2 marzo 2009

STATI UNITI MENO UNITI...

di Enrico Piovesana

L'interventismo di Obama scatena il secessionismo.
Presentando la sua megafinanziaria anticrisi, il presidente Barack Obama ha raccontato la storia di una bambina della Carolina del Sud che aveva scritto una letterina al Congresso per chiedere che la sua malandata scuola venisse ristrutturata. "E noi non ci tiriamo indietro!", ha detto Obama per dimostrare che i cittadini statunitensi possono contare sul governo federale di Washington.

Roba da far tremare i polsi a tantissimi americani già spaventati dall'interventismo statalista e centralista di Barack Obama.

Reazione trasversale. Una paura atavica che affonda le sue radici nella tradizione ultraliberale e federalista dei Padri Fondatori e che oggi riemerge in maniera politicamente trasversale, dalla sinistra libertaria all'estrema destra conservatrice.
L'incubo della prima è uno Stato centrale che, con la scusa della crisi (oltre che del terrorismo), si trasformi in un potere fascista orwelliano che schiaccerà le libertà dei cittadini, anche con la forza se necessario.
I conservatori hanno invece il terrore che Obama voglia trasformare gli Stati Uniti in un sistema socialista che inizierà intervenendo nell'economia per poi estendere il suo controllo su tutta la società, calpestando la proprietà privata e le libertà individuali.

Decimo Emendamento. Secondo entrambe queste visioni, l'unico baluardo contro il centralismo interventista obamiano è il Decimo Emendamento, ovvero il principio costituzionale che riconosce la sostanziale autonomia dei singoli Stati della federazione rispetto al potere federale centrale. "Ogni Stato mantiene la sua sovranità, libertà e indipendenza e ogni potere, giurisdizione e diritto che non sia espressamente delegato alla Confederazione".
Negli ultimi mesi, prima e dopo l'elezione di Obama, una decina di governi statali (Washington, New Hampshire, Michigan, Missouri, Montana, Arizona, Texas, Oklahoma e South Carolina) hanno approvato leggi e risoluzioni che, richiamandosi al Decimo Emendamento, affermano il loro diritto a governarsi come Stati liberi, sovrani e indipendenti. Altri quattordici Stati stanno per fare altrettanto. E c'è già chi parla di rischio secessionismo.

Fonte: http://it.peacereporter.net/

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