29 marzo 2009

SIONISMO: THE GAME IS OVER

di Nizar Sakhnini
L’influenza sionista sulla Palestina cominciò nel 1882. Ci sono state 6 ondate di immigrazione ebraica tra il 1882 ed il 1948. Come risultato, il numero di ebrei in Palestina aumentò di approssimativamente 650.000.

Durante la Conferenza di pace di Parigi nel 1919, i sionisti chiesero la creazione di uno stato nel territorio che includeva tutta la Palestina mandataria, il Libano meridionale fino al fiume Litani, le Alture del Golan e parte della Giordania occidentale lungo una linea parallela alla ferrovia di Hijaz fino ad Aqaba. Da lì, la linea piega a nordovest verso Al Arish in Egitto. (David McDowall, Palestine and Israel: The uprising and Beyond, Berkeley, Los Angeles: University of California Press, 1989, p. 20. Vedere anche: Simha Flappan, The Birth of Israel: Myths and Realities, New York: 1987, p. 17)


Nel 1948, Ben-Gurion considerò l’accettazione di uno stato ebraico su una parte della Palestina come una testa di ponte per la futura espansione ogni qualvolta i tempi lo avessero permesso. La sua visione venne espressa chiaramente in una lettera al figlio Amos ed affermava che: "Uno Stato ebraico parziale non è la fine, ma solamente l'inizio… Noi porteremo nello stato tutti gli ebrei che è possibile portare… Noi organizzeremo una forza di difesa moderna, un esercito scelto… quindi sono sicuro che non ci sarà impedito lo stabilirci in altre parti del paese, di comune accordo con i nostri vicini arabi o con altri mezzi. La nostra abilità di penetrazione nel paese aumenterà se ci sarà uno stato… " (Michael Bar-Zohar, Ben-Gurion: A Biography. New York: Delacorte Press, 1977, pp. 91 - 92)

Ad una tavola rotonda con i francesi alla Conferenza di Sévres, Ben-Gurion propose un piano per liquidare tutte le questioni del Medio Oriente. Il piano includeva l’eliminzaione di Nasser in Egitto e la partizione della Giordania, con la West Bank ad Israele e la East Bank all’Iraq. In cambio, l’Iraq avrebbe firmato un trattato di pace con Israele e assorbito i rifugiati palestinesi. Inoltre, Ben-Gurion richiedeva per Israele l’annessione del Libano meridionale fino al Litani, con uno stato cristiano stabilito nel resto del paese. Ben-Gurion aggiunse che il Canale di Suez avrebbe goduto di uno status internazionale, che gli Stretti di Tiran sarebbero passati sotto controllo israeliano, e che la Siria sarebbe dovuta essere posta sotto dominio pro-occidentale per stabilizzare il regime siriano. Conferma ufficiale del protocollo di Sévres fu ricevuta da Ben-Gurion il 26 ottobre ricevendo le più vive congratulazioni da Menachem Begin (Ibid, pp. 236-244).

Golda Meir ha ugualmente negato la mera esistenza dei palestinesi affermando che là non c'è nessuno che si possa definire in tale modo. Nell’arco di 5 decadi, il sogno sionista è cominciato ad evaporare.

Nonostante tutte le atrocità sioniste finalizzate alla pulizia etnica, gli arabi palestinesi che vivono all'interno dei confini della Palestina mandataria sono approssimativamente 4,5 milioni. Fra dieci o quindici anni, gli arabi che vivono in Palestina diverrebbero la maggioranza anche se ai rifugiati palestinesi che vivono fuori della Palestina non fosse permesso di ritornare alle case e alle terre che gli sono state usurpate.

Nonostante possieda un grande esercito dotato di tutto l'armamento ad alta tecnologia fornito dagli Stati Uniti, Israele ha fallito nell’impedire o fermare la resistenza araba. Nel marzo 1968, Israele attaccò il villaggio di Karama sulla East Bank della Giordania ed affrontò una sanguinosa ed eroica opposizione dei palestinesi. Questa battaglia diede alla Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) una spinta psicologica ed aumentò la sua influenza.

Il 24 maggio 2000 Israele fu costretta al ritiro dal Libano meridionale, che era occupato dal 1978. Il 12 luglio 2006 Israele cominciò, una “guerra aperta” contro il Libano. La guerra cessò il 14 agosto 2006. Durante questa guerra, un altro massacro fu commesso a Kana: circa 54 civili innocenti, inclusi 37 bambini furono uccisi durante un’incursione aerea, e ci furono molti danni e distruzioni. In ogni modo, Israele fallì nel realizzare il suo obiettivo di annientare Hezbollah.

Il 27 dicembre 2008 Israele ha lanciato contro la Striscia di Gaza l’operazione “Piombo fuso” ed ha massacrato più di 1300 fra uomini, donne e bambini e ferendone più di 5500. La guerra è finita il 18 gennaio 2009 senza che Israele realizzasse il proprio obiettivo di cancellare Hamas. Il gioco è finito. Le menzogne sioniste di una terra senza popolo per un popolo senza terra non incantano più nessuno. Ciò a cui stiamo assistendo in questi giorni è la fine dell’inizio e l’inizio della fine, che non ci impiegherà molto: 5 – 20 anni…


Fonte: http://palestinethinktank.com/2009/03/16/nizar-sakhnini-%E2%80%93-zionism-the-game-is-over/

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