema durante l'intervista e lascia in chiaro che i giorni di stipendio a livello della "classe media" per i lavoratori non specializzati nelle industrie manifatturiere sono finiti per sempre. Cerca di insinuare che tutti i cittadini degli Stati Uniti avranno bisogno di un'educazione scolastica oltre le scuole superiori [scuola normale] per essere addestrati in campi che richiedono nuove competenze. Senza questo, il presidente ha detto, "sarebbe difficile immaginare un lavoro che paga un salario sufficiente per vivere."

Secondo le "riforme" dell'istruzione che propone, dal livello pre-scolastico fino agli studi universitari post laurea concentreranno i loro sforzi sull'insegnamento di quelle competenze che le imprese degli Stati Uniti richiedono per competere in un'economia globalizzata. Ma lo stesso Obama ammette che nemmeno una laurea è in grado di garantire la sicurezza economica, e sottolinea il crescente numero di posti di lavoro della classe media che ora sono esportati in altri paesi. Obama esprime le sue speranze per un'economia "post-bolla", per raggiungere meglio l'equilibrio tra "la fabbrica delle merci" e dei "servizi finanziari". Ma immediatamente aggiunge che "non ritorneremo ad un'economia nella quale la manufatturiera rappresenta una così grande porzione dell'economia come lo è stata durante il 1940".

Ma il fatto è che, come mostra dalla nuova struttura di General Motors e Chrysler, il suo governo ha avviato nel paese una riduzione della base produttiva manufatturiera di posti di lavoro industriali con un buon salario, per sostituirla con la creazione di fabbriche più piccole con più sfruttamento, offrendo alle banche e ai grandi investitori maggiori fonti di profitto o di lucro.

Le più significative rivelazioni nelle dichiarazioni di Obama sono quelle legate alla riduzione dei costi legati alla salute, che costituiscono la pietra angolare della sua politica di austerità per il popolo degli Stati Uniti. Lungi dall'offrire una bozza di un qualche piano per tutelare la salute, il presidente anzi parla di come razionare l'attenzione medica per il popolo dei lavoratori.

Obama fa notare che lui e il suo direttore di bilancio hanno parlanto di come utilizzare gli "studi per confrontare i costi e l'efficacia, come metodu per contenere i costi". Spiega che, nell'ambito di questo piano il governo solleciterà i pazienti ad utilizzare medicinali e cure mediche più convenienti, anche quando il medico ordina loro una cura più costosa.

Questo è particolarmente necessario, puntualizza, "in quanto si riferisce al Medicare e Medicaid, il cui finanziamento lo pagano i contribuenti alle quote interne e noi abbiamo l'obbligo di mantere queste spese sotto controllo".


Questo da un presidente che presiede un paese dove l' 1% più ricco controlla oltre il 40% della ricchezza sociale, in cui i dirigenti aziendali che di routine si premiano con decine di milioni di dollari all' anno, che il suo governo darà miliardi e miliardi di dollari a Wall Street, pagato dai cittadini sotto forma di contributi alle entrate.

L'intervista continua con un bizzarro scambio circa l' efficacia, dal punto di vista dei costi, offrire un trattamento agli anziani nell'ultimo periodo della loro vita. Lo stesso intervistatore ha suggerito che la nazione sta spendendo ora $ 20.000 per ogni settimana supplementare di vita.

"Esattamente", ha detto Obama, che poi racconta l'esperienza della nonna, che è stata sfrattata a causa del cancro, durante la campagna elettorale e subito dopo si è fratturata l' anca.

Obama ha detto che avrebbe pagato di tasca propria per sostituire l'anca, ma suggerisce che il governo non avrebbe dovuto pagare il conto per tale trattamento. Ritiene che non sa se "la società vuole una decisione in tal senso - per dare a mia nonna o un nonno o il padre che sta invecchiando, una protesi di sostituzione quando sta morendo - è un modello da seguire. Si tratta di un problema molto difficile. "

Tali "questioni morali così difficili ", lamenta il presidente, "contribuiscono notevolmente per i costi". Egli sostiene che coloro che" soffrono di malattie croniche e coloro che stanno morendo, sono potenzialmente l'80% del totale dei costi delle cure mediche nel paese".

Sarebbe molto difficile per rendere tali decisioni attraverso "le vie politiche ufficiali", ha detto Obama. Egli ha aggiunto che il Congresso Democratico attualmente discute sulla creazione di un'istituzione indipendente con "l' indirizzo" a questi temi.
Come per altre questioni, l'approccio del il governo di Obama è di subordinare l'attenzione medica dei bisogni sociali ai potenti interessi economici, che includono campagne di assicurazioni, i conglomerati farmaceutici ed ospedalieri le cui opinioni reggono la politica del governo non importa se è Democratica o Repubblicana.

Nel mondo che Obama immagina, dopo la recessione, un' aristocrazia finanziaria continuerà il suo monopolio della ricchezza della società, mentre il tenore di vita dei lavoratori sarà ridotto in modo permanente. Durante l'intervista su "Stati Uniti dopo la Grande recessione ", non una sola allusione alla diseguaglianza sociale, un tema che domina ogni aspetto della vita negli Stati Uniti.

L'intervista è apparsa nel mezzo di un recupero inebriante di Wall Street, anche quando la disoccupazione, la povertà dei senzatetto stanno aumentando a livelli quasi uguali a quelli della Grande Depressione. Smaschera in modo austero il carattere del governo di destra di Obama, e gli interessi di classe che rappresenta. Mostra il motivo per cui i banchieri e gli speculatori ora sono in possesso di un governo che servilmente segue i loro interessi.

Fonte: http://www.wsws.org/es/articles/2009/may2009/esob-m09.shtml

6 commenti:

  1. Buongiorno,Alba.
    Sai che ti racconto vicende svizzere;bene,in Svizzera il consiglio federale vuole introdurre una tassa di 30 franchi sulle visite mediche.
    http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=455763&idsezione=9&idsito=1&idtipo=290
    Inoltre si sta discutendo circa le cure portate avanti ai malati senza speranza,soprattutto ai malati di cancro:si vorrebbe sottoporli non più a cure per la malattia ma alla sola terapia del dolore ed a terapie palliative.
    Spero ti interessi.
    Tanti saluti.

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  2. E' sorprendente che anche la Svizzera sia scesa così in basso. Nel "primo mondo" si sta affievolendo ogni diritto sociale!
    E tutto in favore di pochi ricconi, come vedi da questo articolo pubblicato oggi...si cerca di fare fuori gli anziani, perchè sono un peso economico per la società, quindi se sono poveri, possono solo morire. tra l'altro Obama fa l'esempio di sua nonna a cui lui di tasca propria ha pagato l'inervento, ma le sue "tasche" sono diverse da quelle di milioni di poveri, che non hanno nemmeno da mangiare...

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  3. Eh sì,cara Alba,penso che quello sulla salute sarà il prossimo grandissimo problema al quale dovremo rivolgere lo sguardo,anche se a noi,naturalmente,caveranno gli occhi.
    Ad maiora.

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  4. ti credo perché si vede che hai letto bene l'articolo... ma sembra l'esatto contrario dell'obama antilobbystico, democratico, anti-imperialista... non sembra l'obama che il mondo fiero ha voluto come presidente degli stati uniti ma di nuovo un presidente-pagliaccio succube di poteri più forti.

    Spero si sia trattato di una sorta di mediazione mediatica intrisa di un triste realismo e soprattutto dal fatto che obama quella mattina stess' 'ncazzat per fatti suoi.

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  5. Mah,che dire,con più si tenta di vedere una soluzione,con più ci si fa persuasi di esserne ben lontani!
    Da brava italiana non mi resta che ricorrere al titolo di un divertente libro di qualche anno fa:"Io...speriamo che me la cavo".
    Vale!

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  6. @Alina l'ho letto anch'io quel libro...e anche gli altri usciti dopo!
    Ma si....speriamo di cavarcela!

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