Nel bel mezzo dell’era postmoderna o (post) postmoderna e postundici settembre ancora non riusciamo ad attribuire alle cose il loro nome corretto, perché nell’epoca in cui la barbarie ha indossato abiti eleganti e civili non ci siamo accorti che la guerra non è mai esistita o, per meglio dire, non esiste oggi. Fino ad un tempo non molto lontano gli eserciti si affrontavano in campo aperto, magari con grande spreco di sangue, ma rispettando delle regole non scritte, quasi dettate da una sorta di etica cavalleresca. Naturalmente le vittime civili non sono mai mancate anche in passato, ma la brutalità verso gli innocenti non costituiva, tutto sommato, almeno fino a due secoli fa, il tratto distintivo di una guerra.
Progressivamente e forse soprattutto per il degrado culturale delle masse e per il pragmatico cinismo di capi di stato e governanti, la guerra è mutata in puro e semplice terrorismo, omicidio di massa e barbarie generalizzata.
Le cosiddette “guerre” odierne non contemplano più l’aspro e violento confronto fra divisioni corazzate, ma spesso si impongono all’attenzione come sanguinarie e fratricide guerre civili con il coinvolgimento di potenze e forze esterne per basse ragioni di bottega o finalità geopolitiche e strategico militari.
Luis Posada Carriles, ex dipendente della CIA, veterano della fallita invasione a Cuba, supporto operativo dei Contras in Nicaragua e accusato di essere la mente dei peggiori attentati terroristici avvenuti in America, è stato assolto oggi in un tribunale di El Paso, Texas, ma solo per accuse relative all'aver mentito alle autorità d'immigrazione e non per la lunga storia che lo vede ricercato dalla giustizia del Venezuela e di altri paesi.
Dopo un processo durato 13 settimane, e solo tre ore dopo l'inizio della discussione, la giuria ha raggiunto il verdetto unanime di non colpevolezza su ciascuno degli 11 capi d’accusa per spergiuro, ostruzione della giustizia e frode migratoria.
Il verdetto segna la fine di un processo fiscale del governo degli Stati Uniti contro Posada Carriles, cominciato quattro anni fa, quando questi fu accusato di essere entrato illegalmente negli Stati Uniti; ora sembra che potrà continuare a vivere in pace a Miami, dove è considerato un eroe. Alla fine del processo ha lasciato il palazzo di giustizia come un uomo libero.
17 anni fa, il 7 Aprile, in Ruanda veniva perpetrato il genocidio di quasi un milione di Tutsi. Questo genocidio non sarebbe stato possibile senza l’atteggiamento passivo della comunità internazionale, ma soprattutto senza l'aiuto di una ristretta cerchia di militari francesi e leader politici dell'epoca. Mentre in Francia sono state avviate indagini giudiziarie contro i soldati francesi che hanno prestato servizio in Ruanda e contro i sospettati di genocidio che risiedono sul nostro territorio, è chiaro che nessun processo è ancora stato aperto. L'associazione Survie e il CPCR rinnovano il loro appello, affinché sia fatta piena luce sul ruolo francese nel genocidio e cessi il regno d’impunità sul territorio francese.
Dal 1993, prima ancora che il genocidio fosse commesso, l'associazione Survie ha messo in guardia contro i rischi di massacri e denunciato il sostegno delle autorità francesi al regime etnocentrico del generale Habyarimana. Da allora, l’azione di molti lavori ricercatori, ONG, giornalisti o semplici cittadini, ha rivelato l'entità del sostegno francese prima, durante e dopo il genocidio. Secondo l'associazione Survie, tale sostegno costituisce una complicità nel genocidio nella misura in cui il sostegno umano, militare e finanziario dato agli assassini, ha contribuito alla perpetrazione di questo crimine imprescrittibile.
Palpitante alla fine del 2010 e ormai in ebollizione dal 2011, il mondo musulmano conosce dei cambiamenti che hanno preso di sorpresa le diplomazie di tutti i continenti. Manifestazioni di massa scuotono le strutture politiche ereditate dalla Seconda Guerra mondiale o dalla decolonizzazione. In un contesto di povertà diffusa e di corruzione generalizzata, le folle sunnite e sciite esigono cambiamenti radicali. Democrazia, elezioni libere, una maggiore libertà dei media ed altri elementi propri allo sviluppo dell’uomo devono ormai disciplinare le strutture politiche musulmane. Tali rivendicazioni non possono che soddisfare i leaders e le opinioni pubbliche delle nazioni europee e americane.
Tuttavia, questa rappresentazione idilliaca deve essere vista in termini di realtà politica. In effetti, la “commedia umana”, cara ai romanzi di Honoré de Balzac, ci insegna che i grandi avvenimenti sono sempre il frutto di azioni di un’élite. Le masse sono sempre state utilizzate come uno strumento in favore di una politica ben definita. “Agitare il popolo prima di servirsene”, come amava ricordare il diplomatico Charles-Maurice de Talleyrand, che di queste cose se ne intendeva.
L’ho conosciuto e l’ho abbracciato, dopo aver visto i suoi filmati di Gaza una sera a Ferrara. In quelle immagini, lui e altri ragazzi dell’International Solidarity Movement ponevano i loro corpi come scudo a protezione di contadini palestinesi alla fame che tentavano di raccogliere cicoria, mentre i militari israeliani sparavano ad altezza d’uomo su quei poveracci per impedirgli persino di sfamarsi. In quelle immagini Vik Arrigoni era un eroe, e questo io so di lui.
Le notizie sono che Vik è morto per mano di assassini islamici. E di certo ci sarà il fuoco incrociato delle insinuazioni e delle accuse, dei complottismi… “è stato il Mossad… il ragazzo era coinvolto in questo e quello… sporchi giochi dietro la sua fine…” Può essere, tutto può essere, ma la realtà è che milioni di persone non andranno oltre i titoli sui giornali di oggi, e soprattutto oltre il titolo del loro giornale interno, ed esso recita: “Quel poveraccio lottava per loro e loro l’hanno ammazzato come un cane. Sono dei barbari sti islamici, altro che… In Israele non sarebbe mai successo”. Dalla prospettiva del bar, del negozio, dell’autobus, dell’ufficio e dell’ipermercato c’è - e ci sarà - solo questo.
VITTORIO ARRIGONI UCCISO PRIMA DI UN BLITZ DI HAMAS
GAZA - Il corpo senza vita di Vittorio Arrigoni, il volontario italiano rapito da una cellula a Gaza, è stato trovato in una casa abbandonata nella striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia Reuters. Arrigoni era stato sequestrato giovedì mattina a Gaza city da un gruppo salafita ultra-estremista ispirato alle parole d'ordine di Al Qaeda. I sequestratori avevano poi diramato un video del volontario italiano, in cui minacciavano di ucciderlo entro le 17 di oggi ora locale (le 16 in Italia) se non fossero stati rilasciati detenuti integralisti e il capo del gruppo, arrestato il mese scorso da Hamas. Le fonti della sicurezza di Hamas hanno aggiunto che due uomini sono stati arrestati e che un numero imprecisato di altri sono ricercati.
Giuseppe Cosco nacque a Catanzaro nel 1950. Ricercatore, criminologo, grafologo, occultista, cittadino impegnato nel sociale, è stato uno dei più prolifici ed appassionati truth-seeker italiani della 'vecchia guardia.' Prestò consulenza presso la procura della Repubblica di Catanzaro e diresse le sezioni locali dello IIP (Istituto Indagini Psicologiche) e della SIPS (Società Internazionale della Psicologia della Scrittura). Collaborò inoltre con numerose riviste specializzate nel campo del paranormale.
Come si conviene a qualsiasi occultista, il suo lavoro fu oggetto di critiche a causa dello scetticismo sollevato dai suoi studi in tema di cospirazionismo, satanismo, società segrete e fenomeni misteriosi. La sua opera di ricerca e denuncia proseguì fino al 2002, quando a soli 52 anni fu improvvisamente stroncato da un 'malore' fulminante.
Proponiamo di seguito un estratto da una interessante intervista, a tratti profetica, che Cosco rilasciò nell'anno 2000 alla rivista Terzo Millennio.
L'altro ieri ero a casa di un'amica ad AbuSan, e quando mi sono svegliata mi ha spiegato che le forze di occupazione sioniste avevano ammazzato 2 ragazzi all'ingresso del villaggio di Khuza'a. Giusto dove arriva la strada principale per entrare nel villaggio.
Verso mezzogiorno ero ancora a casa, perchè era Venerdì, ed il venerdì qui non si va a visitare nessuno. Si sono sentiti colpi di artiglieria israeliani dal confine. Mi hanno spiegato che venivano dal villaggio vicino, Farahin, e non erano carri armati perchè i carri armati non lanciano sufficientemente lontano, erano altri tipi di missili, fatti per arrivare più distante. Quattro boom in meno di 5 minuti. Era un momento in cui dovevo uscire per restituire una macchina fotografica ad un'altra attivista dell'ISM, e dopo poco sono uscita comunque. Per strada c'erano solo ambulanze, una gran folla di uomini era radunata davanti alla moschea.
Articolo di Daily Bellche commenta l'accordo sulla governance economica europea del 15 marzo, ma anche il metodo subdolo dei piccoli passi con il quale l'eurocrazia estorce la sovranità nazionale senza chiedere permesso.
L'UE inaugura una 'rivoluzione silenziosa' assumendo il controllo delle politiche economiche nazionali ... Il nuovo quadro configura un intervento senza precedenti sui bilanci nazionali e sulle decisioni economiche ... Dopo mesi di trattative spesso dure, i Ministri delle Finanze europei hanno finalmente dato il via libera ad una radicale svolta verso un monitoraggio centralizzato dei processi di bilancio nazionali e, ancora di più, di tutte le politiche economiche - sia dei paesi che utilizzano la moneta unica che di quelli che non la usano. - EU Observer
L'altro giorno la UE si è impadronita dell'Europa. Avete letto qualcosa in proposito? Forse sapete che l'ex presentatore tv Charlie Sheen trasmette ora da Radio City Music Hall e che Lady Gaga ha fatto un nuovo single sulla tolleranza di genere. Oh, sì, tra l'altro, l'UE ha appena realizzato la più grande presa di potere legislativo nella storia dell'umanità.
Alvertice della piramideemettono segnalielettronicidall'occhio che tutto vede, questeaziendesostengono unimpero mediaticochefissanosulla psichedelpianeta,una realtàinequivocabile.Sebbene alcune persone potrebbero obiettare che gli occhi sono la porta dell’anima, è evidente che se non altro gli occhi sono la porta della mente, connessi ad una rete neuronale attraverso impulsi luminosi.“Chi controlla gli schermi, programma la tua mente”, diceva Tim Leary parafrasando Marshall Mcluhan.
Sembra che negli USA siano 6 le compagnie che controllano lo schermo, e appena poche altre nel mondo. Nella maggior parte dei paesi vediamo che i mass media sono formati da oligopoli che si proteggono con progetti indipendenti che vogliono dividere la torta. Se a questo aggiungiamo che in gran parte del mondo si vedono abbondantemente le produzioni realizzate dai media statunitensi, ci rendiamo conto che viviamo nell'omologazione del messaggio comunicativo. La diversità e la multi-opzione sono generalmente un’illusione. Questoci faricordareladefinizionediinfernodiJeanBaudrillard, la perdita della diversità, l’inferno è “la ripetizione dello stesso”.
Il Consiglio nazionale libico, un gruppo con sede a Bengasi portavoce delle forze ribelli che combattono il regime di Gheddafi, ha scelto un collaboratore di lunga data della CIA per condurre le operazioni militari. La scelta di Khalifa Hifter, un ex colonnello dell'esercito libico, è stata riportata dal McClatchy Newspapers giovedì e il nuovo capo militare è stato intervistato da un corrispondente di ABC News domenica notte. L'arrivo di Hifter a Bengasi è stato salutato in primo luogo da Al-Jazeera il 14 marzo, e ha quindi beneficiato deltabloid britannico pro-guerra Daily Mail, il 19 marzo. Il Daily Mail ha descritto Hifter come una delle "due figure militari di spicco della rivoluzione", "recentemente tornato dall'esilio negli Stati Uniti per dare alle forze ribelli di terra coerenza tattica". Il giornale non ha fatto riferimento ai suoi legami con la CIA.
Gli Stati Uniti s’instradano velocemente per diventare una “Banana Republic”, cosìcomediversi paesi europei. L’economista Micheal Hudson, vecchio esperto di Wall Street, segnala che questa tendenza “si può vedere in atto nello Stato del Wisconsin”. La città più grande del Wisconsin- Milwaukee, fino a poco fa la più ricca degli USA- ètrale quattro cittàpiù poveredegli Stati Uniti".
Basta una rapida analisi della “Legge finanziaria” del Wisconsin, approvata a inizio marzo, che include la privatizzazione di impianti pubblici che generano energia e un nuovo sistema di appalti pubblici senza gara. I 37 impianti che il governatore Scott Walker prevede di vendere attraverso la liquidazione producono riscaldamento e aria condizionata a basso costo per le città, le università e, anche i carceri statali. La legge finanziaria prevede di vendere tutti i beni dello stato a prezzi di saldo. Sipresumechequestapoliticabeneficeràgrandifinanziatori della campagna elettoraledel PartitoRepubblicano, come le industrie dei fratelli Koch. Per coprire questo trasferimento di ricchezza ai più ricchi, lo stato si farebbe carico a tempo indeterminato della produzione di questa energia per i contribuenti del Wisconsin.
Nota introduttiva: nell'articolo sulla Religione New Age associata all'ambientalismo e al culto di Gaia, che trovate sotto tradotto, si parla, tra le altre cose, anche della deliberata opposizione dell'elite all'energia nucleare come parte dell'agenda per il declino dei paesi Occidentali cosiddetti sviluppati. Ciò è senz'altro possibile, come è senz'altro possibile che la catastrofe nucleare di Fukushima sia stata pianificata a tavolino oltre che come programma di depopolazione e indebolimento della razza umana tramite radiazioni, anche al fine di screditare definitivamente l'energia nucleare come alternativa al petrolio, il quale era già stato screditato con la catastrofe della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon nel Golfo del Messico,anch'essa a quanto pare fabbricata a tavolino; ma tali aspetti non ci sembrano risolutivi; pare infatti che un altro elemento che serva a mantenere i popoli occidentali, ma anche mondiali, in stato di arretratezza e dipendenza, sia il deliberato occultamento di fonti energetiche molto efficienti, come la free energy Tesla e la fusione fredda, le quali sarebbero in grado di fornire un autentico benessere sociale con un minimo impatto sull'ambiente; ed inoltre sgancerebbero le popolazioni dalla sudditanza energetica verso i grossi colossi industriali in mano all'elite assassina.
Sebbene confinata nelle cronache locali della Campania, si è appresa la notizia che a novembre di quest'anno dovrebbe essere consegnata all'ammiraglio Locklear la nuova base militare NATO di Giugliano, vicino al Lago Patria, già sede di un'altra storica base militare USA; ma anche vicino alla ex centrale nucleare del Garigliano, che è attualmente deposito di scorie nucleari, sia di provenienza civile che militare.
La zona di Giugliano e della vicina Castelvolturno, che è in provincia di Caserta, è stata oggetto nel 2008 di una opportuna "ripulitura" delle baraccopoli degli immigrati, con un eccidio di lavoratori africani attribuito al solito Clan dei Casalesi. Sta di fatto che la Direzione Distrettuale Antimafia ha accertato che clan camorristici erano coinvolti nella costruzione sia della base che degli alloggi del personale americano.
Il fatto che la NATO, dovunque sia allocata, risulti sempre in stretto rapporto con la criminalità organizzata del luogo, ovviamente è una pura coincidenza, che, nella circostanza, non ha mancato di stupire il coordinatore della DDA campana, il magistrato Franco Roberti. Si tratta probabilmente di uno stupore del tutto retorico, dato che Roberti non è affatto nuovo a quella scoperta dell'acqua calda che è l'intreccio affaristico tra NATO e crimine organizzato.
Infine il “peggiore scenario” ha cominciato a prendere forma per gli USA e la coalizione imperiale che dopo 16 giorni di feroci e ininterrotti bombardamenti “umanitari” non ha potuto piegare la resistenza del leader libico che con i suoi eserciti (ancora deboli) continua a sottomettere ad un recinto e fuoco intenso i “ribelli” addestrati e armati dalla CIA e dai servizi britannici. In questo contesto, Gheddafi cerca di imporre un'uscita negoziata del conflitto mentre gli USA e le potenze imperiali propongono come condizione per un cessate-il-fuoco, dividere il greggio libico tra il regime e i ribelli, mettendo la Libia in una virtuale “balcanizzazione petrolifera”.
A 16 giorni dall’intervento militare, con una Libia sottomessa ad un brutale blocco economico e isolamento internazionale, con diverse ipotesi su una crisi umanitaria in corso, Gheddafi continua a contrattaccare e a braccare le forze sediziose nonostante l’appoggio aereo che ricevono dalle forze della NATO che bombardano notte e giorno i bersagli collocati anche nelle zone residenziali abitate da civili, principalmente nella capitale, Tripoli.
La NATO ha dallo scorso giovedì il comando totale sulle azioni militari internazionali (leggasi bombardamenti) in Libia, per completare la transizione della “coalizione imperiale”, che ha già lanciato migliaia di missili e bombe intelligenti, dalla guida della Francia, Regno Unito e USA l’Alleanza Atlantica.
Bisognerebbe ammettere che la storia del controllo della popolazione nella cronaca è molto datata e molto pagana. Il Memorandum 200 su uno studio sulla sicurezza nazionale di Henry Kissinger e sulle implicazioni dell’aumento della popolazione mondiale negli interessi statunitensi è una versione plagiata dello stesso plagio di Gianmaria Ortes portato avanti da Thomas Malthus.
Di Daniel Estulin
http://www.danielestulin.com/ Inoltre bisogna tener conto del comportamento di Erode, così comeindicato nel capitolo 2 del Vangelo Secondo Matteo. Durante gli ultimi duemila anni della storia d’Europa, la prima legge “maltusiana” simile a quello che propone la Conferenza dell’ONU del 1994 furono i decreti “socialisti” dell’imperatore romano Diocleziano. Dall’inizio della storia moderna dell’Europa verso l’anno 1439, il centro delle politiche sul controllo della popolazione è stato continuamente Venezia.
Il famoso Primo Saggio sulla popolazione del 1789 di Thomas Malthus non era altro che un plagio di una pubblicazione del 1790 di Gianmaria Ortes, Riflessioni sulla popolazione delle nazioni.
Negli ultimi cinque anni la Etleboro NGO ha dato rilevante importanza alla vita e alle invenzioni di Nikola Tesla, scienziato americano di origine serba. Con piu di 700 brevetti su scoperte di grande significato per la vita umana, Tesla è diventato la figura storica conosciuta per l'idrocentrale sul Niagara. Tesla è nato a Smiljan, piccolo paese della Croazia e tre anni fa, a Zagabria, gli è stato dedicato un monumento, edificato nella piazza e dato in prestito dall'istituto Ruder Boskovicche, che si può vedere in uno stato trascurato e dimenticato delle autorità del comune. Tuttavia, oggi, in America, Tesla e` di nuovo “cool”. Un articolo del Wall Street Journal, di pochi giorni fa, presenta la figura di un “emigrante serbo” che ritorna sul suo trono.
Coloro che non sono interessati alla lettera guardino comunque il video linkato, relativo alle torture inflitte dai ribelli ai soldati libici
Spregevoli interventisti umanitari, capirei se voi foste favorevoli a costituire una brigata di volontari e a partire per la cirenaica al fine di combattere accanto ai ribelli libici. Vi considererei degli stupidi ma capirei.
Vi considererei stupidi, in primo luogo, perché sareste mossi dalla falsa convinzione che coloro che combattono per liberarsi di un governo autoritario lo fanno sempre per instaurare una forma di governo democratica. Invece la logica e la storia ci dicono che un governo autoritario può essere combattuto per instaurare un governo autoritario di diversa natura (di stampo religioso, anziché laico, o viceversa; di stampo socialistico anziché capitalistico o viceversa; e così via); per mere ragioni di potere (per dare il potere a una persona, a un gruppo o a una tribù, anziché alla persona al gruppo o alla tribù dominanti); e infine per instaurare un forma di governo che riconosca le libertà fondamentali.
1-Quindi sia l'ONU, sia il Consiglio della Sicurezza, cosìla NATO, sia il trattato internazionale, sia il Tribunale dell’Aja, sono alibi affinchè i potenti saccheggino i deboli. Succede allora che tanto la libertà d’espressione, tanto il Nobel per la Pace, tanto la cultura funzionano come pretesti per uccidere in nome dell’umanitarismo, chiamare aggressore chi si difende e bombardare le vittime per salvarle. Succede che il capitalismo vive derubando i suoi stessi popoli con la frode finanziaria e quelli della periferia con le armi. Oltre aripeteremillevoltein più quello che tutto il mondo sa, cosa fare?
Senon puoibatterli, unisciti aloro, recita il catechismo del sicario. Un repertorio di esempi sconsigliano questo connubio. Marcos Perez Jimenez, che ha servito la polizia degli USA, finìestradatodaloroin un carcerein Venezuela. Manuel Noriega, che apparentemente un tempo fu collaboratore della DEA, è passato ad occupare la cella di un detenuto che per l’accusa che gli fece, si prese una condanna a vita. Alberto Fujimori, che ha annegato il Perù in un mare di sangue, languisce nella stessa cella dove prima aveva inviato Abimael Guzman. I talebani, creati, equipaggiati, finanziati e addestrati contro i sovietici dalla CIA, sono adesso combattuti nella Guerra Santa della stessa CIA. Saddam Hussein, che ha portato l’Iraq ad una guerra contro l’Iran, guerra che conveniva solo agli statunitensi, finì giustiziato dal governo fantoccio degli USA. Così il diavolo paga chi lo serve.