21 dicembre 2008

L' ULTIMO REFERENDUM PER LA LIBERTA' DEI POPOLI



Il Trattato di Lisbona è quasi la fotocopia della Costituzione Europea che nel 2005 la Francia e l'Olanda avevano bocciato. E' stato cambiato quanche segno di punteggiatura, è stato cercato qualche altro sinonimo, ed ecco che si ripresenta per il 96% uguale a prima.

E' stata presentata come l'Europa del popolo: una grande nazione, ma se sarà ratificato il Trattato di Lisbona sarà solamente decretato il passaggio di un popolo dallo stato di "sovrano" quello di SERVO, o per essere più realistici: di SCHIAVO.

Siamo già schiavi della moneta emessa da una banca privata senza il controllo degli Stati nazionali. Ma la globalizzazione deve andare avanti, il mercato deve prevalere su tutto e la cosa migliore da fare in questa direzione è mettere al governo di questa "nuova europa-stato" dei banchieri. Ma forse ci sono già, hanno solo bisogno di maggiori poteri. L'unico lato positivo (?) del Trattato di Lisbona, è che ora possiamo tranquillamente parlare di "NUOVO ORDINE MONDIALE" senza essere accusati di essere pazzi, visionari e complottisti: con questo Trattato le menti nascoste che tengono i mano i fili delle nostre vite e di questo pianeta da intere generazioni, hanno confessato!

Questo Trattato è stato presentato come una svolta così importante e decisiva per il futuro dell'Europa che prevedeva fosse approvata all'unanimità, tutti gli stati dovevano essere d'accordo. Dopo il No dell'Irlanda invece è stato detto che 3 milioni di irlandesi sono solo l'1% della popolazione europea, quindi si va avanti lo stesso con le ratifiche dei vari paesi, un bel segnale di coerenza vero? Hanno già dimenticato i referendum popolari di Francia e Olanda? In un'Europa libera e democratica ogni stato ha il diritto di avere un referendum ed ogni governate onesto ha interesse a conoscere l'opinione di chi lo ha eletto.
Che senso ha fare i referendum se poi non si tiene in considerazione la volontà dei popoli?
"L'opinine del Paese dovrebbe legalmente, normalmente rivelarsi al governo intorno ad ogni cosa che tocca di più" (Aurelio Saffi).
La democrazia non ha solo il compito di rappresentare la maggioranza, ma ha il dovere di tener conto delle minoranze. Ma in una situazione di totale disinformazione sul Trattato di Lisbona non si può nemmeno parlare di minoranze. Quando ogni singolo cittadino potrà essere informato ed esprimere la propria opinione, allora si potranno sapere dove sono le maggioranze a favore o contrarie.
E' stato affermato che nel Trattato di Lisbona "non c'è trasferimento di sovranità" ma ogni trattato europeo determina un passaggio di sovranità dalle capitali e dai parlamenti nazionali verso Bruxelles, più poteri in comune e meno competenze ai singoli stati membri.
Il vero problema è che non si capisce quali siano i veri obiettivi dell'Unione Europea: uno stato federale tipo Usa? Perchè non è possibile un dibattito pubblico in parlamento Europeo, dove ogni stato può esporre il suo dissenzo o la sua approvazione? Invece si segue la linea dell'ambiguità e della disinformazione assoluta.
La Costituzione italiana sarà vanificata perchè il Trattato di Lisbona conferirà poteri straordinari alla Commissione dell’Unione Europea in quasi tutti gli aspetti della vita dei cittadini, in particolare su questioni di politica economica e di difesa, privandoci della nostra sovranità. Ricordate l'Art. 1: "la sovranità appartiene al popolo"?
L'Art. 11 recita:"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" sarà annullato dal "patto di solidarietà" del Trattato di Lisbona che prevede l'obbligo di un paese membro a scendere in guerra nel caso un altro paese membro venga attaccato. Inoltre sarà annullato il diritto alla neutralità e quindi o Svizzera, Svezia, Malta, Austria e Finlandia ci rinunciano o sono fuori dall'Europa: bell'esempio di democrazia no?!
Nel terzo millennio, dopo tanta strada fatta verso la "civiltà" sarà reintrodotta la pena di morte. Ma "loro" dicono che non è così, perchè sarà solo "per reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o un'insurrezione" e "per atti commessi in tempo di guerra o in caso di pericolo imminente di guerra", ed è un passo davvero inquietante perchè siamo già in guerra con l'Iraq e siamo in "pericolo imminente" di un'altra guerra...quella con l'Iran. Inoltre cosa s'intende per sommose e insurrezioni? Una manifestazione davanti ad una discarica è un'insurrezione contro lo stato?
E' stato detto, anche da famose emittenti come la BBC, che gli Irlandesi hanno votato No perchè non abbastanza informati, benissimo, questa è la strada da seguire: non accettare un contratto a tempo indeterminato senza leggerlo e senza sapere cosa prevede. E' stato un atto di saggezza il NO del popolo irlandese.
Il Trattato di Lisbona ha dei lati ambigui ed oscuri, perchè come Costituzione dovrebbe solo stabilire i principi intorno ai quali ci si riconosce, i diritti e i doveri fondamentali dei cittadini, le linee guida lungo le quali si deve muovere un'intera comunità; invece si preoccupa di aspetti della vita dei singoli cittadini e del funzionamento dell'amministrazione.
Il cittadino dovrebbe essere al primo posto, invece il Trattato di Lisbona si preoccupa solo di stabilire le regole del mercato, regole economiche, finanziarie che riguardano solo le banche.
L'esercito è in fondo solo un mezzo con cui il mercato deve espandersi.
La globalizzazione è in crisi, ha bisogno di un esercito per sopravvivere?
Si vuole per forza imitare modelli quali la Cina e gli Usa dove la propria potenza è basata sullo sfruttamento e la sopraffazione? I cittadini europei non sono merci, ma non lo sono nemmeno quelli di altri continenti più poveri che non hanno nessuna possibilità di poter esportare le loro merci in Europa, perchè è un circolo chiuso, che aiuta solo se stessa.
Il Trattato di Lisbona non è un progetto politico, ma economico.
I cittadini non sono persone, ma merci delle banche.
Non c'è politica nella visione europea del trattato di Lisbona, e sarebbe importante una' unione nella condivisione di veri ideali, anche economici, ma senza la legge del più forte, la globalizzazione dovrebbe essere politica prima di tutto, ma questo succederà solo quando le banche smetteranno di governare il mondo, opprimendo i più deboli con un debito pubblico che non potranno mai risanare. I politici hanno dato alle banche il potere di autogovernarsi, senza nessun controllo esterno e adesso o ne paghiamo le conseguenze oppure dobbiamo alzare la testa, con l'informazione e con i diritto a decidere del nostro futuro.
Ci sono solo 2 stati che non hanno ancora ratificato il Trattato di Lisbona, di questi la Rep. Ceca ha dichiararto che lo ratificherà solo se lo farà anche l'Irlanda. Ci saranno pressioni di ogni genere sull'Irlanda per costringerla a firmare, solo qualche settimana fa la notizia della carne irlandese alla diossina...
Una coincidenza? Il tempismo è di certo impeccabile!

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