Mentre i nostri governanti di sbracciano a
farci credere che entro la fine dell’anno si comincerà ad intravedere
una luce in fondo al tunnel della crisi, a gelare tali previsioni
arriva un rapporto del Fondo Monetario Internazionale che mette sotto
accusa le debolezze strutturali della zona euro e, indovinate un po’?,
sottolinea ancora una volta come in Italia persista un alto costo del
lavoro: evidentemente nessuno gli ha trasmesso l’ultimo accordo
realizzato tra governo, cgil, cisl, uil, confindustria e istituzioni
lombarde che abbassa il costo del lavoro per gli assunti per l’EXPO a
livelli che neppure in Cina!
Ma neppure a questi esimi esperti sfugge che la cura dimagrante a cui stanno sottoponendo i paesi europei più deboli, insieme al resto della Troika, Commissione e Banca Centrale Europea, imponendo drastiche riduzioni della spesa e del debito pubblico, non potrà che rallentare qualsiasi prospettiva di crescita.
Ma neppure a questi esimi esperti sfugge che la cura dimagrante a cui stanno sottoponendo i paesi europei più deboli, insieme al resto della Troika, Commissione e Banca Centrale Europea, imponendo drastiche riduzioni della spesa e del debito pubblico, non potrà che rallentare qualsiasi prospettiva di crescita.
Per l’Italia giungono a prevedere ‘un elevato
rischio di stagnazione nel medio termine’ sottolineando come mentre in
altri paesi il costo del lavoro sia stato abbassato in Italia la
tendenza continua ad essere al rialzo.
Secondo l’FMI il nostro paese dovrebbe attuare le
condizioni per ‘valutare la possibilità di una differenziazione
regionale per i salari del pubblico impiego, introdurre rapporti di
lavoro flessibili illimitati e promuovere la contrattazione aziendale’.
Ma da quanto mancano in Italia ‘sti signori? Ma chi gli trasmette le statistiche sulla percentuale di lavoro precario, flessibile, a intermittenza, nel nostro paese? Il Mago Otelma?
La precarietà dilaga da anni, dalle prime leggi
varate da Treu nel '97, passando per legge 30 del 2003, per arrivare
alle riforme di Sacconi, Fornero e ora di Letta il giovane, senza alcuna
distinzione tra governi di centro sinistra e centro destra, tutti
accomunati nella furia per abolire qualsiasi forma di stabilità e
certezza ai lavoratori, alle donne, ai giovani disoccupati.
Anche sulla raccomandazione di promuovere la
contrattazione aziendale e sostenere la flessibilità salariale nel
settore privato’ arriva ben ultimo, ci hanno già pensato CGIL CISL UIL
insieme al padronato, con numerosi accordi che prevedono tali e tante
deroghe al contratto nazionale che questo di fatto non esiste più, a
partire dalla determinazione degli aumenti salariali (sic!) e delle
condizioni di lavoro, che i lavoratori italiani oramai preferiscono non
rinnovarli visto che ogni rinnovo contiene evidenti peggioramenti.
Per ultimo FMI ritiene che si debba procedere nelle
privatizzazioni in particolare delle aziende locali: ci sta già
pensando il nostro Ministro dell’economia.
Vorremmo però spiegare ai questi sputasentenze
internazionali che queste ricette sono applicate nel nostro paese da
almeno vent’anni e il risultato è stato: nessun aumento
dell’occupazione, immiserimento progressivo di gran parte della
popolazione, scadimento dei servizi, arricchimento di molti pescecani.
N.B. In Irlanda il prossimo 4 ottobre si terrà un
referendum per decidere l’abolizione del Senato vista la necessità di
continuare a ridurre le spese come prezzo del salvataggio concesso
dall’Europa, l’opposizione ha bollato questa decisione come il tentativo
di cancellare l’unica Camera dove sopravvivono libertà di parola, di
pensiero e azione.
Da noi si parla della stessa cosa ed è già pronto un
disegno di legge per modificare la Costituzione. Del resto che il
capitalismo in crisi non possa sopportare regole democratiche è un dato
di fatto, ce lo ha detto chiaramente qualche settimana fa un report di
JP Morgan, colosso della (mala)finanza, considerata dal governo USA uno
dei maggiori responsabili della crisi dei subprime, che solo per
questo dovrebbe avere il buon gusto di scomparire dalla faccia della
terra, secondo il quale i sistemi politici dei paesi del Sud Europa
sono deboli a causa delle loro Costituzioni, inadatte a favorire
l’integrazione e lo sviluppo perché antifasciste, influenzate da idee
socialiste, contenenti addirittura tutele costituzionali dei diritti
dei lavoratori!
Stia tranquillo mister JP Morgan, ci sta già pensando il governo delle lunghe attese a modificarla la nostra Costituzione!
L’autunno dovrà essere veramente caldo e non certo per l’effetto di Caronte.
Fonte: USB
per me i SINDACATI TUTTI sono IPOCRISIA ALLO STATO PURO - fine dell'incipit
RispondiEliminainoltre rispondere alla domanda nel titolo è assai semplice
al fmi come alle altre organizzazioni sovranazionali lavorano per i propri interessi banchieri, industriali e politici finanziati e sponsorizzati dai primi due.
queste organizzazioni hanno un potere enorme ringraziando principalmente i sinistrati che hanno ceduto la sovranità monetaria e politica a tali organi, inoltre tali sinistrati nonostante il fallimento delle loro scelleratezze vanno fieri dei loro palesi fallimenti, inoltre con le loro faccine pulite ed i loro occhialetti tondi ci fanno sempre più cadere nelle loro prese per il sedere con il mantra del più europa e della babele multietnica senza controllo...
lelamedispadaccinonero.blogspot.it
il titolo non poteva essere più azzeccato....lascia allibiti.
RispondiEliminaAddirittura ESIGONO il dumping fiscale/salariale su base regionale
che in parte è già concesso con le condizioni di costo della vita/salariale/ differenziazioni fiscali tra nord e sud italia.
Ma chi ha scritto che eravamo uno stato unitario?