3 gennaio 2009

NUCLEARE: LA RISPOSTA SBAGLIATA


L'Enel oramai ha la ricetta pronta per il ritorno al nucleare entro il 2020, in barba ad un referendum dove la volontà dei cittadini si è espressa contraria, ma in Italia dove oramai vige la dittatura, lo stato non siamo noi cittadini.
L'amministratore delegato dell'Enel Fulvio Conti, è stato di grande aiuto alla "nobile" causa del nucleare, rilasciando interviste a vari quotidiani della casta, dove parla di blackout: "Rischiamo di restare al freddo e al buio".
Dietro questa preoccupazione per noi cittadini, si nascondono sempre interessi economici con molti ma molti zeri.
L'UBS la grande banca svizzera privata (legata a filo doppio con Clearstream) con il suo eccellente cast di analisti esperti in paradisi fiscali e riciclaggio di denaro, ha stimato dal progetto dell'Enel sul nucleare un aumento del titolo dall'attuale 7 a 9 € entro la fine dell'anno.
La valutazione deriva dal prezzo pagato da E.On per le centrali di Endesa Italia che sono state valutate circa 8 miliardi di euro per un valore implicito di 1.108 euro per kW di potenza installata.
Quindi come ha dichiarato il ministro Scaiola: "Entro 5 anni la prima pietra delle nuove centrali italiane nucleari"...e di questo affare colossale.
L'Enel parla di "centrali di terza generazione" e di "terza generazione migliorata" con 2 iter di autorizzazioni per un super contesto normativo ancora da "allestire"...
Questo vuol dire che i criteri delle norme sono ancora da definire, ma ricordiamoci che al di là della sicurezza, che può venir meno di fronte ai grandi interessi economici, il grande problema delle centrali nucleari non è la sicurezza ma gli scarti: le scorie radioattive. oramai non si sa più dove metterle, a meno chè non trovi un posticino la criminalità organizzata, grande esperta del settore...
Gli Stati Uniti hanno investito 8 miliardi di dollari in 18 anni per stoccare i residui all’interno delle montagne Yucca, lì dovrebbero essere al sicuro per 10 mila anni… ma hanno già cominciato a contaminare l’area.
Inoltre gli studi dell’agenzia internazionale per l’energia atomica dicono che l’uranio comincerà a venir meno dal 2025-2035, come il petrolio, e i prezzi, quindi, andranno su. Si potrebbe usare il plutonio, peccato che si presti divinamente a farci le atomiche.
Il nucleare ha bisogno di troppa acqua. Il il 40% dell’acqua potabile francese serve a raffreddare i reattori. 5 anni fa molti anziani morirono per il caldo, e scarseggiò l’acqua per raffreddare gli impianti, sicché fu ridotta l’erogazione di energia elettrica. E morirono ancora più anziani per mancanza di aria condizionata.
Come dice Roberto Saviano: "le organizzazioni criminali non sono mai all'opposizione".
Cosa ci dobbiamo aspettare da uno stato governato dagli interessi personali di onorevoli "abusivi" che sono lì di prepotenza perchè nessuno ha avuto la possibilità di votare?
L'abitudine non è mai una bella cosa, fa sembrare normale anche ciò che non lo è. Siamo abituati all'illegalità dopo mani pulite ora viviamo tranquillamente l'era di "mani sporche". Vediamo la delinquenza negli "stranieri" ma non nei nostri governati.
E' vero: "quando c'è la salute c'è tutto", ma proprio per questo ci dobbiamo pensare dicendo NO alle centrali nucleari...e ad altro, ma ne parleremo la prossima volta!

1 commento:

  1. Siamo già un paese nucleare in quanto importiamo elettricità (ad esempio dalla Francia), prodotta da centrali nucleari che sono appena fuori dai nostri confini e che paghiamo come se fosse energia termica. Negli ultimi anni l'Italia ha aumentato la sua dipendenza dal petrolio. Per quanto riguarda le scorie, magari una soluzione è vicina...
    Leggi qui: http://blog.panorama.it/hitechescienza/2008/09/18/nucleare-si-o-no-per-le-scorie-una-risposta-dal-caffe/.

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