5 febbraio 2009

OGNUNO PER SE E DIO PER TUTTI

Mentre la crisi economica e l'aumento degli scioperi danno l'ultima spinta all' UE, per indurire le pene contro gli imprenditori che fanno contratti di lavoro a immigranti senza documenti, finiscono gli scioperi in Gran Bretagna iniziati una settimana fa. Con l'accordo raggiunto ieri tra i sindacati e la Total, saranno assegnati 102 posti di lavoro per un periodo minimo di 9 settimane, ad operai britannici, mentre i 195 operai italiani e portoghesiassunti dalla Irem, continueranno a lavorare normalmente. I sindacati britannici cantano vittoria e sottolineano che era doveroso proteggere l'occupazione locale, quindi niente protesta anti-italiana e xenofoba.
Dopo l'infelice slogan di Gordon Brown "British jobs for British workers" si è acceso il dibattito sul protezionismo in tempi di crisi.
Obama che aveva annunciato la clausola "compra americano", dopo le proteste di Canada ed UE, è costretto a fare un passo indietro specificando che l'applicazione sarà "nel rispetto degli obblighi che derivano agli Stati Uniti dagli accordi internazionali sul commercio".
Il protezionismo è nell'aria, ma non bisogna sbandierarlo troppo...perchè la globalizzazione ha dato regole precise a cui non si può sfuggire.
E' bello vedere che i grandi promotori della globalizzazione siano ora rimasti impigliati nella rete diabolica che ha creato ricchezza per pochi e affamato miliardi di persone.
Sarà ineressante ora, vedere come si libereranno.

In Italia si cominciano a vedere i primi scontri in piazza con la polizia, a causa della crisi e forse ora si comprende meglio l'invio dell'esercito nelle strade, prima molti pensavano fosse per la "sicurezza dei cittadini", altri si chiedeveno semplicemente il perchè, ma ora potranno capire tutti cosa si prospetta in questo anno di recessione.
Stamane un migliaio di operai della Fiat di Pomigliano D'Arco (NA), hanno occupato l'asse mediano, una strada a scorrimento veloce molto trafficata nei pressi dello svincolo dell'area industriale. La polizia in assetto antisommossa ha impedito l'ingresso nella sede autostradale dell'A1 nei pressi dello svincolo di Acerra-Afragola, ma tra scontri e tensione molti operai sono riusciti ad accedere all'autostrada, passando per i campi. La polizia ha portato via alcuni manifestanti. Lo stabilimento Fiat di Pomigliano conta 5000 operai in cassa integrazione, che sfortuna...e pensare che il governo aveva detassato gli straordinari!
Gli operai sono in cassa integrazione da sei mesi, vogliono capire quale sarà il loro futuro, perchè non vedono nessun "piano produttivo" per loro. Senza prospettive concrete saranno costretti a manifestare ancora e in modo più incisivo.
E questa è "un'onda" che si propagherà in tutto il paese.

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