tag:blogger.com,1999:blog-5875560296867672703.post5676610400967036590..comments2024-03-18T14:44:32.226+01:00Comments on VOCI DALLA STRADA: IL ROMANZO DI UN DELITTO DI VERITA’ (3/4)Alba Kanhttp://www.blogger.com/profile/15848946429742006760noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-5875560296867672703.post-28365086937108689312011-11-03T20:35:28.175+01:002011-11-03T20:35:28.175+01:00Cefis progettò di fare della chimica un settore co...Cefis progettò di fare della chimica un settore competitivo a livello internazionale sulla base di due considerazioni: a) le enormi potenzialità legate alla petrolchimica; b) la precisa convinzione dell’esistenza in Italia dello spazio per un solo grande operatore. Ma si rese ben presto conto che il governo, tramite le Partecipazioni statali, voleva entrare anche nella chimica e non gli avrebbe lasciato le mani libere. <br />Dopo aver respinto una scalata alla Montedison condotta dalla “sua” Eni e da Nino Rovelli, appoggiati da Giulio Andreotti, decise che era il momento di attuare quella strategia che egli rivelerà alcuni anni più tardi in una delle sua rare interviste: “Non si può fare industria senza l’aiuto della politica e un giornale può servire da moneta di scambio”. <br /><br />Cefis instaurò così un braccio di ferro con Gianni Agnelli, che non aveva nessun tipo di feeling con Fanfani ed era padrone de La Stampa di Torino, oltre ad essere nella proprietà del Corriere della Sera. Nel 1974 lo scontro ebbe come teatro la presidenza di Confindustria. L’Avvocato fece il nome del repubblicano Bruno Visentini, Cefis replicò con quello di Ernesto Cianci. Dopo un gioco di veti incrociati, alla fine si arrivò a un compromesso: Agnelli presidente e Cefis vicepresidente. <br /><br />L’intesa riguardò anche i giornali: Cefis ebbe via libera per Il Messaggero (il quotidiano più venduto di Roma), Agnelli ottenne che La Gazzetta del Popolo non desse più fastidio alla Stampa (infatti verrà chiusa nel giro di pochi anni) e in cambio acconsentì che la Rizzoli acquistasse il Corriere. A metà degli anni Settanta il suo potere era enorme. <br /><br />Nel 1977 Eugenio Cefis lasciò improvvisamene la scena pubblica per ritirarsi a vita privata in Svizzera e gestire il suo patrimonio, stimato allora in cento miliardi di lire.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5875560296867672703.post-74177980606316244712011-11-03T20:31:03.558+01:002011-11-03T20:31:03.558+01:00ora su Terra stanno dicendo quello che tutti sanno...ora su Terra stanno dicendo quello che tutti sanno da sempre.. <br />ossia l'insabbiamento di stato dell'omicidio Pasolini (figuriamoci oggi abbiamo quello di Cucchi dato morto per disidratazione,dimenticando che è stato massacrato di botte,questo è lo stato militare stile cileno!) <br /><br />ossia la storia del libro Petrolio a cui manca un capitolo..ora pare ritrovato poi riscomparso.. i cui personaggi principali erano Cefis(alias Troya altro nome evocativo appunto il cavallo di troia che era la P2 in Italia da parte degli USA) e Mattei.. <br />non dimentichiamo che Pasolini era anche un giornalista di inchiesta di acume unico.. <br /><br />appunto Pasolini ucciso perchè sapeva chi aveva ucciso Mattei(da cui il nome Petrolio) <br />coinvolto Cefis successore di Mattei all'Eni e fondatore vero della P2 braccio italiano dei servizi segreti USA. <br />Solo dopo passo a Gelli,almeno la facciata. <br /><br />Queste notizie era disponibili da tempo su wikipedia e le ho riprese anche io e portate qui a cdc,ma i magistrati solo oggi si sono decisi a riaprirlo proprio su quegli elementi ,domani verrà sentito un senatore dell'utri che ha detto di aver letto il dattiloscritto <br />di Petrolio <br /><br /><br />Secondo autori recenti e secondo alcune ipotesi giudiziarie suffragate da vari elementi, fu proprio per questa indagine che Pasolini fu ucciso : per esempio il volume di Gianni D'Elia, Il petrolio delle stragi, Effigie, Milano 2006. <br />Fondatore della loggia massonica P2 <br /><br />In base a un appunto del Sismi rintracciato dal pm Vincenzo Calia nella sua inchiesta sulla morte di Mattei, la Loggia P2 sarebbe stata fondata in realtà da Cefis, che l'avrebbe diretta sino a quando fu presidente della Montedison; poi sarebbe subentrato il duo Umberto Ortolani-Licio Gelli. <br /><br />Cefis avrebbe agito come rappresentante di poteri che volevano ricondurre la politica energetica italiana in orbita atlantica, con un comportamento coerente con i dettami delle multinazionali angloamericane del petrolio. <br /><br />Godette dell’appoggio di Amintore Fanfani e dei leader DC del Triveneto. In campo finanziario, seppe come ottenere la fiducia di Enrico Cuccia, il banchiere al vertice di Mediobanca. L’istituto di via Filodrammatici vantava dei crediti di difficile riscossione nei confronti della Montedison, il colosso chimico nato nel 1966 dalla fusione della Montecatini con l'ex azienda elettrica Edison. <br /><br />Cefis trovò il modo di togliere le castagne dal fuoco a Cuccia. Iniziò segretamente a comprare azioni della Montedison con i soldi dell’Eni e i dovuti appoggi politici a Roma. Cominciò così la sua scalata al gigante chimico, che si concluse nel 1971, quando Cefis abbandonò l'Eni e divenne presidente della stessa Montedison. Questa mossa sollevò molte polemiche: egli infatti aveva utilizzato il denaro dell'Eni (cioè denaro pubblico) per diventare presidente di una società privata. <br /><br />......Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5875560296867672703.post-31498382900537355072011-11-03T20:30:21.739+01:002011-11-03T20:30:21.739+01:00ora su Terra stanno dicendo quello che tutti sanno...ora su Terra stanno dicendo quello che tutti sanno da sempre.. <br />ossia l'insabbiamento di stato dell'omicidio Pasolini (figuriamoci oggi abbiamo quello di Cucchi dato morto per disidratazione,dimenticando che è stato massacrato di botte,questo è lo stato militare stile cileno!) <br /><br />ossia la storia del libro Petrolio a cui manca un capitolo..ora pare ritrovato poi riscomparso.. i cui personaggi principali erano Cefis(alias Troya altro nome evocativo appunto il cavallo di troia che era la P2 in Italia da parte degli USA) e Mattei.. <br />non dimentichiamo che Pasolini era anche un giornalista di inchiesta di acume unico.. <br /><br />appunto Pasolini ucciso perchè sapeva chi aveva ucciso Mattei(da cui il nome Petrolio) <br />coinvolto Cefis successore di Mattei all'Eni e fondatore vero della P2 braccio italiano dei servizi segreti USA. <br />Solo dopo passo a Gelli,almeno la facciata. <br /><br />Queste notizie era disponibili da tempo su wikipedia e le ho riprese anche io e portate qui a cdc,ma i magistrati solo oggi si sono decisi a riaprirlo proprio su quegli elementi ,domani verrà sentito un senatore dell'utri che ha detto di aver letto il dattiloscritto <br />di Petrolio <br /><br /><br />Secondo autori recenti e secondo alcune ipotesi giudiziarie suffragate da vari elementi, fu proprio per questa indagine che Pasolini fu ucciso : per esempio il volume di Gianni D'Elia, Il petrolio delle stragi, Effigie, Milano 2006. <br />Fondatore della loggia massonica P2 <br /><br />In base a un appunto del Sismi rintracciato dal pm Vincenzo Calia nella sua inchiesta sulla morte di Mattei, la Loggia P2 sarebbe stata fondata in realtà da Cefis, che l'avrebbe diretta sino a quando fu presidente della Montedison; poi sarebbe subentrato il duo Umberto Ortolani-Licio Gelli. <br /><br />Cefis avrebbe agito come rappresentante di poteri che volevano ricondurre la politica energetica italiana in orbita atlantica, con un comportamento coerente con i dettami delle multinazionali angloamericane del petrolio. <br /><br />Godette dell’appoggio di Amintore Fanfani e dei leader DC del Triveneto. In campo finanziario, seppe come ottenere la fiducia di Enrico Cuccia, il banchiere al vertice di Mediobanca. L’istituto di via Filodrammatici vantava dei crediti di difficile riscossione nei confronti della Montedison, il colosso chimico nato nel 1966 dalla fusione della Montecatini con l'ex azienda elettrica Edison. <br /><br />Cefis trovò il modo di togliere le castagne dal fuoco a Cuccia. Iniziò segretamente a comprare azioni della Montedison con i soldi dell’Eni e i dovuti appoggi politici a Roma. Cominciò così la sua scalata al gigante chimico, che si concluse nel 1971, quando Cefis abbandonò l'Eni e divenne presidente della stessa Montedison. Questa mossa sollevò molte polemiche: egli infatti aveva utilizzato il denaro dell'Eni (cioè denaro pubblico) per diventare presidente di una società privata. <br /><br />Cefis progettò di fare della chimica un settore competitivo a livello internazionale sulla base di due considerazioni: a) le enormi potenzialità legate alla petrolchimica; b) la precisa convinzione dell’esistenza in Italia dello spazio per un solo grande operatore. Ma si rese ben presto conto che il governo, tramite le Partecipazioni statali, voleva entrare anche nella chimica e non gli avrebbe lasciato le mani libere. <br />Dopo aver respinto una scalata alla Montedison condotta dalla “sua” Eni e da Nino Rovelli, appoggiati da Giulio Andreotti, decise che era il momento di attuare quella strategia che egli rivelerà alcuni anni più tardi in una delle sua rare interviste: “Non si può fare industria senza l’aiuto della politica e un giornale può servire da moneta di scambio”. <br /><br />........Anonymousnoreply@blogger.com