26 aprile 2009

GLI STATI UNITI POTREBBERO DIVENTARE "IRLANDA"

La crisi irlandese è uno specchio dal quale bisogna imparare.
di Paul Krugman

Qual'è la peggiore prospettiva per l'economia mondiale? chiese il mio interlocutore. Soltanto il giorno dopo mi è venuta in mente la risposta corretta. "Gli Stati Uniti potrebbero diventare l'Irlanda".
L'aspetto negativo è che il governo irlandese pronostica che quest'anno il PBI cadrà di un 10%, e con questo attraverserebbe la linea che si usa per differenziare una recessione da una depressione.
Ma c'è qualcos' altro: per soddisfare i nervosi usurai.
L'Irlanda è obbligata ad aumentare le tasse e a ribassare drasticamente la spesa governativa alla luce della depressione economica. Ed è questa riduzione di possibilità di scelte che temo potrebbe succedere anche a noi.
Come ha fatto l'Irlanda ad arrivare nella situazione in cui si trova oggi? Essendo come noi, ma di più. Allo stesso modo dell'Islanda, l'Irlanda si è buttata nel mondo dei mercati globali non controllati. Nel 2008, la Fondazione Heritage aveva dichiarato all'Irlanda come la terza economia più libera del mondo, dopo Hong Konk e Singapore.

Una parte dell'economia irlandese che si diventata particolarmente libera è stata quella del settore bancario, ed ha usato quella libertà per finanziare una mostruosa bolla immobiliare.
Dopo, la bolla è esplosa.
Il collasso dell'edilizia ha fatto sì che l'economia andasse giù mentre i prezzi deboli delle abitazioni lasciavano molta gente con un debito molto superiore al valore delle loro case. Il risultato, allo stesso modo negli Usa, è stato una crescente ondata di defaults e di forti perdite per le banche.
Per la crisi, l'Irlanda ha annunciato un piano per comprare molti degli attivi tossici delle banche mentre aumentava le tasse e ritagliava la spesa per tranquillizzare agli usurai.
Sta facendo la cosa giusta?
Molti esperti irlandesi hanno criticato questo piano delle banche. Ma in ciò in cui c'è un maggiore disaccordo è nella necessità di austerità fiscale. Sembra che l'unica opzione per l'Irlanda è quella di confidare nel recupero che arriva dall'estero, quando il resto del mondo si riprende.
Per adesso, gli Stati Uniti, non hanno un corset fiscale tipo quello irlandese.
I mercati finanziari ancora considerano il debito degli Usa più sicuro di qualsiasi altra cosa.
Ma potrebbe anche non esserlo.
Nessuno vuole, come l'Irlanda, dover castigare la propria economia per salvare alle banche.

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