30 marzo 2019

L’esercito francese è stato autorizzato a sparare ai “gilet gialli”

Il governatore del distretto militare di Parigi ha dichiarato ieri a France Info che i soldati della missione antiterrorismo dell’Operazione Sentinella sono stati autorizzati a sparare ai “gilet gialli”. Alla domanda se fossero in grado di svolgere compiti di polizia, il Generale Bruno Le Ray ha risposto: “I nostri ordini sono talmente chiari che non ne siamo affatto preoccupati. Le regole di ingaggio verranno fissate in modo molto rigoroso”.
“Avranno plurimi mezzi per poter fronteggiare ogni tipo di minaccia”, ha continuato. “Il che include anche l’eventualità dell’apertura del fuoco”.
Le Ray ha aggiunto che per sparare ai manifestanti le regole di ingaggio sono uguali a quelle previste per i sospettati di terrorismo:

28 marzo 2019

Francia: Le violenze del potere

Il governo ha ordinato il mantenimento dell’ordine attraverso l’utilizzo di armi di forze cosiddette intermediarie contro i Gilet Gialli. Tra il 17 novembre 2018 e il 4 febbraio scorso, 12.122 tiri di Lanciatori di Proiettili di Difesa (LBD, ndt), 4.942 tiri di granate da dispersione e 1.428 tiri di granate lacrimogene istantanee sono state contabilizzate dal ministero dell’Interno.
L’alto commissariato ai Diritti Umani delle Nazioni Unite (ONU) esige urgentemente un’inchiesta approfondita su tutti i casi rapportati di uso eccessivo della forza contro i Gilet Gialli dal 17 novembre, ma il processo intentato alla Francia dall’ONU deve essere il processo del governo.

25 marzo 2019

Vaccini: Le Bugie sui bugiardini

Nella lista ufficiale degli emendamenti al ddl 770 si legge una “premessa” (se così si può chiamare) a firma della sen. Fattori, la quale tenta di sminuire il problema delle reazioni avverse da vaccino e sostiene, tra l'altro, che “Nelle schede tecniche dei vaccini si trovano d'altronde effetti avversi più disparati, persino annegamento e l'incidente automobilistico, segnalati anche a distanza di diversi mesi dalla vaccinazione senza che sussistano studi scientifici a supporto, semplicemente per l'interesse da parte delle cause farmaceutiche di tutelarsi”.
Questa è un’affermazione fuorviante, che non meriterebbe attenzione se non comparisse in un documento ufficiale e se non fosse che la si sente utilizzare spesso dai “difensori ad oltranza” dell’obbligo vaccinale.

24 marzo 2019

Arretramento nei diritti umani in Francia:
La repubblica in marcia torna indietro

La Francia si trova in una zona di forti turbolenze da vari mesi. La violenza dei conflitti sociali è stata, per molto, una caratteristica  importante che sta segnando la vita di questo paese, così come un dato storico di una nazione fondata, essenzialmente dopo il 1789, sulla base di una rivoluzione di portata mondiale, le cui impronte – insieme alle conquiste sociali del 1936, del 1945 o quelle del 1968 – continuano ad essere presenti nella memoria collettiva e nelle istituzioni, indipendentemente dai tentativi di cancellarle.

Ma presto si compiranno 40 anni da quando la Francia, così come altri paesi del Nord, senza eccezione, è rimasta intrappolata nel  gioco letale delle politiche neoliberiste demolitrici.

22 marzo 2019

"La Russia continuerà a considerare le Alture del Golan territorio siriano occupato"

Il portavoce del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, Maria Zajárova, commentando la recente dichiarazione del presidente Donald Trump sulle alture del Golan, ha sostenuto che cambiando lo "status" del territorio conteso bypassando il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è una violazione diretta delle decisioni delle Nazioni Unite.
Giovedì, il presidente ha scritto sul suo account Twitter che "è ora che gli Stati Uniti riconoscano pienamente la sovranità di Israele sulle alture del Golan, che hanno importanza strategica e sicurezza critica per lo Stato di Israele e per la stabilità regionale ".

Braccialetti elettronici e microchip
Storie di schiavi e di infiltrati in Amazon

Amazon e il braccialetto elettronico…
Un braccialetto elettronico in grado di monitorare i movimenti dei dipendenti e di controllarne la produttività. Dopo le polemiche per i ritmi di lavoro frenetici e massacranti, le pause cronometrate, un sistema di controllo che esaspera la competitività tra gli stessi lavoratori, le battaglie per avere diritto al riscaldamento o all’aria condizionata – tutte tematiche già denunciate dal report investigativo di Jean-Baptiste Malet pubblicato in En Amazonie − nei giorni scorsi Amazon è finita di nuovo al centro delle polemiche per il progetto di un braccialetto elettronico per monitorare i suoi dipendenti.

21 marzo 2019

Ruanda: come è stato finanziato il genocidio del 1994

I genocidi Hutu hanno pianificato i loro crimini almeno due anni prima, approfittando della complicità delle banche francesi.
Dal 6 aprile al 16 luglio 1994 si compie in Rwanda, piccolo stato dell’Africa centrale, nella regione dei Grandi Laghi, il genocidio dei Tutsi e degli Hutu moderati per mano degli ultrà dell’Hutu Power e dei membri dell’Akazu. Su una popolazione di 7.300.000, di cui l’84% Hutu, il 15% Tutsi e l’1% Twa, le cifre ufficiali diffuse dal governo ruandese parlano di 1.174.000 persone uccise in soli 100 giorni (10.000 morti al giorno, 400 ogni ora, 7 al minuto). I sopravvissuti Tutsi al genocidio sono stimati in 300.000. Migliaia le vedove, molte stuprate e oggi sieropositive. 400.000 i bambini rimasti orfani, 85.000 dei quali sono diventati capifamiglia.

20 marzo 2019

Censura e arresti a seguito dell’attacco di Christchurch

Dalla piattaforma alternativa off-Guardian pubblichiamo un articolo che mostra l’immancabile reazione orwelliana dei governi agli attacchi terroristici: deriva autoritaria con limitazione delle libertà individuali. I governi approfittano di queste crisi per rendere illegali la diffusione o persino il possesso di video ritenuti “sconvenienti”, così come la pubblicazione di testi ritenuti “riprovevoli”. La censura colpisce sempre gli individui e le voci alternative – mai i giganti mainstream, neanche quando questi hanno diffuso i contenuti incriminati. Le grandi piattaforme si schierano velocemente dalla parte del potente di turno, e continuano ad agire indisturbate.

Non importa quale sia l’origine della violenza, non importa quali ne siano le motivazioni, le vittime o il luogo, sembra che la reazione dei governi al “terrorismo” sia praticamente sempre la stessa – restringere con forza i diritti individuali.

Greta Revenge

L'OLIGARCHIA, VESTITA DA SINISTRA, CI HA TOLTO I DIRITTI. 
VESTITA DI VERDE, CI LEVERÀ IL RESTO.
La bambina per conto suo va a Davos e fa "tremare i potenti".
Quegli stessi potenti che stanno uccidendo 400 bambini al giorno in Yemen, e 22mila al mondo da sempre di fame, che hanno ucciso Sankara e altri ventidue capi africani, Mattei, Moro, Kennedy, Gheddafi, Saddam Hussein; che hanno fatto 228 anni di guerra su 260 di esistenza, 110 colpi di stato.....

Quelli che spendono per ogni bambino che muore di fame 60mila dollari al giorno in armi, invece di 60 centesimi per salvarlo....
Quei potenti che in 26 posseggono più dei 3,7 miliardi più poveri.

19 marzo 2019

Funzionari degli USA hanno offerto denaro a un mio amico per smantellare la rete elettrica di Teheran

Una storia che getta luce sull’interruzione elettrica provocata in Venezuela
Ci sono voluti un blackout elettrico a livello nazionale in Venezuela, rumori di un cyber attacco e i tweet compiacenti da parte di ufficiali degli USA per richiamarmi alla mente la misteriosa storia di un mio caro amico iraniano-usamericano di nove anni fa.

Un mio amico, un ingegnere di cui non farò il nome per ovvie ragioni e che in quest’articolo chiameremo ‘Kourosh’—  nel 2010 mi ha rivelato di essere stato avvicinato da due “impiegati del Dipartimento di Stato” che gli hanno offerto $250.000 per “fare qualcosa di veramente semplice” durante il suo imminente viaggio di ritorno a Teheran.
Kourosh si era completamente stranito perché non aveva idea di come questi due tizi sapessero innanzitutto del suo viaggio in Iran, e poi che non avesse il becco d’un quattrino.

13 marzo 2019

L’inizio di una “Stalingrado” sociale in Europa: i gilet gialli contro l’impero totalitario della finanza

Il giornalista greco Dimitris Konstantakopoulos traccia un parallelismo storico tra le manifestazioni dei gilet gialli in Francia e altri momenti drammatici della storia: la Rivoluzione francese, l’ascesa del nazismo – dovuta al fatto che il popolo ha “abbandonato” la sua rivoluzione in mani altrui -, l’assedio di Stalingrado. 

Le proteste che stanno percorrendo incessantemente la Francia – nonostante le violente reazioni delle forze dell’ordine, su cui l’Onu ha recentemente sollecitato un’indagine – rappresentano una presa di coscienza e una forte reazione da parte del popolo contro l’enormità del progetto totalitario neoliberale, la controrivoluzione che – eliminata qualsiasi influenza keynesiana e marxista sulle scienze economiche e sociali – ha portato alla distruzione dell’Urss e dei regimi nazionalisti arabi, ha già distrutto la Grecia e ora sta arrivando nel cuore dell’Europa.
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12 marzo 2019

Giulia Grillo, i Vaccini e la Triptorelina

UN GOVERNO OSTAGGIO DELLE MULTINAZIONALI DEL FARMACO
IL MINISTRO GRILLO SE NE DEVE ANDARE
Da domani i nostri figli, i nostri bambini, dovranno avere il certificato vaccinale, o non saranno ammessi a scuola. La non ammissione sarà automatica per gli asili nido e gli asili; sotto la sanzione di multe di 500 euro per gli alunni delle elementari e medie fino a 16 anni.

Abbiamo sbagliato: non abbiamo protetto i nostri figli, i nostri bambini dall’aggressione delle multinazionali del farmaco, e le conseguenze potrebbero essere catastrofiche in un futuro.
Non ha sbagliato solamente chi governa sotto il ricatto delle multinazionali, chi non si è interessato, chi non è informato, chi è pagato per dire quello che dice e privilegia il proprio tornaconto personale alla vita di milioni di bambini.

11 marzo 2019

Vaccini: Lettera dell’Associazione Medici e Chirurghi Americani al Congresso Americano

Uno degli aspetti più odiosi, nel dibattito sui vaccini, è l’equivalenza imposta tra “scienza” e posizione favorevole all’obbligo vaccinale. Non è così. Pubblichiamo la lettera della Association of American Physicians and Surgeons al Congresso americano in tema di vaccini. L’associazione sostiene che non ci sono pericoli chiari e attuali tali da rendere lecita l’imposizione dell’obbligo vaccinale da parte delle autorità federali, nemmeno per le malattie più dibattute come il morbillo. Afferma inoltre che i vaccini, in quanto farmaci, presentano sempre dei rischi, che vanno confrontati con i benefici che apportano. Sostiene infine che l’obbligo vaccinale lede il diritto alla libertà degli individui, compromette il rapporto tra medici e pazienti e soprattutto costituisce un precedente per restrizioni ancora peggiori dei diritti individuali.

Un nuovo internazionalismo nasce in Venezuela

Il Teatro Teresa Carreño risuona di canti e slogan provenienti dai cinque continenti. Siamo all'atto conclusivo dell'Assemblea internazionale dei popoli (AIP) che, dal 24 al 27 febbraio, ha riunito 500 delegate e delegati di 90 paesi. Entra il presidente Nicolas Maduro accompagnato dalla Primera combatiente Cilia Flores. Sventolano le bandiere, quella del Venezuela è al centro. Maduro chiede che “gliela prestino” per tenerla al tavolo durante il discorso che infiammerà la platea. Con lui ci sono la vicepresidente Delcy Rodriguez, il viceministro di Comunicazione internazionale al ministero degli esteri, William Castillo, e portavoce internazionali come Joao Pedro Stedile, del Movimento dei Senza Terra.
“Non si è liberi, non si è rivoluzionari, non si è indipendenti senza pagare il prezzo del valore, della rivolta e del coraggio”, dice Maduro all'AIP.

I democratici infrangono il grande tabù degli Stati Uniti: Criticare Israele

Ilhan Omar, politica somala naturalizzata
statunitense, dal 2019 membro della
Camera dei Rappresentanti
per lo Stato del Minnesota.
I giovani irrompono nella scena politica degli Stati Uniti e sono determinati a rompere il più grande tabù, condannando Israele per la sua oppressione dei palestinesi.
In un articolo scritto dal giornalista staunitense Eric Margolis e pubblicato ieri sul sito web del "The Ron Paul Institute For Peace and Prosperity" si evidenziano i cambiamenti che stanno avvenendo sulla scena politica degli Stati Uniti.

Nell'articolo, in particolare, si indica la nuova generazione di senatori democratici che si impegnano per rompere gli antichi schemi della politica nordamericana e osano dire ciò che fino a poco tempo fa era un tabù: criticare il regime di Israele per l'oppressione del popolo palestinese.

10 marzo 2019

I droni AGS della NATO a Sigonella. Comuni ambizioni di guerra

Al via a Sigonella le operazioni dei droni del sistema di intelligence AGS – Allied Ground Surveillance – il progetto più ambizioso  e costoso della sempreverde alleanza di guerra. Assicurata alla NATO una considerevole flessibilità nell’utilizzazione delle sue capacità di sorveglianza in modo che essa possa essere commisurata ai bisogni di ogni emergenza. Sessanta milioni di euro alla Astaldi S.p.A. per la costruzione a Sigonella di 14 edifici per alloggi e uffici per 800 miltari e gli hangar di rimessaggio-attrezzaggio degli aeromobili senza pilota, finanziata dai 29 paesi membri dell’Alleanza Atlantica.

Malam herbam non perit. “L’erba cattiva non muore mai” e così la NATO, il prossimo 4 aprile, compierà il suo settantesimo compleanno e, ci puoi scommettere, a festeggiare l’evento si ritroveranno insieme politici e militari per annunciare l’avvio a Sigonella delle operazioni dei droni del sistema di intelligence AGS, il progetto più ambizioso e costoso della sempreverde alleanza di guerra.

7 marzo 2019

26.000 scienziati si oppongono al lancio del 5G

Le preoccupazioni per l’imminente lancio della tecnologia delle telecomunicazioni radio 5G, hanno indotto una petizione di massa contro la sua messa in opera per motivi di sicurezza da parte di migliaia di scienziati e professionisti del settore. Arthur Firstenberg  scrive:

Radiazioni Wireless: Ferma la Rete 5G Sulla Terra e nello spazio, devastanti effetti sulla salute e l’ambiente.

La de-globalizzazione e il recupero della sovranità nazionale sulla governance

La globalizzazione continua ad essere data per scontata e inevitabile, eppure il processo di de-globalizzazione è già iniziato e avanza, a partire dagli Stati Uniti e dalla stessa Europa, con un movimento di recupero della democrazia nazionale sulla “governance” in cui economia e finanza prevalgono sulla politica.   Ne discute l’economista francese Jacques Sapir in un lungo articolo di cui pubblichiamo qui la prima parte.

Quando ho scritto il mio libro La Demondializzazione, pubblicato nel 2011 dalle edizioni Seuil, era già chiaramente possibile percepire i segni di una crisi della globalizzazione e persino l’inizio di un processo di de-globalizzazione. La conclusione minima che si può trarre dagli ultimi dieci anni è che questa mondializzazione, o globalizzazione, è andata molto male e che ha generato forze profonde e potenti di protesta. Oggi siamo in grado di vedere meglio ciò che era evidente sin dall’inizio: questo processo è in contraddizione con l’esistenza stessa della democrazia. 

6 marzo 2019

5G: Come spararsi in entrambi i piedi con una sola pallottola

Gli operatori di telefonia mobile del mondo intero sono in competizione per il passaggio al 5G, che permetterà lo sviluppo di veicoli autonomi, della realtà virtuale e di città interconnesse. Questo non riguarda alcuni milioni di terminali ma miliardi di terminali che dovranno essere connessi sulla stessa rete. I paesi che saranno i primi ad entrare nel mercato del 5G avranno un vantaggio competitivo di almeno 10 anni. Possono aspettarsi di ricavare dei vantaggi sproporzionati in termini di impatto macroeconomico a paragone di quelli che prenderanno il treno in ritardo. Il piano quinquennale cinese prevede di investire 400 miliardi supplementari nel 5G, cosa che creerà uno tsunami tecnologico che ora gli altri paesi in una posizione di ritardo impossibile da recuperare. (Deloitte)

Sta arrivando il vaccinazismo?

Leggo di polemiche per un cartellone del movimento politico SìAmo che affianca un bambino in pigiama a strisce da campo di concentramento con un bambino non vaccinato oggi in Italia.
Una esagerazione? No, per niente.
Anzitutto, la “colpa” ebraica era affermata in termini *scientifici*. Si usava la scienza per giustificare ipotetiche scale di "purezza genetica" degli esseri umani.

Esattamente come oggi si inventano epidemie immaginarie e si fa riferimento a fantasiosi numeri magici di protezione da ogni male. Ora come allora, si abusa della scienza per legittimare la violazione di diritti. Sfruttare enunciati di "elevata sapienza" per giustificare abusi e violazioni di ogni tipo è uno schema ricorrente per i regimi, specialmente nella loro fase di formazione. Aiuta le popolazioni ad accettare ogni nefandezza, nel nome di un sapere a loro precluso, di cui però "occorre fidarsi". Se lo dicono i dotti, i sapienti, chi sei tu per contestare?